India, la Banca Centrale “ordina” l’acquisto di rupie

 La Banca Centrale Indiana avrebbe comprato una grande quantità di rupie per cercare di rallentare l’andamento delle quotazioni della moneta nazionale. La rupia si candida infatti a concludere il 2011 quale valuta con la peggiore prestazione in tutta l’Asia, arrivando a tagliare traguardi minimi storici. Come conseguenza di quanto sopra, stando a quanto affermato da una voce molto vicina all’istituzione monetaria centrale, ma non pubblicamente affermata dai media, la Reserve Bank of India avrebbe proceduto nell’operazione di cui sopra.

In particolare, la Banca Centrale avrebbe acquistato significative quantità di rupie quando la moneta indiana stava per essere valutata intorno a 51,75 per dollaro. Una mossa che cerca di salvaguardare la forza della valuta locale, visto e considerato che la debolezza della rupia – che ha già perso 13,6 punti percentuali durante l’anno – potrebbe condizionare negativamente le performance economiche nazionali.

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Fastweb-Metroweb, accordo nel settore delle fibre ottiche

 Il settore delle fibre ottiche del nostro paese è letteralmente in fibrillazione dopo l’intesa firmata da Fastweb e Metroweb: in pratica, la spa milanese del gruppo Swisscom è riuscita, proprio grazie al contributo di quest’ultima, ad acquisire una quota dell’11,1% della compagnia lombarda, una operazione di cui comunque si parlava già da tempo. In questa maniera si avrà una composizione tutta nuova di Metroweb, con la stessa Swisscom Italia che potrà detenere una delle percentuali maggiori di controllo, insieme a F2i Reti e A2A. Fastweb ha espresso tutta la propria soddisfazione per i termini dell’accordo, ricordando che esso è volto a rafforzare ancora di più i rapporti con Metroweb, una compagine creata insieme ad Aem proprio dalla società di Alberto Calcagno nel lontano 1999.

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AcomeA insiste sul concetto di Financial Fitness

 Nel nostro paese mancano purtroppo alcuni elementi che rendono la finanza troppo distante dalle esperienze straniere: in particolare, una lacuna molto grave è quella del cosiddetto Financial Fitness, una sorta di incontro tra banche, promotori finanziari e clienti per avere un maggior coinvolgimento tra le parti. Questa stessa lacuna sta comunque per essere colmata da AcomeA, la società di gestione del risparmio che fino a un anno fa si chiamava Sai Asset Management. Di cosa si tratta esattamente? L’assenza del financial fitness è stato visto da molti come una vera e propria barriera al risparmio e agli investimenti finanziari. La sua diffusione è molto ampia nel Regno Unito: tale metodo si rivolge in prevalenza a tutti quei clienti che sono intenzionati a migliorare la propria consapevolezza in fatto di scelte di investimento, puntando ovviamente a risparmi migliori, più chiari e semplici da gestire.

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Gap, utili trimestrali in forte calo

 Gap, una delle più importanti catene di rivendita al dettaglio del mercato statunitense, ha affermato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno con una contrazione degli utili pari a 36 punti percentuali, a causa della diminuzione delle vendite nei negozi con la propria insegna, e nei negozi con brand Old Chains.

La società ha dichiarato che gli utili netti sono calati a 193 milioni di dollari rispetto ai 303 milioni di dollari dello scorso anno, passando dai 48 centesimi per azione del terzo trimestre del 2010, agli attuali 38 centesimi di dollari. Un risultato che è pressochè in linea con quanto previsto dalla maggioranza degli analisti, che proiettavano utili compresi tra i 36 e i 38 centesimi di dollari per azione.

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Polonia: ottime previsioni di crescita per il Pil

 Nessuno ne sta parlando come merita, ma l’economia polacca è una di quelle con le maggiori prospettive di crescita: come ha annunciato trionfalmente Michal Boni, ministro per la Digitalizzazione e l’Amministrazione, l’espansione del paese dell’est europeo dovrebbe essere compresa tra il 3,7 e il 4% nel terzo trimestre. Ovviamente, il confronto riguarda lo stesso periodo dello scorso anno, con il prodotto interno lordo in primo piano. Le statistiche di Varsavia sono esplicite e di tutta evidenza, ora c’è grande attesa per la data del prossimo 30 novembre, quanto tali informazioni verranno rese pubbliche e si capirà quanto ci sia di vero in tutte queste indiscrezioni. Anche gli analisti finanziari, comunque, sono convinti che la crescita possa assumere queste dimensioni, più probabilmente il 4% citato in precedenza. Perché c’è tanta fiducia attorno a questo paese?

