Un nuovo accordo consente all’Enel di vendere l’intero capitale relativo a Endesa Ireland: in pratica, si sta facendo riferimento a una delle principali società controllate dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, la spagnola Endesa, la cui divisione irlandese è stata ora ceduta alla scozzese Sse (Scottish and Southern Energy), ma non si tratta comunque di un fulmine a ciel sereno. In effetti, questo piano di dismissioni era stato già messo a punto e annunciato da tempo dalla spa romana. In pratica, il corrispettivo per il capitale in questione è stato quantificato in 270 milioni di euro, una cifra ottenuta grazie a un opportuno meccanismo di aggiustamento al prezzo di chiusura e che tiene anche conto della valutazione di diritti di emissione di anidride carbonica.
Economia e Lavoro
GL Events: brusco calo dei consumi di carburanti nel 2012
Il mercato dei carburanti italiani è sempre una fonte di discussioni e approfondimenti. L’ultimo riguarda un’analisi che è stata condotta da Gl Events, più precisamente il suo Ufficio Studi: in pratica, si tratta di una struttura di ricerca che è specializzata nel mercato dell’automobile, una continuazione naturale della compagnia che organizza fiere ed eventi. Ebbene, secondo questo studio, i consumi di benzina e gasolio dello scorso mese di gennaio sono stati caratterizzati da un calo deciso, vale a dire 2,3 punti percentuali, salvo poi aumentare nei mesi successivi al 16,6% (febbraio), all’8,7% (marzo), al 14,85 (aprile) e al 9% (maggio). Il riferimento deve andare ai consumi per autotrazione.
Germania sempre più pessimista
Nonostante le parvenze di “locomotiva europea”, la Germania si riscopre sempre meno ottimista sul proprio futuro. Alla domanda se si spera che i propri figli, o la prossima generazione, vivrà meglio della precedente, i tedeschi sono infatti tra le popolazioni più pessimiste del vecchio Continente, con risposte affermative limitate al 13 per cento di loro. Una percentuale che è addirittura inferiore a quella dell’Italia, dove a credere che i propri figli avranno una vita migliore sono solamente 15 genitori su 100, e circa la metà della percentuale spagnola, attualmente pari al 27%, a dispetto della grave crisi.
A riportare i dati sono gli analisti della Boston Consulting Groups, secondo cui il 12% della Germania sarebbe una proporzione talmente sorprendente da rendere Berlino e vicinanze tra le zone più pessimiste dell’intero vecchio Continente. L’unico motivo di consolazione della Germania è che la vicina Francia non è da meglio, visto e considerato che la percentuale di chi ritiene di essere d’accordo con l’affermazione di cui sopra è ferma al 12%, come i tedeschi.
Calo delle vendite asiatiche per McDonald’s
Stando ai dati comunicati da McDonald’s, le vendite nei mercati Asia – Pacifico sarebbero diminuite dell’1,7 per cento durante l’ultimo periodo di riferimento (maggio), con un declino record dal 2004 ad oggi, che ha coinvolto in uguale proporzione anche i mercati emergenti del Medio oriente e dell’Africa.
Il passo indietro conseguito dalla più importante catena di fast food al mondo evidenzia il rallentamento dell’economia cinese, e il prodursi degli effetti della concorrenza esercitata principalmente dalla Yum! Brands Inc. con i suoi punti vendita KFC e Pizza Hut, che ha costretto la compagnia americana a produrre menu meno cari. “Abbiamo potuto assistere a una ricca serie di sconti da parte di McDonald’s e Yum” – ha dichiarato un analista della ITG Investment Research di St. Louis.
Colf e badanti: avvisi bonari per i datori di lavoro silenti
Non sono certo pochi i datori di lavoro domestico che vengono considerati “silenti”: l’aggettivo si addice a coloro che hanno assunto con un rapporto di lavoro ben preciso le colf o le badanti entro il 2009, ma che poi, di punto in bianco, hanno interrotto la contribuzione e non hanno nemmeno provveduto a comunicare questa cessazione dell’attività. Ebbene, l’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ha deciso di inviare degli appositi avvisi bonari nei confronti dei soggetti in questione, una richiesta espressa di regolarizzare la situazione e la contribuzione. Tutto questo è stato reso noto dall’ente previdenziale in uno dei suoi ultimi messaggi. Ma non è soltanto ora che si sta cominciando a svegliarsi, dato che l’intervento mirato nella direzione dei silenti è stato avviato un anno fa: non è un caso che nel corso del 2011 il messaggio numero 21381 aveva messo in luce come vi fossero numero lettere da inviare ai datori.
