Il condono edilizio torna nuovamente d’attualità, grazie soprattutto alle parole del neo-ministro dell’Ambiente, Corrado Clini: secondo il titolare del dicastero di Via Cristoforo Colombo, la situazione idrogeologica del nostro paese è a dir poco drammatica, dunque bisogna intervenire con una certa urgenza, anche perché sono necessari ben quaranta miliardi di euro. La soluzione al problema, però, non è quella del condono, come alcuni hanno suggerito, lo stesso Clini non è mai stato favorevole a tale misura e neanche in questa occasione è intenzionato a fare cassa garantendo l’impunità di coloro che si sono resi colpevoli di abusi gravi. Il punto di vista del ministro è piuttosto chiaro, il condono non s’ha da fare nemmeno quando si propone come mezzo autorevole, anzi nel futuro più vicino a noi potrebbero essere varate addirittura delle norme volte a vietarne l’utilizzo.
France Telecom vende divisione svizzera alla Apax
France Telecom, una delle principali compagnie telefoniche del vecchio Continente, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo per cedere la propria divisione svizzera alla Apax Partners per una cifra di circa 1,6 miliardi di euro. L’accordo dovrà essere ora approvato dalle autorità svizzere, e inviato al consiglio di amministrazione di France Telecom durante la settimana del 9 gennaio, come confermato da una comunicato stampa che ha di fatto ufficializzato la raggiunta intesa tra le due parti.
La divisione svizzera della compagnia telefonica transalpina giungerà pertanto all’interno della galassia di riferimento della Apax: quest’ultima, a sua volta, ha dovuto superare la non certo trascurabile rivalità di alcuni principali competitors internazionali (come la EQT Partners, la Providence Equity Partner e il miliardario Xavier Niel), che avevano avanzato una proposta di acquisto per i preziosi asset elvetici.
Banco Desio: il cda approva il piano per il 2012 e il 2013
Non si sente parlare molto spesso del Banco di Desio e della Brianza, spa con oltre cento anni di storia e che nel corso di quest’anno è risultato essere il quindicesimo gruppo creditizio del nostro paese: uno spunto importante è però venuto pochi giorni fa, quando l’istituto lombardo ha provveduto a rendere note le conclusioni a cui è giunto il suo consiglio di amministrazione. Nel dettaglio, i punti salienti sono sostanzialmente due, vale a dire l’apertura di ben dodici filiali e il mantenimento del Tier 1 (la componente primaria del capitale) al di sopra dei dieci punti percentuali. Ma vi sono anche altri dati e informazioni che sono degni di nota; in particolare, i proventi operativi sono previsti in aumento del 6,6%, mentre l’utile operativo della banca in questione dovrebbe sfiorare i nove punti percentuali di crescita (+8,8% per la precisione).
Slovenia, Moody’s riduce il rating
Moody’s Investors Service ha ridotto il rating creditizio della Slovenia di un notch, trascinando a quota A1, sulla base del rischio che il Paese debba mettere mano ai propri ulteriori sforzi per poter supportare il sistema bancario, preda della crisi del debito europeo.
L’industria del Paese ha asset complessivamente valutati intorno ai 136 punti percentuali sulla produzione interna lorda, che è – si legge nella nota del comunicato di Moody’s, un livello “relativamente vasto se comparato con gli altri sistemi dell’Europa Orientale”. Il downgrade ad opera di quella che è una delle principali agenzie di rating al mondo è il secondo negli ultimi tre mesi, e non è detto che – soprattutto in caso di peggioramento delle condizioni di solvibilità dell’area euro, lo scenario non possa ulteriormente peggiorare nel corso dei primi tre mesi dell’anno.
A Natale mille euro di spesa per ogni famiglia
Il Natale cade sempre in uno dei mesi più freddi dell’anno, ma in questo 2011 la rigidità verrà aumentata dalle tristi previsioni che dovranno riguardare le famiglie del nostro paese: tanti sono i fattori avversi, al punto che ogni nucleo sarà costretto a versare ben mille euro per godersi la festività più attesa. La somma viene raggiunta, secondo quanto calcolato dal Movimento Consumatori, dal cenone a base di pesce di questa sera, dai vari regali da acquistare, dalle decorazioni e dagli altri pasti in generale. Insomma, un vero e proprio salasso finanziario. Il budget a disposizione, inoltre, è piuttosto limitato, visto che le tredicesime risultano essere in calo e quel che poco che si ha si dovrà utilizzare per saldare le bollette, dunque non si possono passare queste ferie proprio col sorriso sulle labbra. Come ha ricordato la stessa associazione, i prezzi che ormai la grande distribuzione impone ai consumatori sono diventati proibitivi e non bastano pochi euro per cavarsela.
