Fiat-Peugeot, il matrimonio non s’ha da fare

 Sergio Marchionne, ad del Lingotto, è stato molto chiaro in questi giorni: Fiat è alla ricerca di un nuovo partner commerciale, la cui provenienza sarà europea oppure asiatica. La francese Peugeot non fa però parte dei papabili in questione, anche se le indiscrezioni in tal senso sono numerose. La giornata di ieri, in particolare, è stata caratterizzata dalle ipotesi relative a questo possibile matrimonio, anche se bisogna ricordare che la casa automobilistica di Torino vanta già una joint venture con i transalpini. Lo stesso Marchionne ha però smentito il contatto con Psa Peugeot-Citroen, bollando le notizie come vera e propria speculazione, nonostante degli incontri tra il manager e i vertici aziendali francesi abbiano davvero avuto luogo. Di chi altri potrebbe trattarsi allora?

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La Cia lancia l’allarme sulla pirateria agroalimentare

 La pirateria in ambito alimentare è un problema più serio di quanto si possa pensare: questa contraffazione è un vero e proprio danno per il settore e non è un caso che proprio la giornata odierna sia stata dedicata a una discussione alla Camera sull’argomento in questione. Il commercio è interessato in modo continuo dalle piraterie di qualsiasi tipo e il cibo è un obiettivo fin troppo facile. Ma che dimensioni ha tale fenomeno? Ogni singolo giorno viene caratterizzato da ben 165 milioni di euro che sono sottratti al Made in Italy a livello internazionale: il costo è spaventoso e sempre più insostenibile, anche perché l’agropirateria è riuscita a dar vita a un volume d’affari che registra ogni anno oltre sessanta miliardi di euro, addirittura il doppio rispetto alle esportazioni del nostro paese.

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Utili di Samsung in aumento grazie ai Galaxy

 Samsung Electronics, la principale compagnia elettronica al consumo di tutta l’Asia, ha affermato che gli ultimi utili trimestrali sono cresciuti su livelli record grazie allo straordinario livello delle vendite dei propri smartphone Galaxy, il cui appeal commerciale sta cercando di minare l’incredibile incremento delle vendite del principale rivale nel segmento smartphone & tablet, la Apple.

Stando a quanto affermato dalla società di Suwon (Corea del Sud), i profitti operativi sarebbero cresciuti di 73 punti percentuali a quota 5,2 trilioni di won (circa 4,5 miliardi di dollari, al cambio attuale) nei tre mesi terminati a dicembre 2011. Un risultato che supera nettamente le previsioni degli analisti, che attendevano invece un profitto operativo pari a non oltre 4,6 trilioni di won.

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Un giacimento prezioso per Eni nel Mare di Barents

 Il Mare di Barents, la parte di Mar Glaciale Artico che si trova nella parte settentrionale della Norvegia e della Russia, riserva un regalo post-natalizio all’Eni: l’ente ha infatti comunicato in via ufficiale di aver scoperto un giacimento di olio e gas in questa zona del mondo, più precisamente in un’area che si trova a duecento chilometri dalla costa del paese scandinavo. Il pozzo Havis ha consentito di perforare a buona profondità e di scovare questa risorsa importante per le attività della compagnia, con delle buone quantità complessive, vale a dire olio compreso tra 190 e 315 milioni di barili e gas fino a sei miliardi di metri cubi. Anche il giacimento in questione si chiama ovviamente Havis e rappresenta una buona scoperta per l’azienda italiana, già protagonista di un evento simile nel 2011 nella medesima area.

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San Raffaele diviso tra Coletti e la cordata Ior-Malacalza

 I recenti guai finanziari della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor sono noti a tutti: è proprio per questo motivo che il consiglio di amministrazione della struttura ospedaliera è alla disperata ricerca del miglior offerente per ristrutturare il proprio debito e la situazione generale. La proposta ritenuta per il momento più idonea è quella che è stata avanzata da Giuseppe Rotelli, imprenditore pavese attivo proprio in campo sanitario e che ha già messo sul piatto ben 405 milioni di euro per avere la meglio su altri possibili pretendenti. L’indiscrezione è più che concreta, in quanto è giunta direttamente dal numero due del San Raffaele, Giuseppe Profiti, e da Vittorio Malcalza, membro del consiglio direttivo.

