Facebook programma IPO con valutazione di 100 miliardi

 Facebook continua a preparare la propria offerta pubblica iniziale. L’obiettivo è quello di recuperare circa 10 miliardi di dollari attraverso la transazione finanziaria, che potrebbe diventare la più importante nel mondo dei social networking, e che potrebbe portare alla valutazione della società ad una cifra di poco superiore alla straordinaria cifra di 100 miliardi di dollari. Numeri ancora non ufficiali, ma che Bloomberg ha riportato sul proprio sito, attribuendoli ad una fonte molto vicina ai vertici societari.

La compagnia dovrebbe “prenotare” l’operazione di offerta pubblica iniziale prima della fine dell’anno – prosegue la persona bene informata, la quale ha chiesto di non essere pubblicamente identificata, poiché la decisione è ancora in fase di discussioni private. Ad ogni modo, l’esatta data di lancio di Facebook sul mercato azionario non è ancora stata determinata, e non lo sarà ancora per alcuni giorni, o poche settimane.

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Goldman Sachs rivede al ribasso le stime del 2012

 Goldman Sachs, una delle principali banche americane per volume di affari, ha tagliato le proprie previsioni di crescita relative al 2012: il motivo è presto detto, il gruppo newyorkese deve fare inevitabilmente i conti con l’andamento alquanto incerto dell’euro nei confronti del dollaro, tanto che ora la valuta comunitaria viene scambiata a 1,45 dollari, mentre le stime precedenti a quella attuale dovevano basarsi su una quotazione di 1,48 dollari complessivi. La nona banca al mondo per quel che riguarda le riserve valutarie si attende inoltre altri scenari piuttosto precisi: in effetti, bisogna anche far fronte ai nuovi scambi commerciali e agli altri rapporti che la moneta verde sta instaurando con le principali divisioni internazionali.

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Monte dei Paschi: a febbraio assemblea ordinaria e straordinaria

 La data prescelta per la prossima assemblea ordinaria della banca Monte dei Paschi di Siena è il prossimo 1° febbraio: si tratterà di un appuntamento fondamentale, visto che l’istituto toscano dovrà deliberare in merito alla specifica composizione del proprio organo amministrativo, oltre che per rinnovare una operazione ormai consueta, vale a dire l’acquisto di azioni proprie. C’è molta carne al fuoco in tal senso e in effetti bisogna fare un po’ d’ordine. Anzitutto, occorre considerare anche i provvedimenti a cui è chiamata a decidere l’assemblea straordinaria, come ad esempio l’aumento gratuito di capitale e la conversione dei titoli azionari di risparmio in azioni ordinarie. La seduta di questa assemblea è prevista per il giorno successivo a quello menzionato in precedenza, quindi il 2 febbraio del 2012.

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Vendite al dettaglio, ottimi risultati per il weekend del Ringraziamento

 Secondo quanto rivela un recente sondaggio della BIGresearch, le vendite al dettaglio conseguite nel mercato statunitense durante il weekend del Ringraziamento, sarebbero ammontate a quota 52,4 miliardi di dollari. Un ritmo molto soddisfacente per i negozianti della nazione, che difficilmente sarà mantenuto nel corso delle prossime settimane, quando la stagione delle vacanze entrerà nel vivo.

Le vendite al dettaglio, comunica la National Retail Federation, ha prodotto un incremento dei ricavi di vendite pari a 16 punti percentuali, con gli acquirenti che hanno speso in media 398,62 dollari, contro i 365,34 dollari dello scorso anno. Le vendite online nella giornata del Black Friday, sono invece cresciute di 26 punti percentuali a 816 milioni di dollari, con un incremento che è invece stato pari a 18 punti percentuali, a 479 milioni di dollari, nel corso del Giorno del Ringraziamento.

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Volkswagen, Skoda fattore chiave per diventare il leader mondiale

 Secondo un approfondito studio compiuto sui big dell’automotive mondiale, Skoda – il produttore auto ceco rientrato all’interno della galassia Volkswagen – dovrebbe poter avere le potenzialità per raddoppiare il ritmo di crescita delle vendite delle proprie autovetture. Il conseguimento di un maggior ritmo di incremento nelle vendite, dovrebbe essere agevolato dal lancio dei nuovi modelli utilitari, che potrebbero realmente costituire una chiave di volta per il successo commerciale internazionale della compagnia auto europea.

Skoda potrebbe così diventare il valore aggiunto di Volkswagen nel breve e nel medio termine: l’obiettivo della compagnia tedesca è d’altronde ben noto, e relativo ai progetti di “sorpasso” ai danni di General Motors quale leader globale del mercato delle quattro ruote, visto e considerato che Toyota Motor, ex numero 1 del settore, dovrà scontare ancora gli effetti negativi di un 2011 molto travagliato per la storia della compagnia giapponese.

