Secondo quanto affermato dal report del Dipartimento del Lavoro di Washington, le buste paghe negli Stati Uniti sarebbero cresciute oltre le attese nel corso del mese di dicembre, portando il tasso di disoccupazione (uno dei parametri macro sui quali gli analisti sembrano concentrare maggiore attenzione) ai livelli minimi degli ultimi tre anni, con prospettive economiche di ripresa per quanto concerne l’esercizio recentemente cominciato.
L’incremento delle buste paghe di dicembre è infatti stato di 200 mila unità, contro lo sviluppo di 100 mila unità del mese di novembre (periodo che invece aveva fatto riscontrare un incremento inferiore alle attese degli osservatori). Come conseguenza di quanto sopra, il tasso di disoccupazione è inaspettatamente calato all’8,5%, mentre le ore lavoro e il reddito medio degli statunitensi è stato dato in aumento.
Cresce la fiducia sulla crescita economica statunitense. Una fiducia che incrementa la propria proporzione man mano che peggiora la situazione della crisi del debito europeo. Lo scenario che si sta venendo a creare non è certo una coincidenza: gli osservatori macroeconomici internazionali sono infatti convinti che l’estremo rallentamento dello sviluppo produttivo del vecchio Continente (che rischia una recessione duratura) porterà benefici all’economia statunitense, che si potrà così avvantaggiare del crollo competitivo del partner – avversario europeo.
Il nuovo primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato un corposo piano di riduzione del deficit per circa 14,9 miliardi di euro: un provvedimento che l’esecutivo ha affermato essere frutto della drammatica situazione nella quale vertono le finanze nazionali, e che dovrebbe permettere al Paese di compiere i primi, importanti passi verso un riequilibrio dei conti pubblici, che sono finiti ben al di là dei confini ammessi dalle previsioni dell’Unione Europea.
Movimenti di fine e inizio anno nel mondo bancario russo. Secondo quanto afferma Il Sole 24 Ore in un articolo a firma di Carlo Festa, infatti, il gigante russo Sberbank vorrebbe puntare ad acquistare la quota di controllo della Alior Bank di Romain Zaleski, per una fetta pari al 30 per cento, ancora nel portafoglio della banca polacca dopo la conclusione del processo di quotazione.