Crisi settore immobiliare terminata


La ripresa economica dell’Europa sta iniziano a farsi sentire anche nel settore immobiliare. Insomma se Eurostat 2013 conferma miglioramento crisi Eurozona, risultati positivi sono visibili anche nel campo del mercato immobiliare.

I dati arrivano dall’European Outlook 2014 che ha studiato a fondo gli ultimi anni del settore immobiliare, uno dei più colpiti in assoluto dalla crisi economica mondiale. Sicuramente si tratta di una ripresa lenta, ma si guarda con molto più ottimismo al futuro.

Gli ultimi sette anni hanno fatto segnalare una crisi settore immobiliare davvero consistente e preoccupante, in tutta Europa c’è stato un calo del fatturato del 15%, in modo particolare l’Italia ha fatto registrare un -17%. Dati quindi assolutamente critici, ma questo periodo alquanto buio del settore immobiliare ha avuto finalmente una svolta, c’è stato quell’imput che ha portato a cambiare la tendenza negativa del passato, riuscendo in questo modo a concludere il periodo di crisi. E’ dal prossimo anno che potrà effettivamente essere testata questa ripresa del settore immobiliare, anche per l’Italia è previsto finalmente un segnale positivo con un aumento del fatturato dell’1%. Si tratta chiaramente solo di una fase iniziale, ma le previsioni sono molto più rosee.

Se gli italiani risparmiano di più per paura della crisi, continuano insomma a non spendere troppo, tutto sommato si punta maggiormente sull’acquisto di una casa rispetto al passato. Avere una casa di proprietà comporta sì dei costi a livello di tasse, ma è diventato un bene importantissimo al quale non si deve rinunciare. La crisi settore immobiliare è terminata, anche se in questo quadro piuttosto positivo non rientra la Spagna, quest’ultima ha avvertito un calo del 31,5% ed in questo caso la ripresa è ancora molto dura e faticosa. Tutti gli altri Paesi dell’Eurozona possono invece tirare un sospiro di sollievo, il cambiamento è arrivato e tra qualche anno il settore immobiliare potrà essere di nuovo protagonista in positivo nei mercati d’Europa.

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