Toyota taglia stime annuali del 54%

 Toyota, l’ex leader mondiale del settore auto, ma ancora numero 1 nel Continente Asiatico, ha affermato che i propri profitti annui saranno inferiori del 54% rispetto a quanto in precedenza previsto, a causa del disastro naturale che ha coinvolto la Thailandia, irrompendo come elemento fortemente negativo nel flusso di produttività che la compagnia ha dovuto rimodulare nel corso delle settimane e dei mesi, e già messo a durissima prova dal tentativo di recuperare il terreno perso in seguito all’altro disastro naturale (il terremoto, e il successivo tsunami) che colpì l’arcipelago nipponico a marzo.

Ora, a causa delle alluvioni che hanno colpito la Thailandia, Toyota si trova costretta ad affrontare una carenza di componenti e di materie prime senza precedenti, che potrebbe condurre la compagnia giapponese a conseguire profitti in misura inferiore di 120 miliardi di yen (circa 1,55 miliardi di dollari) rispetto agli auspici iniziali.

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Tecnocasa analizza le principali richieste del mercato immobiliare

 L’ultima analisi del gruppo immobiliare Tecnocasa ha messo in luce delle tendenze piuttosto interessanti per quel che riguarda gli acquisti e le spese che vengono effettuati in questo ambito nel nostro paese: in particolare, sono stati presi come riferimenti fondamentali la disponibilità di spesa nelle città più grandi e relativa allo scorso mese di novembre. Che cosa ne è emerso di preciso? In pratica, gran parte delle richieste (quasi il 25% per la precisione) si è concentrata sulla fascia di prezzo immobiliare compresa tra i 170mila e i 249mila euro. Le tariffe più alte di quest’ultima, vale a dire quelle superiori ai 250mila euro e fino ai 349mila complessivi, sono state le più gettonate da poco più del 21% dei richiedenti in questione, mentre la terza piazza deve essere assegnata ai prezzi più bassi, ovvero quelli compresi tra i 120mila e i 169mila euro.

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Babylon, previsioni positive per il futuro

 Chi utilizza correntemente i software di traduzione, sa che Babylon può ben ergersi tra i principali leader mondiali. La compagnia israeliana ha da tempo realizzato un programma di traduzione testi in qualsiasi lingua mondiale, ed è pronta a rinnovare la propria offerta nel prossimo futuro, a sostegno di una domanda sempre crescente, e in grado di rimodularsi a beneficio di alcune aree “emergenti” del Pianeta.

Stando a quanto affermato la società Babylon Ltd., infatti, nel corso dei prossimi anni le vendite dei propri prodotti continueranno a crescere grazie alla forte spinta della domanda per prodotti in lingue apparentemente finora “secondarie” (ma destinate ad assumere un ruolo di vertice), come quelle utilizzate nel mondo arabo, o il portoghese del Brasile. Ad affermarlo il chief executive officer dell’azienda, Alon Carmeli.

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AdR comunica i propri investimenti futuri

 AdR, acronimo che sta a indicare la società Aeroporti di Roma, sta pensando davvero in grande per i suoi investimenti futuri: le ultime indiscrezioni parlano infatti della stessa compagnia laziale e dei suoi azionisti pronti a dar vita a un piano da ben dodici miliardi di euro, con una prima tranche da 2,5 miliardi che verrà dilazionata lungo un arco temporale di dieci anni. Al tempo stesso, però, la spa che detiene il controllo dei due principali scali della Capitale, vale a dire l’aeroporto di Ciampino e quello di Fiumicino, ha chiesto una maggiore chiarezza per quel che concerne le regole relative a questo ambito. In pratica, questo vuol dire che gli incassi degli incrementi delle tariffe avranno luogo soltanto quando gli investimenti in questione saranno stati verificati nel minimo dettaglio.

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Inflazione, andamento al 4,2% in Cina

 I dati forniti dalle autorità statistiche cinesi affermano che il Paese asiatico ha raggiunto il minimo degli ultimi 14 mesi per quanto concerne l’andamento incrementante della produzione industriale, cresciuta meno delle previsionid urante il mese di novembre, e ponendo le basi per una pressione più massiva nei confronti del governo, affinchè rilasci sul mercato delle misure di stimolo per una delle economie trainanti lo sviluppo mondiale.

Intanto, i prezzi al consumo variano di 4,2 punti percentuali a novembre, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La produzione cresce invece di 12,4 punti percentuali, per l’avanzamento più contenuto dal mese di agosto 2009 ad oggi, e sotto la media degli analisti locali e internazionali, che sostenevano di poter stimare una crescita della produzione pari a 12,6 punti percentuali. Altri dati, relativi al settore auto, mostrano un aumento delle vendite molto timido rispetto agli ultimi trimestri.

