Research In Motion, gli analisti tagliano le stime di crescita

 Brutta sorpresa per la Research In Motion. La RIM, casa madre produttrice degli smartphone BlackBerry, ha infatti subito un brusco calo delle quotazioni in Borsa a causa del radicale taglio delle stime di crescita da parte di alcuni analisi di riferimento. La RBC Capital Markets ha infatti ridotto il proprio target price sull’azione a quota 23 dollari rispetto ai 29 dollari precedenti, affermando che le vendite dei prodotti RIM saranno inferiori a quanto previsto dalla compagnia, trascinando così in contestuale ribasso anche le altre principali voci del conto economico di periodo.

Nonostante la validità commerciale dell’ultimo Bold 9000, prosegue l’analisi compiuta dalla RBC Capital Markets – le vendite post-lancio dei vari prodotti della Research In Motion soffrono (e soffriranno) dell’agguerrita concorrenza da parte dei principali competitors di mercato. La RIM farebbe dunque bene a non porre troppe speranze sul solo Bold (introdotto a settembre nel mercato americano), cercando invece di sviluppare altri prodotti per cercare di fermare l’emorragia di utenza che sta virando verso quelli della Apple e verso i device con la piattaforma di Google, l’Android.

Per quanto concerne le nuove previsioni della RBC Capital Markets, il fatturato di RIM dovrebbe ridursi dai 5,4 miliardi di dollari ai 5,3 miliardi di dollari per il trimestre in corso, con l’utile per azione che invece scenderà da 1,28 dollari a 1,20 dollari. Sulla stessa scia anche le altre principali osservazioni, che ritengono presumibile un profitto per azione pari a circa 1,21 dollari, e vendite complessive per 5,32 miliardi di dollari.

Nelle ore successive alla pubblicazione di tale revisione di stima, RIM ha ceduto oltre 4,6 punti percentuali, giungendo a quota 17,36 dollari in chiusura, per il più basso livello di capitalizzazione di mercato dal maggio 2004. Da inizio anno ad oggi, i titoli della compagnia hanno già perso il 70%.

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