Barilla è alla ricerca di una nuova leadership aziendale

 Barilla, notissima compagnia alimentare emiliana, sta vivendo un momento di fibrillazione importante a causa della cessazione del rapporto di lavoro del suo amministratore delegato, Massimo Potenza: il presidente del gruppo parmigiano, Guido Barilla, insieme ai due vicepresidente Luca e Paolo (fratelli del primo), hanno espresso tutta la loro gratitudine per il lavoro sin qui svolto, il contributo prezioso e i risultati che sono stati raggiunti dalla multinazionale della pasta. Tra l’altro, è stato anche sottolineato come in questo momento ci sia bisogno di una leadership di un certo spessore, tenuto conto che i mercati vivono una fase di turbolenza piuttosto spiccata, dunque le sfide che devono essere affrontate sono difficili e irte di ostacoli. Il nuovo ad di Barilla dovrà dunque essere in possesso di determinati requisiti, in primis una visione aziendale strategica, senza dimenticare la conduzione imprenditoriale, la quale necessita di una certa continuità e determinazione.

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Tecnocasa apre una nuova agenzia in Thailandia

 Tecnocasa dimostra di avere una certa predilezione per la Thailandia: non è passato nemmeno un anno dall’apertura di un’agenzia a Phuket che una seconda filiale è stata inaugurata a Patong Beach dalla compagnia immobiliare di Rozzano. Come mai si sta puntando con tanta insistenza sul paese asiatico? Un prezioso contributo è stato fornito senza dubbio dalla Camera di Commercio italo-thailandese, la Ticc Phuket-Thailandia del Sud. Stavolta, la gestione di questa agenzia verrà affidata a Gabriele Villa e Salvatore Parisi, quest’ultimo già attivo nella promozione del brand in questione in territorio thailandese. Il mercato immobiliare locale sembra essere diventato piuttosto allettante, tanto che si stanno già suddividendo in maniera molto precisa le zone di competenza, in modo che i punti vendita coinvolti possano avere una conoscenza più approfondita delle varie realtà.

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Research In Motion, gli analisti tagliano le stime di crescita

 Brutta sorpresa per la Research In Motion. La RIM, casa madre produttrice degli smartphone BlackBerry, ha infatti subito un brusco calo delle quotazioni in Borsa a causa del radicale taglio delle stime di crescita da parte di alcuni analisi di riferimento. La RBC Capital Markets ha infatti ridotto il proprio target price sull’azione a quota 23 dollari rispetto ai 29 dollari precedenti, affermando che le vendite dei prodotti RIM saranno inferiori a quanto previsto dalla compagnia, trascinando così in contestuale ribasso anche le altre principali voci del conto economico di periodo.

Nonostante la validità commerciale dell’ultimo Bold 9000, prosegue l’analisi compiuta dalla RBC Capital Markets – le vendite post-lancio dei vari prodotti della Research In Motion soffrono (e soffriranno) dell’agguerrita concorrenza da parte dei principali competitors di mercato. La RIM farebbe dunque bene a non porre troppe speranze sul solo Bold (introdotto a settembre nel mercato americano), cercando invece di sviluppare altri prodotti per cercare di fermare l’emorragia di utenza che sta virando verso quelli della Apple e verso i device con la piattaforma di Google, l’Android.

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Cucchiani sarà il nuovo ad di Intesa Sanpaolo?

 La nomina di Corrado Passera al nuovissimo Ministero dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti ha lasciato vacante il prestigioso incarico ricoperto fino a poco tempo fa dal ministro: si tratta del ruolo di amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, non certo una figura professionale semplice da gestire, visto che stiamo parlando di uno dei principali istituti di credito del nostro paese. Le indiscrezioni cominciano già a correre e si configurano dei papabili per una poltrona così importante. Le maggiori preferenze sembrano ora andare nella direzione di Enrico Tomaso Cucchiani, numero uno di Allianz spa nonché uno dei componenti di spicco del consiglio di gestione di questa società assicurativa.

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Giappone, brusco calo delle esportazioni

 Le esportazioni giapponesi sono calate per la prima volta negli ultimi tre mesi, evidenziando come l’eccessivo apprezzamento dello yen da una parte, e le critiche condizioni economiche dell’Europa dall’altra, abbiano provocato gli indesiderati effetti nell’andamento dell’export dell’arcipelago nipponico, già messo a durissima prova dal disastro del mese di marzo 2011, quando un terremoto e uno tsunami conseguente hanno provocato danni storici record.

Le esportazioni del Paese asiatico – stando a quanto affermato dal Ministero delle Finanze di Tokyo – avrebbero subito un passo indietro di 3,7 punti percentuali nel corso del mese di ottobre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un andamento ben peggiore di quanto precedentemente stimato dagli economisti internazionali.