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Occupazione USA in ripresa

 Secondo quanto affermato dal report del Dipartimento del Lavoro di Washington, le buste paghe negli Stati Uniti sarebbero cresciute oltre le attese nel corso del mese di dicembre, portando il tasso di disoccupazione (uno dei parametri macro sui quali gli analisti sembrano concentrare maggiore attenzione) ai livelli minimi degli ultimi tre anni, con prospettive economiche di ripresa per quanto concerne l’esercizio recentemente cominciato.

L’incremento delle buste paghe di dicembre è infatti stato di 200 mila unità, contro lo sviluppo di 100 mila unità del mese di novembre (periodo che invece aveva fatto riscontrare un incremento inferiore alle attese degli osservatori). Come conseguenza di quanto sopra, il tasso di disoccupazione è inaspettatamente calato all’8,5%, mentre le ore lavoro e il reddito medio degli statunitensi è stato dato in aumento.

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Apple guadagna terreno nei confronti di Microsoft nel mercato ICT

 Apple starebbe guadagnando ulteriore terreno nei confronti del gigante Microsoft nel mercato dell’information technology, con la popolarità dell’iPad e dei Mac che sta continuando a crescere con ritmi esponenziali, erodendo la capacità e la volontà di spendita delle aziende nei confronti dei prodotti della compagnia “storica” leader del mercato dei sistemi operativi.

La società californiana di Cupertino, infatti, dovrebbe vendere circa 10 miliardi di dollari di iPad e circa 9 miliardi di dollari di Mac ai propri clienti imprese entro la fine del 2012, con uno sviluppo su base annua pari addirittura a 58 punti percentuali. A dirlo è un’autorevole ricerca compiuta da Forrester Research, secondo cui, di contro, il business dei computer e dei tablet con sistemi operativi Microsoft starebbe conoscendo un declino lento ma progressivo, che alla fine del 2012 si aggirerà intorno ai 3 punti percentuali.

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Rating D e default vicino per Seat Pagine Gialle

 Standard & Poor’s non ha certo il cuore tenero e la situazione in cui versa Seat Pagine Gialle non le ha lasciato un altro tipo di scelta: in pratica, l’agenzia americana di rating ha deciso di declassare ulteriormente il debito bancario senior della compagnia attiva soprattutto in campo mediatico, con l’attuale valutazione che è scesa a una preoccupante D. Questa lettera indica uno dei giudizi meno invidiabili per un’azienda. Essa fa parte, infatti, del gruppo di rating che contraddistinguono il grado speculativo, nello specifico quando vi è stata una inadempienza sui titoli obbligazionari e la convinzione che questa situazione sarà relativa anche ad altri strumenti finanziari. E in effetti, Seat Pagine Gialle si è resa protagonista proprio di questa inadempienza, decidendo di non versare alcune scadenze sul debito che erano previste per lo scorso mese di dicembre e che fanno riferimento a ben cinquantacinque milioni di euro.

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Millennial Media progetta IPO da 75 milioni di dollari

 Millennial Media, una delle principali compagnie americane operanti nel settore dell’advertising mobile, si starebbe preparando per lo sbarco sul mercato di Borsa, con un’offerta pubblica iniziale da valutarsi intorno ai 75 milioni di dollari. La società, a tal fine, ha dato incarico ad alcune tra le principali banche d’affari statunitensi (Goldman Sachs, Morgan Stanley) per gestire la fase primordiale dell’IPO.

La società non ha, tuttavia, espresso dati più puntuali per quanto concerne il numero e il prezzo delle azioni che finiranno in vendita sul mercato regolamentato. Quel che sembra piuttosto accertato è che l’operazione di offerta pubblica iniziale dovrebbe consentire alla compagnia di ottenere una valutazione compresa tra un minimo di 700 milioni di dollari e un massimo di 1 miliardi di dollari, come confermato da un’indiscrezione apparsa sulla stampa americana, ad opera di una persona molto vicina ai vertici societari.

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Un 2011 in positivo per le esportazioni agroalimentari

 Il 2011 appena terminato è stato salutato con sollievo da molti a causa delle sue negatività dal punto di vista economico e finanziario: ma c’è anche qualcuno che ripenserà con nostalgia a questi dodici mesi, vale a dire i rappresentanti del Made In Italy alimentare. In effetti, come è emerso in maniera netta e inequivocabile dall’ultima ricerca della Coldiretti, il commercio estero agroalimentare ha subito un incremento di ben nove punti percentuali nel periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e settembre. Si tratta di un risultato importante, ma non certo casuale. L’export a cui si sta facendo riferimento ha riguardato, in particolare, le nazioni che fanno parte dell’Unione Europea, i quali hanno consentito di far registrare un vero e proprio boom per quel che riguarda i fatturati.

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