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Banca Sella rivoluziona gli acquisti con UP Mobile

 Il mobile payment che Banca Sella ha realizzato per gli smartphone merita un approfondimento piuttosto dettagliato: il sistema in questione, infatti, consente di effettuare i propri acquisti direttamente dal cellulare, il tutto nella più completa sicurezza. Uno degli aspetti più significativi e innovativi è rappresentato senza dubbio dall’opportunità di condurre le operazioni semplicemente fotografando i codici QR che si possono trovare nelle vetrine o anche nei volantini con le offerte promozionali. Portafogli e carte di credito non saranno quindi necessari: UP Mobile, questa la denominazione precisa dell’applicazione del gruppo piemontese, viene incontro alle esigenze di tutti coloro che sono in possesso di una carta di credito o di una prepagata (non ha importanza l’istituto di credito di appartenenza) e che hanno intenzione di rendere più sicuri e rapidi i loro pagamenti.

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Vendite al dettaglio, l’India apre il mercato agli operatori stranieri

 L’India apre il mercato agli operatori stranieri nel mercato delle vendite al dettaglio. Con una decisione a suo modo storica, infatti, il subcontinente ha scelto di permettere alle compagnie estere di possedere anche il 51% delle rivendite al dettaglio che non siano mono-marca. Una scelta che apre le porte di uno dei mercati emergenti più importanti al mondo, a big del settore quali Wal-Mart e Tesco, i quali potranno ora presenziare tra le strade di Mumbai attraverso negozi che esporranno le proprie insegne.

L’apertura sarà comunque condizionata all’ottenimento di qualche requisito: tra i più importanti, la necessità di investire almeno 100 milioni di dollari nel Paese, la metà dei quali nello sviluppo delle infratrutture di gestione del magazzino, della logistica, e non solo.

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Salvatore Ferragamo mette radici in Colombia

 La Salvatore Ferragamo Italia spa parla sempre più sudamericano: dopo l’ampliamento del proprio controllo diretto in paesi come il Messico e il Perù, infatti, la nota casa di moda fiorentina punta con decisione verso la Colombia, andando a inaugurare la prima boutique monomarca per quel che concerne la nazione latino americana. La sede prescelta è stata individuata nella capitale Bogotà, precisamente nella zona in cui trionfa solitamente il settore della moda e del lusso locale. Di cosa si tratta esattamente e cosa spera di ottenere in questo modo la società toscana? Come si intuisce piuttosto facilmente, la struttura è di tipo monobrand, quindi al suo interno sarà possibile acquisire soltanto prodotti con questo specifico marchio commerciale. La selezione prevede diverse occasioni importanti, come ad esempio le calzature, sia maschili che femminili, le borse, gli occhiali da sole, i profumi e tutti gli accessori che gli appassionati si sono ormai abituati a conoscere.

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Eurobond: c’è chi è convinto del passo indietro della Germania

 Il portavoce finanze del Partito dei verdi della Germania, nonché deputato al Bundestag (il Parlamento tedesco) Gerhard Schick, è convinto che il governo Merkel “alla fine cederà, e sono pronto a scommettere che gli Eurobond prima o poi arriveranno”. Secondo il deputato tedesco, intervistato recentemente dal Messaggero, i titoli obbligazionari dell’Eurozona potranno pertanto vedere finalmente la luce, in una procedura che tuttavia non si preannuncia affatto priva di ostacoli e difficoltà, non solo istituzionali e politiche.

L’inversione di marcia sui titoli europei non sarebbe il primo caso di “passo indietro” della cancelliera Merkel. Il deputato Gerhard Schick, tra le varie fattispecie passate, ricorda i ripensamenti “sui programmi congiunturali, sul piano europeo salva Stati, poi sulla sua estensione”. Insomma, almeno stando alle considerazioni del portavoce finanze dei verdi, gli Eurobond prima o poi si faranno.

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Ungheria, i titoli del debito diventano spazzatura

 Dopo il Portogallo, l’Ungheria. Anche i titoli di debito magiari finiscono nel cestino della spazzatura, con l’agenzia di rating Moody’s che ha declassato a “junk” il rating del merito creditizio sovrano del Paese europeo. Una decisione che ha creato qualche contrasto in più del previsto all’interno dell’esecutivo di Budapest, con il premier Viktor Orban che è arrivato ad attaccare l’agenzia di rating definendo la scelta effettuata come un attacco finanziario.

In realtà la decisione di Moody’s è tutt’altro che spettacolare. L’abbassamento del rating all’Ungheria era da tempo nell’aria, e il downgrade di un gradino (a Ba1), comporta la contrazione del rating di merito creditizio di poco al di sotto della soglia dell’investment grade. A preoccupare è tuttavia anche l’outlook fortemente negativo sul Paese, che le agenzie di rating (Moody’s, appunto, in testa) non ritengono in grado di risollevarsi autonomamente dall’attuale crisi.

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