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India, la Banca Centrale “ordina” l’acquisto di rupie

 La Banca Centrale Indiana avrebbe comprato una grande quantità di rupie per cercare di rallentare l’andamento delle quotazioni della moneta nazionale. La rupia si candida infatti a concludere il 2011 quale valuta con la peggiore prestazione in tutta l’Asia, arrivando a tagliare traguardi minimi storici. Come conseguenza di quanto sopra, stando a quanto affermato da una voce molto vicina all’istituzione monetaria centrale, ma non pubblicamente affermata dai media, la Reserve Bank of India avrebbe proceduto nell’operazione di cui sopra.

In particolare, la Banca Centrale avrebbe acquistato significative quantità di rupie quando la moneta indiana stava per essere valutata intorno a 51,75 per dollaro. Una mossa che cerca di salvaguardare la forza della valuta locale, visto e considerato che la debolezza della rupia – che ha già perso 13,6 punti percentuali durante l’anno – potrebbe condizionare negativamente le performance economiche nazionali.

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Fastweb-Metroweb, accordo nel settore delle fibre ottiche

 Il settore delle fibre ottiche del nostro paese è letteralmente in fibrillazione dopo l’intesa firmata da Fastweb e Metroweb: in pratica, la spa milanese del gruppo Swisscom è riuscita, proprio grazie al contributo di quest’ultima, ad acquisire una quota dell’11,1% della compagnia lombarda, una operazione di cui comunque si parlava già da tempo. In questa maniera si avrà una composizione tutta nuova di Metroweb, con la stessa Swisscom Italia che potrà detenere una delle percentuali maggiori di controllo, insieme a F2i Reti e A2A. Fastweb ha espresso tutta la propria soddisfazione per i termini dell’accordo, ricordando che esso è volto a rafforzare ancora di più i rapporti con Metroweb, una compagine creata insieme ad Aem proprio dalla società di Alberto Calcagno nel lontano 1999.

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AcomeA insiste sul concetto di Financial Fitness

 Nel nostro paese mancano purtroppo alcuni elementi che rendono la finanza troppo distante dalle esperienze straniere: in particolare, una lacuna molto grave è quella del cosiddetto Financial Fitness, una sorta di incontro tra banche, promotori finanziari e clienti per avere un maggior coinvolgimento tra le parti. Questa stessa lacuna sta comunque per essere colmata da AcomeA, la società di gestione del risparmio che fino a un anno fa si chiamava Sai Asset Management. Di cosa si tratta esattamente? L’assenza del financial fitness è stato visto da molti come una vera e propria barriera al risparmio e agli investimenti finanziari. La sua diffusione è molto ampia nel Regno Unito: tale metodo si rivolge in prevalenza a tutti quei clienti che sono intenzionati a migliorare la propria consapevolezza in fatto di scelte di investimento, puntando ovviamente a risparmi migliori, più chiari e semplici da gestire.

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Gap, utili trimestrali in forte calo

 Gap, una delle più importanti catene di rivendita al dettaglio del mercato statunitense, ha affermato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno con una contrazione degli utili pari a 36 punti percentuali, a causa della diminuzione delle vendite nei negozi con la propria insegna, e nei negozi con brand Old Chains.

La società ha dichiarato che gli utili netti sono calati a 193 milioni di dollari rispetto ai 303 milioni di dollari dello scorso anno, passando dai 48 centesimi per azione del terzo trimestre del 2010, agli attuali 38 centesimi di dollari. Un risultato che è pressochè in linea con quanto previsto dalla maggioranza degli analisti, che proiettavano utili compresi tra i 36 e i 38 centesimi di dollari per azione.

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Polonia: ottime previsioni di crescita per il Pil

 Nessuno ne sta parlando come merita, ma l’economia polacca è una di quelle con le maggiori prospettive di crescita: come ha annunciato trionfalmente Michal Boni, ministro per la Digitalizzazione e l’Amministrazione, l’espansione del paese dell’est europeo dovrebbe essere compresa tra il 3,7 e il 4% nel terzo trimestre. Ovviamente, il confronto riguarda lo stesso periodo dello scorso anno, con il prodotto interno lordo in primo piano. Le statistiche di Varsavia sono esplicite e di tutta evidenza, ora c’è grande attesa per la data del prossimo 30 novembre, quanto tali informazioni verranno rese pubbliche e si capirà quanto ci sia di vero in tutte queste indiscrezioni. Anche gli analisti finanziari, comunque, sono convinti che la crescita possa assumere queste dimensioni, più probabilmente il 4% citato in precedenza. Perché c’è tanta fiducia attorno a questo paese?

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