Fisco in soccorso di Goldman Sachs

 Goldman Sachs ha chiuso lo scorso anno con utile netto pari a 4 miliardi di sterline, a fronte dei quali sono stati versati 4 milioni di tasse. Una proporzione irrisoria rispetto alla redditività generata dai business di Goldman Sachs, che tuttavia cela una situazione perfettamente legittima e regolare, visto e considerato che alcune norme dell’ordinamento fiscale inglese permetterebbero alla filiale britannica della banca d’affari di poter differire oltre il 99% dell’imposta dovuta. Una evoluzione criticatissima dai labour, che l’hanno definita “moralmente ed eticamente sbagliata”.

Ma andiamo con ordine: Goldman Sachs International gestisce alcuni uffici a Londra dove lavorano quasi 6 mila persone. Nel 2011, per l’utile maturato in territorio di Sua Maestà, la banca dovrebbe pagare più di 420 milioni di sterline di imposte. Tuttavia, ha scelto di rinviare oltre il 99% dgli utili (418 milioni di sterline) al prossimo futuro, sfruttando una disposizione sancita dall’ordinamento fiscale britannico.

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Tutti i numeri del Salone del Risparmio 2012

 Il Salone del Risparmio si è chiuso da appena una settimana ed è dunque giunto il momento di fare qualche bilancio per capire di che evento si sia trattato: l’edizione 2012 di Milano ha beneficiato di numeri molto interessanti, con Assogestioni, l’associazione che ha organizzato l’intera manifestazione che può a ragione gongolare. La collaborazione di altri enti che sono attivi nell’ambito del risparmio gestito ha consentito questo successo, visto che si è assistito a numerosi confronti tra i professionisti del settore con gli esperti di mercato, ma anche con i rappresentanti delle varie istituzioni, dell’accademia e dei media che hanno seguito in maniera accurata le varie tappe e giornate.

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Utili At&t primo trimestre 2012

 At&t, big americano delle telecomunicazioni, ha chiuso un ottimo primo trimestre 2012. Nei primi tre mesi del 2012, infatti, la società – leader nel mercato locale, e uno dei brand più noti su fronte internazionale nel comparto – ha ottenuto un utile di 3,58 miliardi di dollari, con uno sviluppo positivo di 5,2 punti percentuali rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo delloscorso anno.

Al netto del peso delle voci straordinarie, il gruppo guadagnato 60 centesimi per azione, 3 centesimi per azione in più delle attese degli analisti. Il merito è tutto nell’andamento della divisione mobile, che hanno utilizzato la navigazione internet sul telefonino in maniera più frequente di quanto invece si prevedeva inizialmente. Traffico dati spinto soprattutto dagli smartphone e dalle nuove applicazioni per dispositivi mobili.

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A maggio cinque incontri sui Cfd organizzati da Ig Markets

 Ig Markets, è il nome della principale società del nostro paese che è attiva nell’ambito dei Cfd (acronimo che sta a indicare i Contract For Difference) su titoli azionari, indici e altri strumenti: ora questo stesso nome sarà associato a un road show molto interessante che si terrà nel corso del prossimo mese di maggio, vale a dire la nuova edizione del Cfd Tour, l’occasione più propizia per saperne di più sul trading online e questi specifici prodotti finanziari. I corsi formativi saranno necessari, infatti, per approfondire argomenti di un certo peso, in particolare la conoscenza dei trend di mercato, l’analisi dei segnali operativi e l’approfondimento dell’analisi tecnica.

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Nestlè compra Pfizer

 Nestlè, il big svizzero dell’alimentare, ha hannunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare il latto Pfizer per 11,85 miliardi di euro. Una mossa che punta a rilanciare la posizione della società europea all’interno del mercato dell’infanzia, dove Nestlè ha iniziato a perdere quote dal 2005, quando ritirò alcuni prodotti di latte in polvere. La valutazione che la società svizzera ha effettuato su Pfizer è pari a circa 22 volte l’Ebitda.

Stando a quanto affermato dalla stessa società, l’operazione rappresenterebbe “un passo strategico per rafforzare la posizione mondiale nella nutrizione infantile” da parte dell’azienda del vecchio Continente. D’altronde, l’85% delle vendite di Pfizer Nutrition è realizzato nei Paesi emergeti a forte crescita e, di conseguenza, è facile comprendere quanto sia elevato l’interesse nei confronti di tale business.