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Zynga giustifica il taglio del prezzo della IPO

 Zynga si è trovata, suo malgrado, a giustificare il forte ribasso della forbice dei prezzi relativi all’offerta pubblica iniziale, pari al 50% della valutazione che la compagine ebbe modo di effettuare nel corso del mese di agosto. La spiegazione di questo ripensamento è riconducibile alle esperienze sulle spalle dei principali concorrenti, che hanno visto i prezzi stabiliti nelle IPO ricondursi su più miti consigli nelle settimane successive alla prima quotazione: uno scenario che ha indotto Zynga a ribilanciarsi su un valore di capitalizzazione presunto più modesto, ma più consolidabile.

Il prezzo di sbarco di Zynga sul mercato regolamentato dovrebbe così aggirarsi tra un minimo di 8,50 dollari e un massimo di 10 dollari per azione, “revisionato sulla base delle recenti performance delle compagnie che hanno completato l’IPO nel corso del 2011” – ricorda Zynga in un comunicato pubblicato pochissimi giorni fa, a margine di ulteriori dettagli del proprio processo di prima quotazione in Borsa.

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Argentina: Hernan Lorenzino è il nuovo ministro delle Finanze

 Hernan Lorenzino è il nuovo ministro dell’Economia dell’Argentina: il suo programma sarà sostanzialmente votato alla continuità con quanto stabilito dal predecessore Amado Boudou, andando a focalizzare l’attenzione soprattutto sulla crescita economica, sui programmi sociali e sulla spesa. In pratica, la nazione sudamericana dovrà affrontare tre fasi per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, vale a dire la crescita, l’occupazione e l’inclusione sociale. La conferma del presidente Cristina Kirchner consente di implementare i programmi stabiliti in questi ultimi anni, quindi da Lorenzino si attendono decisioni importanti in merito alla riduzione del debito interno, alla creazione di nuovi posti di lavoro, cercando sempre di mantenere piuttosto solido il commercio e i surplus primari.

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Texas Instruments, previsioni al di sotto delle stime degli analisti

 Proseguono le difficoltà per la Texas Instruments, uno dei leader americani nella realizzazione di microchip: la società ha infatti affermato i propri dati previsioni sull’andamento delle vendite, comunicando una stima del fatturato che è ben al di sotto delle previsioni dei principali analisti locali, e che è supportata da una futura domanda calante per i prodotti che costituiscono il core business della compagine societaria.

In virtù di quanto sopra, Texas Instruments ha affermato di attendersi ricavi da vendite e da prestazioni compresi tra 3,19 miliardi di dollari e 3,33 miliardi di dollari, contro una media delle previsioni dei principali analisti che invece dava il fatturato complessivo dell’azienda intorno alla quota dei 3,41 miliardi di dollari.

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Per il Canada un 2012 a bassa crescita economica

 Il ministro delle Finanze canadesi Jim Flaherty non ha usato mezzi termini per descrivere il futuro economico che attende la nazione nordamericana: in effetti, gli ultimi dati hanno messo in luce una crescita economica che nel 2012 dovrebbe essere piuttosto modesta, con il prodotto interno lordo che è destinato invece a crescere, anche se non a ritmi vertiginosi (per la precisione poco al di sopra dei due punti percentuali). Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il ministro si è rivolto ai giornalisti nel corso di un meeting che ha preceduto le consultazioni sul budget del paese e che va a coinvolgere i principali leader economici. La situazione è piuttosto ambigua, con il Canada che è stata capace di non rallentare troppo il proprio ritmo di crescita, nonostante la crisi europea del debito abbia cominciato a farsi sentire in tutta la sua potenza in altre regioni del mondo.

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LivingSocial valutata intorno ai 6 miliardi di dollari

 LivingSocial.com, uno dei più noti operatori nel settore couponing online (e principale competitor di Groupon), avrebbe ricevuto un’iniezione di denaro di circa 400 milioni di dollari, che porterebbe la compagnia a essere valutata ben 6 miliardi di dollari. La notizia non ha ancora i caratteri dell’ufficialità, ma la stampa americana riporta l’indiscrezione attribuendola a una fonte “molto vicina” ai vertici societari.

La partecipazione di 400 milioni di dollari giungerebbe inoltre dopo un’altra vendita del proprio capitale, per 176 milioni di dollari, formalizzata mediante un comunicato della LivingSocial alle authorities di mercato. La nuova iniezione di denaro sarà invece il risultato di un mix tra contante e attività finanziarie di varia natura, e proverrebbe in parte da persone già interne alla compagine societaria, e in parte da nuovi investitori.

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