Giornata di sofferenza per i mercati europei, che venivano da una vigilia di ribassi a seguito delle strategie della Banca centrale europea della scorsa settimana. Strategie che avevano agevolato il consolidamento del recupero andato in scena nelle ultime ottave.
BCE
Mercati, oggi esito riunione Bce
L’euro compie passi in avanti, in attesa dell’esito della riunione della Bce, da cui ci si attende un ulteriore allentamento della politica monetaria. La moneta europea si muove in calo sotto quota 1,06 contro il dollaro.
I primi risultati della lotta alla deflazione
Si intravedono i primi risultati della lotta alla deflazione condotta a spron battuto dalla Banca centrale europea. Far tornare l’inflazione è uno dei primi obiettivi dell’Eurotower, di concerto con il Quantitative Easing.
Bce, Draghi chiede investimenti cauti ai gruppi bancari
La Banca centrale europea, fresca di Quantitative Easing e manovre atte a risollevare l’economia europea, prova in tutti i modi a cercare misure e accorgimenti necessari a una stabilizzazione del mercato.
La Bundesbank frena le mosse della Bce
Ancora una volta Mario Draghi dovrà vedersela con Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, in relazione al quantitative easing.
La sofferenza delle banche preoccupa gli investitori
Nuove critice della Bundesbank per i soldi “facili” della BCE
La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha rinnovato le critiche sulle misure preannunciate dalla Banca centrale europea. L’istituto monetario guidato da Mario Draghi desidera infatti allentare le condizioni per i crediti alle banche. Quanto basta per scatenare l’irritazione da parte dell’istituto tedesco, che non condivide le scelte attuate dall’Eurotower.
“Posso solo dire che la Bundesbank assume una posizione critica” – ha dichiarato un portaovoce dell’istituto attualmente condotto da Jens Weidmann. La preoccupazione da parte della Bundesbank è presto riconducibile: i banchieri berlinesi sono timorosi nei confronti delle conseguenze che potrebbe avere la scelta di concedere criteri meno rigidi per i collaterali, richiesti alle banche commerciali in cambio di fondi.
Banca Centrale Europea positiva sui risultati compiuti dall’Italia
Sono positive le considerazioni espresse dalla Banca Centrale Europea nel suo periodico bollettino, nel quale si rileva – tuttavia – l’ennesima flessione nella fiducia dei consumatori, e alcuni aspetti di aleatorietà che potrebbero compromettere le speranze di crescita sul medio termine.
L’istituzione monetaria commenta l’attuale evoluzione del mercato europeo partendo dalla fine, dai due maxi finanziamenti a tassi di interesse agevolati che sono stati posti in essere permettere al mercato bancario di poter ottenere le opportune iniezioni di liquidità tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, e che – stando a quanto afferma l’istituto di Mario Draghi – “potrebbero aver contribuito a contenere gli effetti di contagio della crisi del debito sovrano”.
BCE, allarme inflazione
L’area dell’euro si sta muovendo nella giusta direzione e la Banca centrale europea (BCE) ha fatto il suo lavoro per contenere la crisi del debito e consentire un ritorno alla crescita, anche se modesto, per il prossimo anno.
Questo, in sostanza, il rassicurante messaggio di Mario Draghi, presidente della Bce, consegnato Giovedì al termine della riunione del consiglio dei governatori. Ma sui toni apparentemente distesi (e forse “troppo” ottimistici), è stato immediatamente posto un insolito accento sui rischi di inflazione, orientati al rialzo. Questo suggerisce che l’accomodante politica monetaria, negli ultimi tempi potrebbe subire una svolta, o almeno non dovrebbe ulteriormente ammorbidirsi.
Conseguenze default Grecia
Parte del nervosismo visto sui mercati sembra essere legato alla partecipazione del settore privato nello swap del debito della Grecia, i cui dettagli saranno rivelati entro questa settimana. Coloro che sottovalutano la miscela esplosiva formata dai maggiori costi di salvataggio e dalla deriva geopolitica che seguirebbe ad un default disordinato della Grecia con la sua uscita dalla zona euro, lo fanno a loro rischio e pericolo.
Quali sarebbero le conseguenze di un fallimento della Grecia e della sua esclusione dalla zona
euro?