Gli italiani scelgono sempre più gli immobili stranieri
Scenari Immobiliari, l’istituto che si occupa di condurre studi, analisi e ricerche sui principali mercati immobiliari, ha reso nota un’interessante stima che riguarda da vicino il nostro paese: in effetti, è stato accertato come sia in atto un cambiamento piuttosto profondo per quel che concerne gli investitori che si affidano al mattone come bene rifugio. Nello specifico, questi ultimi stanno spostando sempre più il loro interesse nella direzione dell’acquisto delle seconde case, più precisamente quelle che si trovano al di fuori dei nostri confini, con un totale complessivo che ha addirittura oltrepassato quello delle case destinate alle vacanze e che si trovano in territorio italiano. A cosa si deve questo boom così evidente?
Toyota lancia i nuovi obiettivi per il 2012
Toyota Motor, uno dei big dell’automotive internazionale, ha dichiarato che le vendite dei propri veicoli dovrebbero tornare ai massimi livelli dell’ultimo decennio nel corso del 2012: la compagnia giapponese auspica infatti di poter tornare agli ordinari livelli di produzione dopo il terribile dramma che colpì il Paese a marzo 2011 (quando un terremoto e uno tsunami bloccarono per settimane la produttività della compagine) e dopo le più recenti alluvioni che hanno coinvolto i propri impianti thailandesi.
Il produttore giapponese sostiene in proposito che le proprie vendite di auto dovrebbero crescere del 20% nel corso del 2012, per un totale assoluto pari a 8,48 milioni di unità, contro i 7,05 milioni di unità stimate nel 2011. La stima – diffusa pubblicamente da un comunicato di poche ore fa – esclude le vendite della Hino Motors e della Daihatsu Motor, due divisioni del gruppo giapponese.
Honda annuncia che metterà mano alla Civic
Honda Motor ha annunciato che metterà mano alla propria Civic: una mossa che è parte integrante del maxi piano industriale che dovrebbe permettere alla compagnia asiatica di incrementare il livello delle proprie vendite statunitensi di una proporzione pari ad almeno 24 punti percentuali entro la fine del 2012, per quanto concerne tutti i veicoli leggeri che espongono il proprio marchio, uno dei principali all’interno dell’arcipelago giapponese.
Honda ha dichiarato che le modifiche alla propria Civic riguardano il modello che andrà in vendita entro il 2013 in tutto il mondo, con il primo sbarco sui mercati commerciali americani che avverrà nel corso del 2012. Si tratta di un’azione pressochè dovuta per rinvigorire la nomea del veicolo, dopo che il magazine Consumer Reports non aveva provveduto a “raccomandare” il veicolo nelle proprie analisi, criticando la qualità degli interni, la rumorosità del mezzo, e altri elementi.
Buone performance per il titolo Impregilo a dicembre
L’analisi economica di questo mese di dicembre in relazione alle performance di Impregilo è stata senza dubbio positiva: il titolo della multinazionale milanese, celebre per le sue attività nell’ambito edilizio e delle costruzioni, ha messo in luce un’importante contrattazione, con un rialzo complessivo di 1,11 punti percentuali e una quotazione finale di 2.368 punti. Proprio le previsioni su base mensile sono quelle più incoraggianti da questo punto di vista, dato che i prezzi si sono evoluti in maniera piuttosto precisa e inequivocabile. In effetti, questo trend ha confermato come il controllo del mercato di riferimento appartenga ormai ai compratori, ragione per la quale si possono stimare nel prossimo futuro altri rialzi di un certo tipo.
Oracle, utili e vendite deludono gli analisti
Oracle ha subito un brusco calo alle negoziazioni azionarie tedesche, a causa della pubblicazione di dati particolarmente negativi sul fronte delle vendite e dei profitti: il fatturato e l’utile lordo si sono assestati su un livello inferiore alle stime degli analisti, trascinati al ribasso da una domanda in fase calante per quanto concerne i server, i database, e altri applicativi utilizzati dalla clientela privata e imprenditoriale.
I profitti si sono così abbassati a quota 54 centesimi per azioni nel trimestre terminato il 30 novembre 2011, su ricavi pari a 8,81 miliardi di dollari, come confermato da un comunicato stampa pubblicato dalla società poche ore fa. Gli analisti avevano invece previsto profitti per 57 centesimi per azione, e vendite per 9,23 miliardi di dollari. Risultati significativamente inferiori agli auspici, che hanno parzialmente deluso le attese degli stakeholders e, soprattutto, degli azionisti.