AdR comunica i propri investimenti futuri

 AdR, acronimo che sta a indicare la società Aeroporti di Roma, sta pensando davvero in grande per i suoi investimenti futuri: le ultime indiscrezioni parlano infatti della stessa compagnia laziale e dei suoi azionisti pronti a dar vita a un piano da ben dodici miliardi di euro, con una prima tranche da 2,5 miliardi che verrà dilazionata lungo un arco temporale di dieci anni. Al tempo stesso, però, la spa che detiene il controllo dei due principali scali della Capitale, vale a dire l’aeroporto di Ciampino e quello di Fiumicino, ha chiesto una maggiore chiarezza per quel che concerne le regole relative a questo ambito. In pratica, questo vuol dire che gli incassi degli incrementi delle tariffe avranno luogo soltanto quando gli investimenti in questione saranno stati verificati nel minimo dettaglio.

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AcomeA chiarisce la tassazione di fondi e titoli

 AcomeA, una delle principali società di gestione del risparmio del nostro paese, ha spiegato i vari atteggiamenti da assumere in relazione alla tassazione di fondi e titoli finanziari: l’aliquota del 20% sulle plusvalenze, ad esempio, può essere scongiurata mediante un apposito affrancamento, una operazione che va effettuata necessariamente entro e non oltre il prossimo 31 marzo recandosi in banca. In questa maniera, sarà possibile applicare l’aliquota ridotta, vale a dire quella del 12,5% e pagare tale imposta anche se la plusvalenza non è stata realizzata. C’è però da precisare che la procedura dell’affrancamento può rivelarsi davvero utile soltanto quando la plusvalenza stessa è maturata, mentre non viene consigliata nell’ipotesi di un prezzo di vendita più basso rispetto a quello del 31 dicembre di quest’anno.

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Inflazione, andamento al 4,2% in Cina

 I dati forniti dalle autorità statistiche cinesi affermano che il Paese asiatico ha raggiunto il minimo degli ultimi 14 mesi per quanto concerne l’andamento incrementante della produzione industriale, cresciuta meno delle previsionid urante il mese di novembre, e ponendo le basi per una pressione più massiva nei confronti del governo, affinchè rilasci sul mercato delle misure di stimolo per una delle economie trainanti lo sviluppo mondiale.

Intanto, i prezzi al consumo variano di 4,2 punti percentuali a novembre, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La produzione cresce invece di 12,4 punti percentuali, per l’avanzamento più contenuto dal mese di agosto 2009 ad oggi, e sotto la media degli analisti locali e internazionali, che sostenevano di poter stimare una crescita della produzione pari a 12,6 punti percentuali. Altri dati, relativi al settore auto, mostrano un aumento delle vendite molto timido rispetto agli ultimi trimestri.

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Zynga giustifica il taglio del prezzo della IPO

 Zynga si è trovata, suo malgrado, a giustificare il forte ribasso della forbice dei prezzi relativi all’offerta pubblica iniziale, pari al 50% della valutazione che la compagine ebbe modo di effettuare nel corso del mese di agosto. La spiegazione di questo ripensamento è riconducibile alle esperienze sulle spalle dei principali concorrenti, che hanno visto i prezzi stabiliti nelle IPO ricondursi su più miti consigli nelle settimane successive alla prima quotazione: uno scenario che ha indotto Zynga a ribilanciarsi su un valore di capitalizzazione presunto più modesto, ma più consolidabile.

Il prezzo di sbarco di Zynga sul mercato regolamentato dovrebbe così aggirarsi tra un minimo di 8,50 dollari e un massimo di 10 dollari per azione, “revisionato sulla base delle recenti performance delle compagnie che hanno completato l’IPO nel corso del 2011” – ricorda Zynga in un comunicato pubblicato pochissimi giorni fa, a margine di ulteriori dettagli del proprio processo di prima quotazione in Borsa.

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Argentina: Hernan Lorenzino è il nuovo ministro delle Finanze

 Hernan Lorenzino è il nuovo ministro dell’Economia dell’Argentina: il suo programma sarà sostanzialmente votato alla continuità con quanto stabilito dal predecessore Amado Boudou, andando a focalizzare l’attenzione soprattutto sulla crescita economica, sui programmi sociali e sulla spesa. In pratica, la nazione sudamericana dovrà affrontare tre fasi per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, vale a dire la crescita, l’occupazione e l’inclusione sociale. La conferma del presidente Cristina Kirchner consente di implementare i programmi stabiliti in questi ultimi anni, quindi da Lorenzino si attendono decisioni importanti in merito alla riduzione del debito interno, alla creazione di nuovi posti di lavoro, cercando sempre di mantenere piuttosto solido il commercio e i surplus primari.