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Vodafone compra Cable & Wireless

 Vodafone, colosso della telefonia mobile internazionale, ha dichiarato di essere pronta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulla Cable & Wireless, operatore di rete fissa inglese, per un controvalore pari a 38 pence per azione. Complessivamente, l’esborso da parte del big telefonico mobile dovrebbe aggirarsi intorno a quota 1,3 miliardi di euro.

Stando a quanto confermato dalla stampa locale, la società target avrebbe altresì accettato l’offerta di acquisto complessiva giunta dal colosso Vodafone. A ribadirlo, una nota dei due gruppi, che precisa altresì sia il prezzo proposto – già ricordato – che l’elemento di un premium price pari al 92% della quotazione registrata dalla Cable & Wireless Worldwide nella giornata del 10 febbraio scorso, alla vigilia del lancio dell’offerta pubblica da parte di Vodafone.

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Eni, accordo con Rosneft per i giacimenti artici

 Eni ha deciso di affidarsi alle fredde temperature artiche per i suoi ultimi business: l’intesa che è stata sottoscritta dall’Ente Nazionale Idrocarburi insieme alla compagnia russa Rosneft punta infatti con decisione ai campi che sono stati scoperti nel Mare di Barents e alle zone del Mar Nero, una cooperazione che si spera possa essere fruttuosa. Secondo quanto affermato da Paolo Scaroni, amministratore delegato del gruppo, la partnership in questione dovrebbe riguardare anche il continente europeo e quello americano. Entrando maggiormente nello specifico, occorre sottolineare come i due blocchi coinvolti in maniera congiunta saranno quelli di Tsentraln-Barnetsevsky e di Fedynsky, mentre il deposito presente nel Mar Nero dovrebbe contribuire al recupero di riserve per un totale di ben trentasei miliardi di barili (il che equivale a un consumo totale di petrolio per un periodo di quattordici mesi).

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Prima trimestrale 2012 General Electric

 General Electric, big della finanza e dell’industria americana, ha annunciato di aver chiuso i primi tre mesi del 2012 con un profitto pari a più di 3 miliardi di dollari, in flessione di circa 10 punti percentuali rispetto a quanto previsto dagli analisti. Particolarmente positiva sembra esser stata la prestazione delle attività industriali, che hanno potuto controbilanciare la contrazione della redditività in altre business unit del colosso statunitense.

In maniera ancor più dettagliata, General Electric avrebbe sostenuto di aver riportato per il primo trimestre 2012 utili in diminuzione del 10% rispetto a un anno fa, con controvalori in termini assoluti da 3,43 miliardi di dollari agli attuali 3,03 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, il fatturato è sceso a quota 35,18 miliardi di dollari, rispetto ai 38,3 miliardi di dollari del primo trimestre dello scorso anno.

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Un nuovo coordinamento per la lotta alle frodi alimentari

 Gli oltre ottantamila controlli che hanno riguardato la filiera del settore agroalimentare nel corso del 2011 hanno prodotti risultati tangibili e importanti: in particolare, bisogna porre l’accento sul sequestro di merce per ben trentasei milioni di euro. Il contrasto a fenomeni simili è stato illustrato nel dettaglio a Roma dall’Ispettorato Centrale della Tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, insieme al Comando delle Politiche Agricole relativo ai Carabinieri, al Corpo Forestale dello Stato e alle varie Capitanerie di Porto. Secondo il Movimento Difesa del Cittadino si tratta di eventi importanti, ma anche di una conferma importante per quel che concerne la tutela dei consumatori.

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Ing Direct sceglie Cagliari per le sue nuove filiali italiane

 Ing Direct, la celebre banca diretta olandese, ha scelto la città di Cagliari per aprire un buon numero di filiali sul territorio: perché proprio il capoluogo sardo? La decisione non è certo casuale, ma si basa su fattori ben precisi: ad esempio, sono sempre più i cagliaritani protagonisti di scelte di risparmio molto importanti, vale a dire l’affidamento delle loro somme di denaro ai conti deposito, il tipico strumento che è stato progetto per ottenere una remunerazione della liquidità. I correntisti attuali in questo comune sono più di undicimila, una cifra sicuramente interessante se confrontata con altre realtà. Il commento principale all’operazione a cui si sta facendo riferimento è giunto da Alfonso Zapata, direttore generale di Ing per il nostro paese.

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