Credito bancario 2013

 Il peggio della crisi è passato, ma il credito bancario non tornerà ai livelli pre crisi. Ad affermarlo, sulle pagine di Milano Finanza, è l’amministratore delegato di Unicredit, Ghizzoni, secondo cui “non dobbiamo farci illusioni sul fatto che il credito tornerà ad essere abbondante e tanto come nel periodo pre crisi. Ciò per diverse ragioni. Innanzitutto il mercato interbancario non è di fatto ripartito, il credito continuerà a essere più caro e non possiamo pensare che si torni ai livelli del 2007-2008. Incidono anche le nuove regole di Basilea 3, che devono essere gradualmente digerite. Se da un lato abbiamo un credito che costerà di più, dovremo essere più selettivi. Ecco perché i giovani imprenditori devono aiutarci a conoscere meglio le loro imprese” – ha affermato il manager.

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Carispezia apre una nuova filiale a Genova

 La Cassa di Risparmio della Spezia (gruppo Crédit Agricole) si sta espandendo sempre di più verso ponente con le sue filiali: la nuova apertura a Genova ha fatto salire a cinque il numero totale di punti vendita nella provincia ligure, una operazione che ha un senso ben preciso. In effetti, la spa spezzina sta perfezionando il piano industriale relativo al quadriennio 2011-2014 del gruppo Cariparma Crédit Agricole, aggiungendo una nuova filiale a quelle di Sestri Levante, di Bolzaneto, del presidio dedicato alle imprese e della divisione che si trova proprio a Genova.

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Trimestrale Santander

 La banca spagnola ha recentemente pubblicato i dati trimestrali relativi al terzo periodo dell’anno. La trimestrale è stata particolarmente deludente per quanto concerne l’andamento della redditività netta, visto e considerato che gli utili netti sono calati del 66 per cento nel corso dei primi nove mesi dell’anno, con profitti di competenza per 1,8 milioni di euro, dopo la registrazione del 90 per cento degli accantonamenti degli immobili, come da legge. Vediamo allora più nel dettaglio come si sta evolvendo la gestione dei conti dell’istituto di credito iberico.

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Banca Popolare di Spoleto: il rating è in piena zona a rischio

 L’agenzia americana di rating Moody’s non ha avuto pietà con la Banca Popolare di Spoleto: l’istituto di credito umbro ha infatti dovuto subire il declassamento del giudizio relativo ai propri depositi a lungo termine, visto che il rating in questione è sceso da Ba2 a B3. Non si tratta di una notizia positiva, visto che la precedente valutazione era già considerata a livello “junk” (spazzatura), mentre ora è arrivata fino all’ultimo gradino della piena zona a rischio. Questo vuol dire che la banca spoletana si sta avvicinando pericolosamente al default, ma anche che esistono delle buone opportunità di investimento a causa degli alti rendimenti (attorno al 10% per la precisione). Per quale motivo si è giunti a questa situazione?

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Banca Mediolanum diventerà sempre più digitale

 Se ne parla già come di una vera e propria rivoluzione dal punto di vista digitale: l’istituto di credito coinvolto è Banca Mediolanum, la quale sta pensando molto seriamente di ampliare i propri servizi e prodotti da mettere a disposizione online, con delle opportunità che non molte banche stanno percorrendo. In effetti, il gruppo lombardo vuole consentire, ad esempio, la chiusura di uno specifico contratto attraverso una videochat e sfruttando la cosiddetta firma digitale. Insomma, si vuole essere davvero al passo con i tempi.

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MPS contro Moody’s

 Mps si scaglia contro Moody’s. O, meglio, l’amministratore delegato dell’istituto di credito toscano, Viola, proprio non ha digerito il fatto che l’agenzia di rating americana abbia tagliato il rating della banca senese da Baa3 a Ba2, trasformandolo così in junk, spazzatura. Il downgrade, secondo quanto affermato dal manager dell’istituto bancario, sarebbe sbagliato soprattutto nella tempistica, visto e considerato che arriva a tre mesi di distanza dal varo del piano industriale triennale che, secondo le prime indicazioni, va nella direzione auspicata.

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Ubi Banca e Assolombarda insieme per sostenere le imprese

 L’Unione delle Banche Italiane (Ubi Banca) sta mostrando, nonostante le difficoltà interne, di avere a cuore il sistema imprenditoriale, specialmente quello che fa capo ad Assolombarda: quest’ultima non è altro che l’associazione che riunisce le imprese industriali e quelle del settore terziario dell’area milanese. Entrando maggiormente nel dettaglio, l’istituto di credito bergamasco ha deciso di avviare un progetto insieme all’ente lombardo, vale a dire “T2 Territorio per il Territorio”. Di cosa si tratta esattamente? La banca si impegnerà a emettere un prestito di tipo obbligazionario, con l’ammontare complessivo che sarà pari a venti milioni di euro.

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Moneta elettronica: accordo Mps-CartaSi

 Banca Monte dei Paschi di Siena ha individuato in CartaSi, celebre emittente di carte di credito e prepagate, l’alleata ideale per perfezionare un importante accordo: si tratta della prima intesa di tale tipo nel nostro paese, visto che verrà permesso all’istituto di credito della Rocca Salimbeni di salire fino al quarto posto della classifica degli operatori per quel che concerne l’emissione nazionale di carte (si parla di 3,3 milioni di unità per la precisione). In parole povere, si sta parlando di una strategica collaborazione dal punto di vista industriale che andrà a coinvolgere il comparto della monetica.

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Approvato l’aumento capitale di Monte dei Paschi

 L’assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena si è espressa in maniera favorevole per quel che riguarda l’aumento di capitale da un miliardo di euro, con tanto di esclusione del diritto di opzione: il via libera in questione riguarda la delega relativa al consiglio di amministrazione. Nel dettaglio, l’approvazione a cui si sta facendo riferimento ha beneficiato del voto favorevole di ben il 98,121% delle persone presenti, vale a dire il 57,6% dell’intero capitale dell’istituto toscano. In aggiunta, la validità sarà fatta durare per i prossimi cinque anni: l’accordo prevede anche che vi sia la possibilità di individuare, caso per caso, la forma tecnica che è maggiormente adeguata alle circostanze specifiche, con il limite fissato a un miliardo di euro e prendendo in considerazione sia il corrispettivo totale dell’aumento totale sia l’emissione dei bond convertibili.

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Rischi settore bancario 2013

 La situazione del settore bancario italiano e internazionale rimane molto difficile. La ripresa economica è estremamente precaria, e l’eurozona rischia di ricadere in una recessione profonda. A sostenerlo è Standard & Poor’s in un suo recente rapporto, nel quale cerca di dimostrare come le banche rimangano in una fase di ristrutturazione piuttosto delicata, spesso con l’aiuto dei governi e delle banche centrali (vedi in proposito la bocciatura di MPS da parte dell’Eba). Ma cosa potrebbe accadere, allora, al sistema bancario, nel corso del prossimo anno?

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