E’ sempre più difficile la situazione economico finanziaria di RIM (Research In Motion), la società produttrice dei noti smartphone Blackberry, che è stata costretta a chiudere il terzo trimestre dell’anno con risultati ancora deludenti. Risultati che riflettono ampiamente l’incapacità della compagnia canadese di poter contrastare l’agguerrita concorrenza dei principali competitors (Apple in testa), e che pone i vertici societari dinanzi a bivi di non facile interpretazione, già nel breve termine.
Research In Motion ha infatti chiuso il terzo trimestre con risultati lievemente inferiori a quanto aveva previsto (un ammontare complessivo tra i 5,3 e i 5,6 miliardi di dollari), mentre gli utili e i profitti societari si sono lentamente trascinati verso la parte più bassa della fobice previsionale precedentemente auspicata dalla stessa casa madre. L’azienda di Ontario ha infine affermato che non riuscirà a rispettare i propri obiettivi di fine anno per quanto concerne il principale termine di redditività.
Non accenna ad arrestarsi lo sviluppo di
Toyota, Nissan, Hyundai e Kia, alcune delle principali società auto dell’Asia, hanno dichiarato di aver ripreso a consegnare le proprie autovetture nel mercato nordamericano in maniera quantitativamente più rilevante rispetto a quanto precedentemente effettuato, e rispetto a quanto previsto dalla maggioranza degli analisti locali e internazionali. La decisione, sottolineano le compagnie, è derivante dall’incremento della domanda di settore, giunta ai massimi livelli dell’anno.
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Secondo quanto affermato dall’Istituto Federale di Statistica di Wiesbaden, l’andamento delle vendite al dettaglio nel mercato tedesco sarebbe stato più che soddisfacente nel corso del mese di ottobre, con volumi di fatturato che hanno superato le principali attese degli analisti locali, ponendo pertanto le basi per un rush finale incoraggiante, rispetto a quanto era stato precedentemente stimato dagli osservatori economici internazionali.