Apple, gli ultimi movimenti ai vertici societari

 Apple avrebbe deciso di assumere l’ex manager di Adobe Todd Teresi, al fine di responsabilizzarlo con il ruolo di responsabile della propria divisione iAd, che si occupa dell’importante business dell’advertising per i supporti mobili. A pubblicizzare la notizia, tre persone ritenute molto vicine ai vertici societari, che hanno pertanto di fatto lanciato l’ufficializzazione del nuovo ribaltone all’interno delle più alte sfere della compagnia di Cupertino.

Teresi, che è stato vice presidente del media solutions group di Adobe, starebbe già lavorando in Apple come vice presidente di iAd, sotto la responsabilità di Eddy Cue, uno dei vice presidenti, già manager supervisore dei business relativi all’iTunes e all’App Store, due delle principali fonti di ricavo della società statunitense.

Il business relativo all’iAd, lanciato nel 2010, vorrebbe essere la rampa di lancio della leadership di Apple nel segmento della pubblicità su dispositivi di telefonia mobile. Un sistema, quello di Apple, che ha ottenuto alcuni positivi riscontri dalle grandi corporate come Walt Disney, ma che invece non sembra fidelizzare abbastanza altri big del settore, che riterrebbero i costi di iAd superiori a quelli dei principali competitors di Apple e, peraltro, il sistema iAd funzionante solo nei dispositivi Apple.

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Matteo Arpe viene reintegrato da Banca Profilo

 Una volta tanto Matteo Arpe può fare affidamento su una notizia positiva: Banca Profilo ha infatti deciso di integrare nuovamente il banchiere milanese, noto per la sua carriera come dirigente d’azienda, ma anche e soprattutto per il rinvio a giudizio a seguito del crack Parmalat. L’istituto si è riunito ieri per il proprio meeting è la decisione in questione è stata adottata a maggioranza. In pratica, tale reintegro avrà luogo per quel che concerne la piena totalità delle funzioni di Arpe, vale a dire quelle di presidente e di amministratore delegato del gruppo, ruoli da cui il membro del Comitato Permanente dell’Abi Banche e Società si era autosospeso a causa della vicenda Ciappazzi-Parmatour. Bisogna ricordare che a novembre Arpe è stato condannato in primo grado dalla magistratura di Parma; i capi imputati si riferiscono alle azioni compiute nel biennio compreso tra il 2002 e il 2003, quando il banchiere era direttore generale di Capitalia.

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Suzuki progetta maxi investimento in Indonesia

 Suzuki Motor Corp., uno dei principali produttori di auto asiatiche, ha affermato di essere in fase di progettazione di un maxi investimento da 60 miliardi di yen (circa 780 milioni di dollari statunitensi) finalizzati a incrementare  la propria capacità produttiva in Indonesia, e a installare una nuova fabbrica che dovrebbe permettere la produzione di motori, sempre all’interno dello stesso Paese del Sud Est del Continente. 

Il nuovo impianto in fase di progettazione dovrebbe consentire di triplicare l’attuale capacità produttiva di motori in Indonesia, come confermato da un comunicato stampa di Suzuki datato pochissimi giorni fa. L’investimento include infatti ben 40 miliardi di yen sull’unità produttiva (da inaugurarsi entro la fine del 2014) e circa 20 miliardi di yen da impiegarsi per incrementare l’ampiezza delle linee di assemblaggio per i propri veicoli su quattro ruote.

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Boom di passeggeri per l’aeroporto di Torino-Caselle

 Il 2011 si è chiuso in maniera davvero brillante per l’aeroporto di Torino-Caselle: il “Sandro Pertini” è riuscito infatti a chiudere l’anno con un vero e proprio boom di passeggeri, un record che ha consentito allo scalo di incrementare tali flussi di 4,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Volendo essere ancora più precisi, presso lo scalo piemontese sono transitati ben 3,71 milioni di passeggeri. Ovviamente, non vi poteva che essere soddisfazione ed entusiasmo per un dato di questo tipo, come infatti è accaduto nel caso dei commenti di Sagat, la compagnia che di fatto gestisce nella totalità dei suoi aspetti l’aeroporto. Tra l’altro, è stato sottolineato come l’aumento sia ancora più straordinario perché ottenuto in un periodo di crisi economica profonda.

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Groupon, primi cedimenti del couponing online?

 Groupon ha perso evidente terreno durante le ultime negoziazioni alla Borsa americana. Le motivazioni sottostanti questa flessione della capitalizzazione della società sono da ricondursi fondamentalmente ai risultati di un sondaggio compiuto dal Susquehanna Financial Group, che ha indicato che circa la metà dei commercianti che hanno offerto dei coupon online nel corso del 2011, non avrebbero intenzione di replicare tali proposte nel corso dei primi sei mesi del nuovo anno. 