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Texas Instruments, previsioni al di sotto delle stime degli analisti

 Proseguono le difficoltà per la Texas Instruments, uno dei leader americani nella realizzazione di microchip: la società ha infatti affermato i propri dati previsioni sull’andamento delle vendite, comunicando una stima del fatturato che è ben al di sotto delle previsioni dei principali analisti locali, e che è supportata da una futura domanda calante per i prodotti che costituiscono il core business della compagine societaria.

In virtù di quanto sopra, Texas Instruments ha affermato di attendersi ricavi da vendite e da prestazioni compresi tra 3,19 miliardi di dollari e 3,33 miliardi di dollari, contro una media delle previsioni dei principali analisti che invece dava il fatturato complessivo dell’azienda intorno alla quota dei 3,41 miliardi di dollari.

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Per il Canada un 2012 a bassa crescita economica

 Il ministro delle Finanze canadesi Jim Flaherty non ha usato mezzi termini per descrivere il futuro economico che attende la nazione nordamericana: in effetti, gli ultimi dati hanno messo in luce una crescita economica che nel 2012 dovrebbe essere piuttosto modesta, con il prodotto interno lordo che è destinato invece a crescere, anche se non a ritmi vertiginosi (per la precisione poco al di sopra dei due punti percentuali). Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il ministro si è rivolto ai giornalisti nel corso di un meeting che ha preceduto le consultazioni sul budget del paese e che va a coinvolgere i principali leader economici. La situazione è piuttosto ambigua, con il Canada che è stata capace di non rallentare troppo il proprio ritmo di crescita, nonostante la crisi europea del debito abbia cominciato a farsi sentire in tutta la sua potenza in altre regioni del mondo.

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LivingSocial valutata intorno ai 6 miliardi di dollari

 LivingSocial.com, uno dei più noti operatori nel settore couponing online (e principale competitor di Groupon), avrebbe ricevuto un’iniezione di denaro di circa 400 milioni di dollari, che porterebbe la compagnia a essere valutata ben 6 miliardi di dollari. La notizia non ha ancora i caratteri dell’ufficialità, ma la stampa americana riporta l’indiscrezione attribuendola a una fonte “molto vicina” ai vertici societari.

La partecipazione di 400 milioni di dollari giungerebbe inoltre dopo un’altra vendita del proprio capitale, per 176 milioni di dollari, formalizzata mediante un comunicato della LivingSocial alle authorities di mercato. La nuova iniezione di denaro sarà invece il risultato di un mix tra contante e attività finanziarie di varia natura, e proverrebbe in parte da persone già interne alla compagine societaria, e in parte da nuovi investitori.

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Nessuna crisi economica per Le Bon Marché

 Quando si parla di Le Bon Marché non si può non pensare al lusso per eccellenza per quel che riguarda gli esercizi commerciali presenti in territorio francese: ebbene, nonostante i prezzi spesso proibitivi, il grande magazzino di Parigi non riesce a conoscere la parola crisi, tanto che si sta addirittura pensando di rinnovarlo per potenziarne le dimensioni, come è stato deciso di recente dalla società madre, la Louis Vuitton Moët Hennessy (Lvmh). Il gruppo è pronto a spendere vari milioni di euro in questo progetto, con i cantieri che saranno avviati nel corso del prossimo anno e che termineranno soltanto nel 2017. Il marchio storico dello shopping transalpino (la sua fondazione risale addirittura al 1852) deve il suo successo proprio ai prodotti ricercatissimi e per veri intenditori, anche se la sua nascita era stata dettata proprio dalla volontà di mettere a disposizione merce a buon mercato (da qui la sua denominazione).

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Pregi e difetti dei Bot come mezzo di pagamento

 Può un Buono Ordinario del Tesoro (Bot) diventare anche una forma di pagamento? L’idea sta stuzzicando da tempo le menti del governo Monti, tanto che si sta ipotizzando di sfruttare questo strumento per saldare i debiti che sono stati contratti dalla pubblica amministrazione nei confronti delle aziende. In realtà, bisogna specificare che non è la prima volta che si sente parlare di un provvedimento simile, dato che almeno una trentina di anni fa si cominciarono a distribuire titoli di Stato ad alcuni dipendenti, anche se poi non vi poteva essere nessun tipo di negoziazione. Il mercato degli anni Settanta venne dunque caratterizzato da uffici delle aziende che beneficiavano di costi e ritorni economici interessanti, a livelli maggiori rispetto a quelli proposti attualmente.

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