Primo semestre 2012 brillante per Banca Reggiana

 Banca Reggiana è riuscita ad archiviare un primo semestre del 2012 davvero brillante: l’istituto emiliano, infatti, non ha risentito del difficile momento economico nazionale, mettendo a segno una raccolta complessiva davvero interessante e molto vicina al miliardo di euro. Nello specifico, tale valore si è attestato a quota 994,49 milioni, con un incremento di ben 2,78 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Secondo il direttore della banca in questione, Marco Piccinini, si tratta di una chiara conferma della fiducia che vanta il gruppo, con le obbligazioni a capitale garantito che hanno fornito un ottimo contributo in tal senso.

Perfino il numero totale di soci ha riservato delle soddisfazioni, con 11.855 unità che equivalgono a un aumento importante rispetto a giugno 2011, un elemento di non poco conto per una banca locale e territoriale come quella di cui si sta parlando. Un altro dato che vale la pena ricordare è il capitale sociale. Nel dettaglio, sono stati sfiorati i tredici milioni di euro, un rialzo dovuto soprattutto alle quote individuali dei vari sottoscrittori. Tra l’altro, il dividendo riconosciuto dall’assemblea di Banca Reggiana lo scorso mese di aprile è stato pari a 330mila euro.

Qualche preoccupazione, invece, la destano gli impieghi, dato che la flessione è stata piuttosto evidente; in effetti, l’andamento economico degli ultimi mesi ha costretto le aziende a ridimensionare i loro flussi di investimenti e lo stesso discorso vale anche per le famiglie, sempre meno propense ad avventurarsi nel settore immobiliare. Lo stesso Piccinini ha voluto ricordare l’indirizzo esclusivo del credito a imprese e famiglie, cercando di venire incontro ai principali problemi di liquidità. In conclusione, e non poteva essere altrimenti, Banca Reggiana si è notevolmente impegnata nel agevolare le aziende e le persone colpite dal terremoto dell’Emilia, sospendendo molti debiti e aprendo nuove linee di credito per affrontare nel modo migliore l’emergenza.

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