Nuove critice della Bundesbank per i soldi “facili” della BCE

 La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha rinnovato le critiche sulle misure preannunciate dalla Banca centrale europea. L’istituto monetario guidato da Mario Draghi desidera infatti allentare le condizioni per i crediti alle banche. Quanto basta per scatenare l’irritazione da parte dell’istituto tedesco, che non condivide le scelte attuate dall’Eurotower.

“Posso solo dire che la Bundesbank assume una posizione critica” – ha dichiarato un portaovoce dell’istituto attualmente condotto da Jens Weidmann. La preoccupazione da parte della Bundesbank è presto riconducibile: i banchieri berlinesi sono timorosi nei confronti delle conseguenze che potrebbe avere la scelta di concedere criteri meno rigidi per i collaterali, richiesti alle banche commerciali in cambio di fondi.

La Banca centrale europea vuole infatti consentire agli istituti di credito di depositare in cambio di soldi freschi i prestiti che le stesse banche hanno concesso alla propria clientela, a patto che lo stesso cliente abbia un merito creditizio elevato, a sua volta certificato dal rating. La preoccupazione di Bundesbank è che questo meccanismo possa tramutarsi in uno strumento per avere troppi soldi facili, con ciò che ne conseguirebbe in una seconda fase, quando i prestiti andranno restituiti.

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Di qui il contrasto tra le parti, come attestato da un resoconto del quotidiano La Repubblica, secondo cui “il tutto è avvenuto nella riunione del 20 giugno a Francoforte, quando Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso “ulteriori misure” per “migliorare l’accesso del settore bancario alle operazioni dell’eurosistema così da favorire il flusso di credito alle famiglie e alle imprese”. Come precisa una nota, il Consiglio ha ridotto la soglia di rating sul collaterale ammesso alle aste di rifinanziamento e modificato i requisiti per l’ammissioni di alcuni titoli Abs (asset-backed securities). Oltre agli Abs già ammessi, come da decisione dell’8 dicembre scorso, ora saranno accettati anche titoli con sottostante in prestiti al consumo, leasing, finanziamenti per l’acquisto di auto nonché Abs con sottostante in mutui commerciali (Cmbs)”.

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“Saranno ammessi titoli con rating ‘second-best’ di almeno ‘single A’ nel sistema armonizzato di valutazione del credito dell’Eurosistema (almeno ‘a3’ per Moody’s, ‘a-‘ per S&p, ‘al’ da Dbrs) al momento dell’emissione e successivamente” – conclude il quotidiano – “Questo tipo di Abs saranno sottoposti a un taglio di valore del 16%. Il prossimo 28 giugno verranno stabiliti criteri aggiuntivi e le misure saranno effettive dalla pubblicazione appena verrà successivamente pubblicato l’atto giuridico”.

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