Fiat ancora leader del mercato brasiliano

 Fiat si conferma leader del mercato brasiliano. Una presenza, quella del Lingotto in Sud America, che attenua parzialmente i dolori sul vecchio Continente, dove le vendite delle auto torinesi faticano a decollare, complice una crisi del settore automotive che pare non attenuare la sua forza incidente. Vediamo allora quali sono stati i risultati conseguiti dalla società guidata da Sergio Marchionne nel Paese latino, e in che modo è stato concluso il 2012.

Secondo quanto comunicato dalla stessa società costruttrice, Fiat avrebbe cominciato l’anno in Brasile con lo stesso ritmo di crescita dello scorso anno, grazie a un progresso delle vendite del 36 per cento a 70.632 automobili e veicoli commerciali leggeri con una quota pari al 23,8 per percento, su un mercato dato in rialzo del 17,5 per cento a 296.855 unita’ tra automobili e veicoli commerciali leggeri (vedi anche Contratto Fiat 2013).

Secondo quanto ricordava in proposito un comunicato Radiocor de il Sole 24 Ore, “il mercato brasiliano ha registrato questa performance anche quando il Governo ha cominciato a ritirare gradualmente le agevolazioni fiscali (riduzione di tributi sulla commercializzazione di veicoli) adottate l’anno scorso per stimolare l’economia. Come nel 2012 ancora una volta Fiat e’ cresciuta piu’ del mercato brasiliano. Il presidente di Fiat/Chrysler per l’America Latina, Cledorvino Belini, ha spiegato che il costruttore e’ stato flessibile e agile nel mantenere la produzione al ritmo necessario per soddisfare la domanda del mercato”.

Complessivamente, nel corso del 2012 Fiat avrebbe tagliato un nuovo record di vendite per il Paese, con la migliore prestazione dei suoi 36 anni di permanenza nella nazione, e con una crescita dell’11,1 per cento a 838.219 automobili e veicoli commerciali leggeri, pari a un aumento del 10,2 per cento sul record assoluto di vendite del gruppo, raggiunto nel 2010 con 760.495 unità. Il 2012 ha così rappresentato l’undicesimo anno di leadership di Fiat nel mercato brasiliano.

Vedremo, nelle prossime settimane, quali saranno le evoluzioni della compagnia nel continente sudamericano.

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