Furio Truzzi è il nuovo presidente di Assoutenti

 Assoutenti ha un nuovo presidente: l’associazione dei consumatori romana, fondata esattamente trenta anni fa, si affiderà infatti a Furio Truzzi per la successione del suo leader precedente, Mario Finzi: quest’ultimo, comunque, manterrà la carica di vicepresidente. Truzzi, di professione sociologo, è impegnato da ben due decenni in attività che hanno a che fare con le ricerche socio-economiche e in particolare i consumi del settore turistico. Tra l’altro, egli è stato anche segretario generale della Uil Liguria e consulente del Ministero del Lavoro nel periodo compreso tra il 1996 e il 2000. Dunque, si tratta di un curriculum di tutto rispetto. La necessità di un numero uno nuovo di zecca deriva soprattutto dalla volontà della stessa associazione di rinnovarsi in modo adeguato, visto che il nostro paese sta vivendo un momento economico delicato e difficile, soprattutto se si pensa ai consumatori.

L’obiettivo più ambizioso, pertanto, consiste nell’affrontare di petto delle situazioni e dei problemi che ormai sono divenuti annosi per l’Italia. Si tratta, nello specifico, del via libera definitivo che merita un testo di legge in materia di tutela dei cittadini, aumentando allo stesso tempo la protezione dei diritti fondamentali di tutti gli utenti. La seconda questione di rilievo, poi, riguarda i cambiamenti che si stanno rendendo urgenti per il sistema tributario, applicando in modo corretto il cosiddetto “statuto del contribuente” e permettendo alle persone di detrarre le spese sanitarie.

L’ultimo, ma non meno importante, argomento è senza dubbio quello del contrasto alle dipendenze più preoccupanti, vale a dire l’alcool e il gioco d’azzardo, etichettando magari in maniera adeguata le confezioni di bevande. La fondazione di Assoutenti risale ormai al 1982; questa associazione è nata dalla volontà di mettere a disposizione dei cittadini dei servizi pubblici di qualità, consentendo alla gente di partecipare in maniera attiva alle scelte delle amministrazioni pubbliche ed evitando la diffusione dei monopoli.

Lascia un commento