Investimento Ford China da 600 milioni

 Ford China, divisione del Paese asiatico del gruppo Ford, ha annunciato che investirà circa 600 milioni di dollari per espandere la propria capacità produttiva in una delle principali strutture produttive di almeno 60 punti percentuali rispetto agli attuali livelli, consentendo così alla compagnia automotive di poter espandere la propria presenza all’interno del mercato auto più importante del mondo.

La società produttrice auto, insieme al partner Changan Automobile Group (con il quale ha costituito una joint venture) incrementerà la propria capacità nella fabbrica sud occidentale della città cinese di Chongqing di circa 350 mila unità annue, per raggiungere il livello complessivo di 950 mila auto alla fine del 2014, come confermato da un comunicato Ford. I lavori di costruzione dovrebbero poter iniziare immediatamente.

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Le stime della Fipe sui consumi di Pasqua

 La Pasqua del 2012 si sta avvicinando velocemente, ma intanto aumentano a vista d’occhio le analisi e le indagini sui principali consumi e le spese che andranno di fatto a riguardare gli italiani: non ci sono grandissime disponibilità finanziarie per quel che concerne le tipiche scelte che si fanno in una festività importante come questa (svaghi, viaggi e regali), quindi non bisogna stupirsi più di tanto del fatto che le cifre siano sempre negative e piuttosto scoraggianti. Secondo gli ultimi calcoli che sono stati effettuati dalla Fipe (l’acronimo sta a indicare la Federazione Italiana Pubblici Esercizi), la scelta del pranzo pasquale in un ristorante riguarderà quattro milioni di persone, con una spesa media che si attesta sui quaranta euro a testa.

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Yahoo taglia 2.000 posti di lavoro

 Si preannunciano tempi piuttosto duri per Yahoo. La società sta infatti valutando di eliminare circa 2.000 posti di lavoro all’interno delle fila delle proprie risorse umane, per una proporzione pari al 14% di tutti coloro che risultano essere impiegati nel portale web al momento in cui scriviamo.

La decisione sarebbe figlia diretta di una strategia aziendale partorita dal chief executive officer Scott Thompson, che desidera ridurre i costi operativi, accelerando la ripresa del conto economico aziendale, proprio attraverso la riduzione degli oneri per le risorse umane. Una scelta che dovrebbe permettere al manager di risparmiare circa 375 milioni di dollari ogni anno, con benefici che potrebbero essere conseguiti già all’interno del secondo trimestre del 2012, considerando che i primi sfoltimenti potrebbero essere già alle porte.

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RIM perde interesse acquirenti

 Continuiamo a parlare di Research In Motion, la società canadese produttrice dei Blackberry, dopo esserci occupati della parabola discendente della compagine qualche settimana fu. Purtroppo, premettiamo, riaffrontiamo l’analisi dell’attuale scenario nel quale si trova a operare la RIM con un profondo retrogusto amaro, visto e considerato che sono nuovamente negative le notizie che riguardano la società nordamericana.

Research In Motion ha di fatti dovuto affrontare un brusco scivolone di Borsa che l’ha fatta retrocedere di quasi 10 punti percentuali, con una performance molto negativa, figlia di alcune indiscrezioni lanciate sul mercato, che vorrebbero i potenziali acquirenti della società esser in corso di ripensamento. In altri termini, non vi sarebbero poi molti investitori pronti a scommettere sulla società canadese.

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Air Berlin ancora in rosso

 Non ha battute d’arresto l’allargamento del passivo di Air Berlin, uno dei principali big dei cieli tedeschi, che sembra ora pagare una crescita troppo vertiginosa. Stando a quanto emerge dalla lettura dei dati 2011, infatti, il passivo della compagine è triplicato rispetto al 2010, raggiungendo quota 247 milioni di dollari, a fronte di un aumento dei passeggeri troppo lieve (da 34,9 milioni di unità a 35,3 milioni di unità), così come il tasso dei posti occupati sui velivoli (da 76,5 punti percentuali agli attuali 78,2 punti percentuali).

Le previsioni sul futuro non sono, inoltre, affatto buone. Nonostante ciò, l’attuale amministratore delegato Hartmut Mehdorn, ex CEO delle Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche) è convinto che, prima o poi, la propria cura funzionerà. Peccato che il tempo a disposizione del manager non sia poi più di tanto: entro il mese di dicembre 2013, a scadenza del proprio sostanziale primo mandato (o limite di tolleranza), Mehdorn dovrà infatti dimostrare che i suoi metodi sono stati effettivamente concreti per consentire una ripresa dei conti della società.

