Toyota, Nissan, Hyundai e Kia, alcune delle principali società auto dell’Asia, hanno dichiarato di aver ripreso a consegnare le proprie autovetture nel mercato nordamericano in maniera quantitativamente più rilevante rispetto a quanto precedentemente effettuato, e rispetto a quanto previsto dalla maggioranza degli analisti locali e internazionali. La decisione, sottolineano le compagnie, è derivante dall’incremento della domanda di settore, giunta ai massimi livelli dell’anno.
Le vendite di Toyota sono così aumentate di 6,7 punti percentuali nel mese di novembre 2011 rispetto al mese di novembre dell’anno precedente, per il primo incremento degli ultimi sette mesi. Nissan ha invece ottenuto un incremento delle vendite pari a ben 19 punti percentuali, mentre Kia e Hyundai hanno ottenuto un aumento combinato pari a 29 punti percentuali. Negativo è invece il trend di Honda, le cui vendite subiscono un calo di 6,7 punti percentuali.
Zynga, il leader nella produzione di videogiochi integrati in
I consumatori statunitensi hanno sfruttato il Black Friday (il tradizionale evento che dà il via allo shopping natalizio) per rilanciare le
Secondo quanto affermato dall’Istituto Federale di Statistica di Wiesbaden, l’andamento delle vendite al dettaglio nel mercato tedesco sarebbe stato più che soddisfacente nel corso del mese di ottobre, con volumi di fatturato che hanno superato le principali attese degli analisti locali, ponendo pertanto le basi per un rush finale incoraggiante, rispetto a quanto era stato precedentemente stimato dagli osservatori economici internazionali.
Facebook continua a preparare la propria offerta pubblica iniziale. L’obiettivo è quello di recuperare circa 10 miliardi di dollari attraverso la transazione finanziaria, che potrebbe diventare la più importante nel mondo dei social networking, e che potrebbe portare alla valutazione della società ad una cifra di poco superiore alla straordinaria cifra di 100 miliardi di dollari. Numeri ancora non ufficiali, ma che Bloomberg ha riportato sul proprio sito, attribuendoli ad una fonte molto vicina ai vertici societari.