Confesercenti: il 58% degli italiani ha fiducia nell’euro
L’euro appare sempre più come una moneta insicura e pronta a spaccarsi da un momento all’altro, ma molti italiani hanno ancora fiducia: è quello che è emerso in modo chiaro dall’ultimo sondaggio che è stato condotto dalla Confesercenti, una delle principali associazioni di imprese del nostro paese, la quale ha voluto testare qual è il sentimento attuale dei cittadini della Penisola nei confronti della moneta unica europea. I dibattiti sono più che mai accesi sulla convenienza in questione, ma ben il 58% di coloro che sono stati intervistati per conto della confederazione si è detto convinto della solidità e della resistenza dell’euro a tutte le difficoltà che si stanno accumulando da troppo tempo a questa parte. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare che un decimo del campione (l’11% per la precisione) è ancora più fiducioso, tanto da dirsi sicuro circa l’assenza di grandi pericoli, sia nel breve che nel lungo periodo.
L’Inran rischia seriamente la cancellazione
Il nostro paese è celebre a livello internazionale per diversi motivi, ma anche e soprattutto per la dieta mediterranea: eppure, c’è una istituzione strettamente collegata al settore alimentare che rischia addirittura di scomparire. Si tratta dell’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), visto che è da qualche tempo che si parla di una ristrutturazione, ma il Ministero delle Politiche Agricole sembra pronto a cancellare per sempre questo punto di riferimento per il comparto. Lo scenario più positivo prevede invece che l’istituto venga accorpato all’interno di altri enti, ma in questa maniera si andrebbero a compromettere sia l’autonomia che l’identità complessive.
Per Luxottica si prospetta un futuro incoraggiante
C’è un titolo azionario che vale la pena analizzare nella giornata odierna, quello di Luxottica: il gruppo di Agordo, celebre per la sua produzione e commercializzazione di occhiali, è una delle migliori società ad alta capitalizzazione di Borsa Italiana, con delle performance che si stanno caratterizzando ultimamente per la loro controtendenza rispetto all’indice Ftse Mib. Ebbene, il titolo in questione è stato scambiato oggi a 26,29 euro, il che equivale a dire che è stato registrato un rialzo di 1,51 punti percentuali e un passaggio di mano di più di duecentomila azioni. L’andamento è stato positivo grazie, in particolare, grazie agli ultimi aggiornamenti delle previsioni relative al 2012. In pratica, il gruppo dovrebbe vivere dei mesi piuttosto tranquilli, anche se la situazione europea deve sempre essere monitorata con la massima attenzione.
Il tavolo della Federcontribuenti sulle utenze domestiche
Le aspettative per il nuovo tavolo che è stato aperto dalla Federcontribuenti sono davvero molto alte: in effetti, la Federazione Nazionale dei Contribuenti dello Stato e delle Autonomie Locali ha deciso di confrontarsi con le principali aziende che nel nostro paese si occupano delle tre utenze per eccellenza, vale a dire acqua, luce e gas. Il tavolo in questione, inoltre, riguarderà anche il governo, in modo che si possa intervenire e rendere note le lamentele crescenti dei cittadini italiani, alle prese con gli effetti peggiori della crisi economica e costretti a privarsi di tali servizi, necessari per ogni vita che si possa davvero definire dignitosa. Le testimonianze sono state raccontate dal numero uno della Fedecontribuenti, Carmelo Finocchiaro.
Confcommercio: i consumi italiani rimangono al palo
I consumi italiani non riescono affatto a tirare, anzi sono precipitati in un vortice senza fondo: è questo il quadro dipinto ieri dalla Confcommercio in merito alla situazione aggiornata al mese di aprile. In effetti, secondo l’indicatore della confederazione, due mesi fa si è assistito a una riduzione preoccupante di ben 2,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011. Volendo essere più precisi, si tratta del quinto risultato negativo consecutivo che viene registrato in tal senso, con il trend che è cominciato da dicembre, oltre che la peggior performance da oltre un anno a questa parte. Tra l’altro, non sono previsti cambiamenti di sorta nei prossimi mesi, dunque anche il futuro non invita certo all’ottimismo.