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A Pasqua soltanto l’11% degli italiani andrà in vacanza

 È appena cominciata la settimana di Pasqua e dove si recheranno gli italiani in vacanza per queste brevi festività? Secondo quanto messo in luce dall’osservatorio della Federconsumatori e dall’Adusbef, gli spostamenti non saranno poi così numerosi, visto che appena l’11% delle famiglie partirà a breve. Come si spiega un dato così basso? Il motivo è facilmente intuibile e le due associazioni dei consumatori appena menzionate lo hanno spiegato nel dettaglio. Anzitutto, non si possono pretendere ferie troppo lunghe e nemmeno mete troppo lontane, anche perché i continui rincari dei carburanti impediscono di usare troppo a lungo le autovetture.

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Immobiliare.it: scarsa l’offerta di case-vacanza per i disabili

 Non è certo confortante sapere che meno di un terzo degli appartamenti e delle case che sono destinate alle vacanze può accogliere in maniera adeguata i disabili: nel nostro paese se ne contano tre milioni circa e quindi non esiste una soluzione ai loro problemi. I dati in questione sono stati pubblicati e resi noti da Immobiliare.it, il celebre portale che si occupa appunto di immobili e ovviamente anche di case vacanza (esiste un apposito sito web, Casevacanza.it). Che cosa è emerso con precisione? Entrando maggiormente nel dettaglio di questa analisi, il campione preso in esame ha ricompreso più di 35mila richieste. In pratica, i soggetti diversamente abili si trovano in difficoltà per diversi motivi, come ad esempio per i parcheggi, visto che queste stesse persone ritengono sia una priorità un parcheggio comodo nel 57% dei casi.

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Vendite al dettaglio in calo in Germania

 Le vendite al dettaglio tedesche sono inaspettatamente calata per il secondo mese consecutivo durante febbraio 2012. Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica locale, le vendite stagionalizzate, attualizzate con l’inflazione, sono calate di 1,1 punti percentuali rispetto al mese di gennaio, quando a loro volta subirono un decremento di 1,2 punti percentuali rispetto al mese di dicembre 2012. Gli economisti attendevano invece un incremento delle vendite pari a 1,1 punti percentuali. Su base annua, l’incremento è stato pari a 1,7 punti percentuali.

Oltre a quanto sopra, gli economisti sono convinti che la fiducia dei consumatori tedeschi diminuirà per la prima volta negli ultimi sette mesi durante il mese di aprile, a causa dell’incremento dei costi energetici e la persistenza della crisi del debito sovrano nell’Eurozona. Il tasso di disoccupazione è invece sceso ai minimi da vent’anni a quota 6,7 punti percentuali durante il mese di marzo, mentre la fiducia del mondo imprenditoriale è inaspettatamente cresciuta ai massimi livelli degli ultimi otto mesi.

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Apple “cambia” regole Foxconn

 Dopo un’inchiesta condotta dalla Fair Labor Association, la Foxconn è stata pressochè costretta a riconoscere le violazioni dei diritti dei lavoratori, e qualche responsabilità in merito all’impressionante catena di suicidi e di incidenti sul lavoro nell’azienda che fabbrica componenti per i dispositivi Apple. Nel cambiamento di atteggiamento da parte di Foxconn, decisivo sembra essere stato l’intervento di Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, successore di Steve Jobs, il quale è andato di persona a visitare l’impianto di Zhengzou per valutare la situazione della chiacceratissima società.

La visita di Tim Cook non è certamente avvenuta in maniera sorprendente, anzi. Erano mesi che le parti sociali premevano affinchè i big occidentali che usufruiscono degli elementi Foxconn potessero a loro volta giocare un ruolo determinante per modificare l’attuale scenario. Il tutto è nato da un’inchiesta compiuta dal New York Times (tra l’altro, tra i principali candidati per ottenere il premio Pullitzer dell’anno), che aveva indicato nella Foxconn una serie di continue violazioni delle leggi sul lavoro cinese. La Foxconn, anche dopo la visita del manager Apple, ha riconosciuto le proprie colpe, affermando che rispetterà maggiormente i diritti dei lavoratori, diminuendo altresì le ore di lavoro.

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Prada, il marchio diventa sempre più asiatico

 Prada è sempre più strettamente collegata al continente asiatico: l’Estremo Oriente sta esercitando sulla celebre spa milanese della moda un fascino ogni giorno più irresistibile e la conferma di questo trend sta venendo da molti dati interessanti. Il primo tra tutti è l’importante rialzo delle vendite in territorio cinese, circa cinquanta punti percentuali in un solo anno. Tutto ciò si può facilmente spiegare con l’apertura nel corso del 2011 di ben otto boutique nell’ex Impero Celeste, tanto che ormai il numero complessivo degli esercizi commerciali che recano questo marchio è salito fino a venticinque, un totale senz’altro ragguardevole.

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