Trimestrale Fiat Industrial positiva

 Fiat Industrial pubblica dati molto positivi sull’ultima trimestrale (contrariamente alle previsioni Fiat). La società ha infatti concluso il terzo periodo dell’anno con un utile netto di 297 milioni di euro, in crescita del 45,6 per cento rispetto all’analogo periodo 2011 e ben superiore alle attese del consensus, pari a 245 milioni di euro. In forte crescita anche l’utile della gestione ordinaria, balzato oltre le attese a 575 milioni di euro, 91 milioni in più dello stesso periodo del 2011, pari a un incremento del 18,5 per cento, e contro attese del consensus pari a 500 milioni di euro.

Per quanto invece concerne le rimanenti indicazioni economico finanziarie, ricavi saliti del 7,9 per cento a 6,3 miliardi di euro, e indebitamento netto industriale al 30 settembre incrementato di 240 milioni a 2,203 miliardi (contro stime di incremento pari a 2,1 miliardi).

“Sulla base di questi risultati e a dispetto dei timori del mercato per una revisione al ribasso” – ricordava Milano Finanza nelle ore successive all’annuncio – “Fiat Industrial ha confermato i target 2012, anzi in un caso li ha alzati: ricavi oltre 25 miliardi di euro, un risultato della gestione ordinaria superiore ai 2 miliardi di euro, un risultato netto di circa 900 milioni di euro e un indebitamento netto industriale tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro”.

A portare in rapido rialzo i ricavi del gruppo sono state principalmente le voci derivanti dal settore delle macchine per l’agricoltura (Cnh), il cui giro d’affari è cresciuto a 4,1 miliardi (+17,4 per cento) grazie a una domanda forte a sua volta determinata dai prezzi favorevoli delle commodity agricole. Anche l’utile della gestione ordinaria è migliorato da 336 milioni a 448 milioni e margine sui ricavi all’11 per cento (9,7 per cento), ben oltre i 375 milioni previsti dal consenso.

Scende a 110 milioni di euro l’utile della gestione ordinaria di Iveco, a causa dei minori volumi transati. Il margine sui ricavi si è infine mantenuto in linea con il 2011, a quota 5,4 per cento.

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