I risultati dell’analisi del gruppo finanziario Susquehanna, pertanto, evidenzierebbero una crescente disaffezione dei negozianti e delle grandi imprese nei confronti del settore del couponing online, il quale ha dapprima riscontrato una straordinaria crescita, per poi declinare su ritmi più consoni, anche in virtù dell’emersione di alcune inefficienze legate alla gestione degli annunci, e a numerosi problemi segnalati dagli utenti dei principali portali specializzati.

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Stati Uniti, previsioni positive sulla crescita economica

 Cresce la fiducia sulla crescita economica statunitense. Una fiducia che incrementa la propria proporzione man mano che peggiora la situazione della crisi del debito europeo. Lo scenario che si sta venendo a creare non è certo una coincidenza: gli osservatori macroeconomici internazionali sono infatti convinti che l’estremo rallentamento dello sviluppo produttivo del vecchio Continente (che rischia una recessione duratura) porterà benefici all’economia statunitense, che si potrà così avvantaggiare del crollo competitivo del partner – avversario europeo.

La divergenza (già visibile oggi) tra l’andamento dell’economia statunitense e quello dell’economia europea, diventerà così ben più significativa nel corso del 2012, quando i 17 Paesi dell’area euro dovranno fare i conti con una presumibile recessione (certa per una parte di loro) e per un raffreddamento della propria competitività su scala internazionale, oltre al timore mai sopito di un possibile default di sistema nell’area territoriale di riferimento.

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Banco popolare rinuncia all’opzione sulla quota di Creberg

 La decisione potrebbe forse spiazzare gli addetti ai lavori e gli azionisti, ma è praticamente definitiva: il Banco Popolare ha deciso di non esercitare l’opzione per acquistare nuovamente la quota del 10% relativa a un altro istituto di credito di stampo territoriale, il Credito Bergamasco. Questa operazione, infatti, doveva essere portata a compimento entro la fine del mese attualmente in corso e appena cominciato, ma a quanto pare non se ne farà nulla. Le indiscrezioni più accreditate, inoltre, hanno messo in evidenza una scelta di cui si era parlato anche nei giorni scorsi; in pratica, chi aveva escluso il riacquisto in questione aveva motivato il tutto con le conseguenze più negative dello stesso, vale a dire gli oneri non certo indifferenti che avrebbero gravato sugli indici patrimoniali attesi.

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Hyundai pubblica gli obiettivi 2012

 Hyundai Motor, unitamente alla propria affiliata Kia Motors, ha pubblicato le previsioni sui dati di vendita del 2012, esercizio solare nel quale la compagnia auspica di poter incrementare le vendite globali di 6,1 punti percentuali, grazie al rilascio di modelli di migliore qualità, e grazie a quelli che si preannunciano essere importanti investimenti nella ricerca e nello sviluppo, trainanti le innovazioni del gruppo sudcoreano.

I produttori di auto auspicano in merito di aumentare le vendite combinate di veicoli a quota 7 milioni di unità, come confermato dal presidente del consiglio di amministrazione delle società, Chung Mong Koo, durante una conferenza tenuta dinanzi ai dipendenti. Hyundai e Kia hanno venduto circa 6,6 milioni di unità nell’anno appena concluso, ben oltre le previsioni dell’anno precedente (6,3 milioni di unità).

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Spagna, tutto pronto per la stagione delle tasse

 Il nuovo primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato un corposo piano di riduzione del deficit per circa 14,9 miliardi di euro: un provvedimento che l’esecutivo ha affermato essere frutto della drammatica situazione nella quale vertono le finanze nazionali, e che dovrebbe permettere al Paese di compiere i primi, importanti passi verso un riequilibrio dei conti pubblici, che sono finiti ben al di là dei confini ammessi dalle previsioni dell’Unione Europea.

Il deficit di bilancio nel 2011 dovrebbe infatti aver toccato gli 8 punti percentuali di Prodotto Interno Lordo, divenendo anticamera per l’introduzione di nuove tasse per circa 6 miliardi di euro, e per una riduzione della spesa intorno agli 8,9 miliardi di euro, come confermato dalla portavoce Soraya Saenz de Santamaria durante una conferenza stampa recentemente tenutasi a Madrid.

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L’otto per mille del 2011 riguarderà solo carceri e Protezione Civile

 Il fisco continua a dominare le principali cronache economiche del nostro paese: una delle notizie più interessanti in tal senso è quella che riguarda l’otto per mille dell’anno appena concluso, il 2011, vale a dire il meccanismo con cui si ripartisce appunto questa quota del gettito tributario. Ebbene, secondo quanto precisato in una nota dal governo, le somme reperite in questa maniera avranno ben poche destinazioni rispetto agli ultimi anni: in effetti, è stato deciso di puntare su due soli beneficiari, ovvero la Protezione Civile e l’edilizia carceraria. Il motivo di una simile decisione è presto detto, non vi sono adeguate disponibilità finanziarie in tal senso, quindi la ripartizione dell’otto per mille dell’Irpef a gestione statale non può che subire un cambiamento simile.

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