Crisi Spagna, è l’ora della verità

 La Spagna è quasi arrivata al capolinea. Anche se il premier Mariano Rajoy si sta impegnando per evitare il ricorso alla nuova forma di protezione europea, i gestori dei principali fondi sono convinti non solo che il Paese iberico richiederà l’intervento dell’Esm e dello scudo anti-spread, ma che sarà destinato a muovere tale richiesta già nelle prossime due settimane: in caso contrario, la bolla spagnola esploderà, con una deflagrazione che rischia di trasccinare nella polvere anche il vicino Stivale.

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Commerzbank: secondo semestre a rischio

 La seconda più grande banca della Germania, Commerzbank, ha presentato i risultati del secondo trimestre e mette in guardia sui suoi risultati per il secondo semestre. Il gruppo bancario tedesco ha riportato un utile operativo di $ 451 milioni del secondo trimestre, contro i 55 milioni del secondo trimestre del 2011. Ma il dato è in forte calo (-22,7%) rispetto al primo trimestre di quest’anno (584 milioni di euro) a causa, soprattutto, delle difficili condizioni di mercato. Il Core tier one è al 12,1%.

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Standard Chartered: crolla in Borsa per scandalo Iran

 E’ l’estate degli scandali nel settore bancario britannico. Dopo Barclays, accusata di manipolare il Libor e HSBC, che avrebbe ciclato denaro, è il turno di Standard Chartered. La banca è stata accusata dagli Stati Uniti di nascondere transazioni con l’Iran per circa $ 250 miliardi (201 miliardi di euro) attraverso la sua filiale di New York. Accuse categoricamente smentite dalla banca britannica che intende ora difendersi in tribunale. L’effetto sul mercato azionario è devastante: l’azione di Standard Chartered crolla del 18,42%, precipitando a 1199 penny. La banca registra così il più grande calo dell’indice FTSE 100. Secondo lo Stato di New York, queste operazioni avrebbero consentito alla banca britannica di guadagnare centinaia di milioni di dollari in commissioni.

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Deutsche Bank in crisi, taglia 1900 posti lavoro

 Deutsche Bank ha diffuso risultati in forte calo per il secondo trimestre nei suoi rami Investment Banking e Asset Management: secondo il nuovo gruppo dirigente il perdurare della crisi dell’euro continuerà ad influenzare l’attività. L’utile prima delle imposte della divisione “investimenti” della banca, per anni il core business del gruppo e la principale fonte di profitti del gruppo tedesco, è sceso del 63%, a 357 milioni di euro contro i 969 milioni di un anno prima. Il  forte calo dei profitti illustra le sfide cui la nuova leadership di Deutsche Bank è chiamata a far fronte.

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