Il Codici analizza i costi di Halloween

 Oltre ai dolcetti e agli scherzetti tradizionali, la festa di Halloween comporta anche delle spese e dei costi di cui nessuno tende a parlare: ci ha però pensato il Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), il quale ha voluto quantificare il lato economico di questa tradizione che ha ormai preso piede da tempo anche nel nostro paese. In particolare, sono gli abiti, gli accessori e i dolci ad arricchire negozi specializzati e centri commerciali. Entrando più nel dettaglio di questa analisi, per un costume destinato ai bambini si possono spendere dai dieci ai ventidue euro; inoltre, bisogna prendere in considerazione anche gli accessori vari per essere in tema con Halloween, con una spesa minima di tre euro e un picco massimo di venti.

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Trimestrale Deutsche Bank

 È sicuramente positiva la terza trimestrale 2012 per Deutsche Bank. La prima banca tedesca per capitalizzazione ha infatti chiuso il periodo con un utile netto di 755 milioni di euro, con una flessione di soli 2,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011 (ex 777 milioni di euro), con tax rate superiore. Il risultato è stato ad ogni modo in grado superare abbondantemente le stime degli analisti, che avevano puntato ad un utile pari a circa 704 milioni di euro per azione. I ricavi netti sono invece cresciuti del 18 per cento a 8,7 miliardi di euro.

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Accordo tra Abi e Acri sulle rimesse degli immigrati

 Gli immigrati che giungono nel nostro paese, come accadeva agli italiani ai tempi delle grandi migrazioni di massa, sono soliti mantenere contatti molto stretti con la nazione d’origine. Spesso si lascia la propria patria per trovare lavori dignitosi e i primi stipendi vengono inviati direttamente a casa, le cosiddette rimesse; è proprio in questo modo che tali stati riescono a svilupparsi in qualche modo. Non è un caso, quindi, che l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) abbia sottoscritto un accordo con l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (meglio nota come Acri) per garantire che queste stesse rimesse sfruttino i canali giusti e legali, senza far diventare illeciti e pericolosi i business.

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Trimestrale Ti Media

 Ti Media, in onor di passar di mano dal recinto Telecom a un nuovo investitore, presenta ai propri stakeholders risultati in chiaro scuro. I debiti salgono infatti a 224 milioni di euro, mentre la perdita netta sale a 53 milioni di euro. Complessivamente, nei primi nove mesi del 2012 i ricavi consoliddati del gruppo sono calati del 5,2 per cento a 160,7 milioni di euro (169,6 milioni di euro nello stesso periodo del 2011) mentre il margine operativo lordo è diminuito a 53,5 milioni di euro (da – 27,1 milioni di euro del 2011).

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Risarciti due risparmiatori per i titoli Finmek

 Una nuova vittoria per i risparmiatori truffati: i successi di questo tipo, quando si verificano veri e propri “tradimenti” finanziari per la precisione, non sono poi così frequenti, dunque vale la pena porre il giusto accento. Le sentenze che danno ragione ai consumatori stanno però crescendo di numero e questo è certamente un dato incoraggiante. Spesso, infatti, dei cittadini investono tutto il loro denaro in degli strumenti e dei prodotti finanziari che non sono assolutamente adeguati al loro profilo di rischio e all’orizzonte scelto; la responsabilità è però tutta degli istituti di credito o degli intermediari che forniscono loro questi stessi prodotti, senza informarli nella maniera giusta e corretta.

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Anche i funerali stanno diventando low-cost

 La crisi economica, il risparmio e le revisioni di spesa imperversano nel periodo storico attuale: un dato che va però in controtendenza dal punto di vista finanziario è senza dubbio quello dei servizi funebri, un settore che sta facendo registrare fatturati non in flessione come negli altri casi e con un impegno complessivo di venticinquemila aziende. Le stime in questione sono state diffuse dall’associazione dei consumatori Codacons, la quale ha deciso di approfondire il fenomeno attraverso una opportuna inchiesta.

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Trimestrale Mediobanca

 Buone notizie per gli azionisti Mediobanca. L’istituto d’affari ha infatti chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2012 – 2013 con un utile in incremento del 92 per cento a 109 milioni di euro. Archiviato il primo trimestre, le attenzioni sono ora concentrate sul nuovo piano della banca, che vedrà il proprio primo punto focale il 28 novembre 2012, quando il consiglio di amministrazione avvierà i lavori. Vediamo allora maggiormente nel dettaglio quali sono le prospettive di breve termine per la compagnia.

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Occupazione positiva per gli studi professionali

 Sono gli studi professionali a mantenere ancora in vita e appetibile l’occupazione del nostro paese: la conferma è giunta dall’ultima analisi condotta da Confprofessioni, la confederazione italiana che raggruppa proprio le libere professioni. Gli studi in questione, infatti, stanno beneficiando di un contratto nuovo di zecca (le novità principali, come è noto, si riferiscono all’apprendistato), dunque non è un caso se il comparto ha messo a segno un vero e proprio record per quel che concerne gli occupati del primo semestre di quest’anno.

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Investire in Banca Mediolanum novembre 2012

 Kepler ha innalzato il target price di Mediolanum trascinandolo da 4 euro a 4,5 euro, con un rating buy. Il broker ha anche rivisto al rialzo le stime del periodo 2012 – 2014, generando ottimismo sui mercati azionari, utile per far fruire all’istituto di credito una meritata boccata d’ossigeno in termini di capitalizzazione di mercato. Ma vediamo quali sono le principali considerazione formulate dagli analisti, e in che modo le prospettive della banca, nel breve medio termine, potrebbero subire un piacevole sviluppo.

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La Cisl illustra dati preoccupanti sull’occupazione

 Il secondo trimestre del 2012, il periodo temporale compreso tra i mesi di aprile e giugno, è stato poco incoraggiante dal punto di vista dell’occupazione: come ha messo in luce un’indagine dell’Osservatorio Cig-Occupazione della Cisl (Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori), il crollo degli occupati è stato piuttosto consistente e quantificabile in 48mila unità complessive. Queste ultime, infatti, devono essere sottratte al totale dello stesso periodo dello scorso anno, dunque un peggioramento in piena regola.

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