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Vendite al dettaglio, crescita inattesa nel mercato britannico

 Stando a quanto affermato dal locale Istituto Nazionale di Statistica, le vendite al dettaglio nell’intero mercato del Regno Unito sarebbero cresciute in via inaspettata durante il mese di ottobre. Il merito andrebbe alla politica commerciale degli esercenti, che hanno offerto sconti e riduzioni di prezzo ai consumatori, sempre più restii a spendere a causa dell’evidente andamento dell’inflazione, e alla crescita della disoccupazione.

Le vendite sono così cresciute di 0,6 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, per un trend record dal mese di giugno ad oggi, e contro previsioni dei principali analisti che auspicavano un declino di 0,2 punti percentuali. Su base annua, invece, le vendite si confermano in incremento, con un balzo di 0,9 punti percentuali.

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Boeing, maxi appalto dalla Lion Air

 Boeing Co. può archiviare il 2011 con un ultimo ordinativo record. La società americana si è infatti aggiudicata un ordine provvisorio, valutato ben 21,7 miliardi di dollari, dalla compagnia indonesiana low cost Lion Air, che ha in mente di acquistare 230 aerei 737, in quella che potrebbe passare alla storia come la transazione commerciale più importante per il produttore di velivoli americano.

La commessa consiste nella fornitura di 201 unità del nuovo modello 737 MAX, cui andranno aggiunti 29 velivoli della serie 737-900. Un contratto importantissimo, pertanto, per il bilancio della società americana, e che vedrà in qualche modo partecipe anche il Presidente Barack Obama, che nello scorso weekend si è recato a Bali, in Indonesia, in occasione del summit dei leader delle nazioni dell’Asia sudorientale.

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Deutsche Boerse-Nyse Euronext, nervi tesi sulla fusione

 L’operatore borsistico tedesco Deutsche Boerse Ag non ha affatto digerito il progetto di fusione che dovrebbe coinvolgerlo insieme al Nyse Euronext, come stabilito dal proprio consiglio finanziario: in effetti, entrambi i gruppi coinvolti in questa vasta operazione devono ancora sottoporre alle autorità europee dell’Antitrust la proposta in questione e non è detto che vi possa essere un parere favorevole in questo senso. Uno dei membri del consiglio citato in precedenza avrebbe anche riferito che, sfortunatamente, i tedeschi non sono in grado di rappresentare loro stessi e i loro interessi a Bruxelles, diversamente da quanto accade dagli anglosassoni, molto più potenti da questo punto di vista.

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Fitch mette in preallarme le banche americane

 In una crisi sempre più mondiale, nessuno è al sicuro. Nemmeno gli istituti di credito statunitensi che, secondo quanto ha appena affermato l’agenzia di rating Fitch, sarebbero seriamente e fortemente minacciati dalla crisi in zona euro. Una crisi che potrebbe porre le banche americane “di fronte ad un rischio elevato” di downgrade del proprio rating, ipotesi abbastanza plausibile nella sventurata ipotesi in cui la crisi dell’eurozona dovesse aggravarsi ancora.

L’allarme lanciato da Fitch ha ottenuto i risultati attesi sul fronte azionario. Tutti i principali istituti di credito a stelle e strisce hanno perso rapidamente capitalizzazione, con Morgan Stanley worst performer (- 8 punti percentuali). Particolarmente negative anche le prestazioni di Goldman Sachs (- 4,2 punti percentuali), Citigroup (- 4,1 punti percentuali), JP Morgan Chase e Bank of America (- 3,7 punti percentuali) e Wells Fargo (- 1,4 punti percentuali).

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Assofondipensione: nel 2011 calo dei prodotti previdenziali

 La crisi economica colpisce qualsiasi settore, senza distinzioni di sorta: ne è una chiara conferma anche l’andamento dei fondi previdenziali, con le sottoscrizioni da parte degli investitori italiani che stanno risentendo fortemente della volatilità dei mercati finanziari. I dati in questione sono stati messi in luce da Assofondipensione, associazione che si è presa la briga di analizzare le ultime performance dei fondi pensione, in particolare quelli che sono stati creati e strutturati dopo gli accordi tra sindacati e imprenditori; in pratica, dunque, il riferimento è andato a quegli strumenti finanziari che sono stati sottoscritti da diverse categorie di dipendenti, come ad esempio i chimici, i telefonici e i metalmeccanici. Che cosa c’è da dire in questo senso?

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