Trimestrale Generali 2012

 Trimestrale con redditività in miglioramento per Generali, il principale gruppo assicurativo italiano. La compagine triestina ha così complessivamente chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto in crescita a quota 1,133 miliardi di euro, con uno sviluppo del 37,3 per cento rispetto ai livelli dello stesso periodo dello scorso anno. I profitti del gruppo assicurativo sono stati sospinti dalla crescita del risultato operativo, che ha toccato quota 3,292 miliardi di euro (+9,4 per cento) con un forte contributo del risultato vita (+16,5 per cento a 2,196 miliardi di euro).

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Trimestrale Finmeccanica

 Finmeccanica ha chiuso positivamente il terzo trimestre dell’anno. Ieri, infatti, il consiglio di amministrazione della società ha approvato i conti al 30 settembre 2012, che evidenziano un risultato positivo netto di 146 milioni di euro, contro la perdita di 324 milioni di euro conseguita nello stesso periodo del precedente 2011. Al netto degli ordini straordinari e, soprattutto al netto della plusvalenza legata alla cessione del 45 per cento di Ansaldo Energia, i dati evidenziano comunque un miglioramento del 90 per cento. Il solo terzo trimestre porta un utile a 75 milioni di euro, contro i 25 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.

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Trimestrale Fiat Industrial positiva

 Fiat Industrial pubblica dati molto positivi sull’ultima trimestrale (contrariamente alle previsioni Fiat). La società ha infatti concluso il terzo periodo dell’anno con un utile netto di 297 milioni di euro, in crescita del 45,6 per cento rispetto all’analogo periodo 2011 e ben superiore alle attese del consensus, pari a 245 milioni di euro. In forte crescita anche l’utile della gestione ordinaria, balzato oltre le attese a 575 milioni di euro, 91 milioni in più dello stesso periodo del 2011, pari a un incremento del 18,5 per cento, e contro attese del consensus pari a 500 milioni di euro.

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Trimestrale Deutsche Bank

 È sicuramente positiva la terza trimestrale 2012 per Deutsche Bank. La prima banca tedesca per capitalizzazione ha infatti chiuso il periodo con un utile netto di 755 milioni di euro, con una flessione di soli 2,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011 (ex 777 milioni di euro), con tax rate superiore. Il risultato è stato ad ogni modo in grado superare abbondantemente le stime degli analisti, che avevano puntato ad un utile pari a circa 704 milioni di euro per azione. I ricavi netti sono invece cresciuti del 18 per cento a 8,7 miliardi di euro.

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Trimestrale Mediobanca

 Buone notizie per gli azionisti Mediobanca. L’istituto d’affari ha infatti chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2012 – 2013 con un utile in incremento del 92 per cento a 109 milioni di euro. Archiviato il primo trimestre, le attenzioni sono ora concentrate sul nuovo piano della banca, che vedrà il proprio primo punto focale il 28 novembre 2012, quando il consiglio di amministrazione avvierà i lavori. Vediamo allora maggiormente nel dettaglio quali sono le prospettive di breve termine per la compagnia.

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Trimestrale Santander

 La banca spagnola ha recentemente pubblicato i dati trimestrali relativi al terzo periodo dell’anno. La trimestrale è stata particolarmente deludente per quanto concerne l’andamento della redditività netta, visto e considerato che gli utili netti sono calati del 66 per cento nel corso dei primi nove mesi dell’anno, con profitti di competenza per 1,8 milioni di euro, dopo la registrazione del 90 per cento degli accantonamenti degli immobili, come da legge. Vediamo allora più nel dettaglio come si sta evolvendo la gestione dei conti dell’istituto di credito iberico.

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Facebook trimestrale positiva

 Finalmente qualche buona notizia per Facebook. Il social network più noto del mondo ha infatti comunicato i risultati del terzo trimestre, che vedono la società di Mark Zuckerberg conseguire numeri superiori alle aspettative.  Spicca, anzitutto, il dato dei ricavi, in deciso aumento del 32 per cento a quota 1,26 miliardi di dollari. Soddisfacente anche l’utile netto, con il risultato di periodo che si è attestato a 311 milioni di dollari, o 12 centesimi di dollaro per azione, contro i 227 milioni di dollari che erano stati conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. A comunicarlo è stata una nota della stessa società, che ha trainato al rialzo le quotazioni al Nasdaq.

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RIM trimestrale negativa e cellulare in arrivo

 La Research In Motion, la società che produce i noti smartphone Blackberry, ha comunicato di aver chiuso il secondo trimestre fiscale dell’anno con risultati negativi. Ad ogni modo, il titolo in Borsa non ha subito l’atteso tracollo e, anzi, ha potuto condurre una leggera inversione di tendenza, determinata dalla pubblicazione della notizia secondo cui nel 2013 la casa canadese riuscirà a pubblicare un nuovo smartphone di ultima generazione grazie al quale potrebbe contrastare più efficacemente la concorrenza di Apple e Samsung.

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Prima perdita trimestrale Microsoft dal 1986

 Il gruppo Microsoft si aspettava questo risultato. La perdita trimestrale, già preannunicata, è stata registrata a causa di un costo di 6,2 miliardi di dollari per la svalutazione di asset della divisione advertising online. L’annuncio della prima perdita trimestrale in 25 anni non ha intaccato la fiducia degli investitori, che attendono il rilascio di nuovi prodotti.

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Utile in calo per Credit Agricole

 Credit Agricole, uno dei principali istituti di credito francesi, ha concluso i primi tre mesi dell’anno con un forte calo dell’utile netto, passato da un miliardo di euro dello stesso periodo dello scorso anno, all’attuale soglia di 250 milioni di uero. A pesare sull’andamento della rettività societaria sarebbero state le svalutazioni legate alla crisi che ha colpito l’eurozona (e in particolar modo la Grecia) e le minusvalenze sulle cessioni effettuate nel periodo considerato.

L’impressione complessiva è che Credit Agricole abbia vissuto un primo trimestre di purgatorio, e probabilmente si appresti a viverne almeno un altro: una scelta, quella di “purificare” la società da asset non proprio brillanti, che potrebbe consentire alla banca francese di potersi porre in diverso e rinnovato modo agli occhi degli investitori e degli analisti, una volta che i bilanci saranno ripuliti da svalutazioni e cessioni.

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