JPMorgan investe nella divisione cinese

 JPMorgan Chase & Co., la principale banca statunitense, ha affermato di aver iniettato 2,5 miliardi di yuan (al cambio attuale, circa 394 milioni di dollari) nella propria divisione cinese. Una mossa sottostante la necessità di approcciare nel migliore dei modi alla crescente domanda di servizi finanziari nell’economia a più alto tasso di crescita al mondo.

Si tratta, a ben vedere, della seconda azione di questa tipologia da quando, nel 2007, la divisione fu incorporata all’interno di JPMorgan. Grazie alla ripatrimonializzazione in corso, il capitale dell’unità asiatica andrà a toccare quota 6,5 miliardi di yuan, come confermato dalla società newyorkese in un comunicato stampa di pochi giorni fa. JPMorgan, in proposito, avrebbe già ottenuto l’approvazione da parte dell’Authority bancaria cinese, che ha dato il via libera per l’apertura di una propria filiale a Suzhou.

La mossa di JPMorgan segue quella di altri big del settore: qualche tempo fa, l’Australia & New Zealand Banking Group, e la DBS Group Holdings, scelsero di incrementare i propri investimenti in Cina, al fine di ottenere una quota di mercato maggiore nel terzo comparto bancario più importante del Pianeta, con finanziamenti in valuta locali cresciuti di una media del 22 per cento annui dal 2008 ad oggi.

JP MORGAN PERDE UN ALTRO MILIARDO DI DOLLARI

Con i numeri e i presupposti di cui sopra, è ovvio che JPMorgan veda nell’espansione cinese una straordinaria opportunità di crescita complessiva, potendo altresì conseguire una ideale diversificazione del proprio portafoglio di servizi finanziari. Nonostante le avvisaglie di crisi, il mercato cinese sembra comunque poter garantire ampi margini di crescita, mentre in altre parti del mondo, Europa in testa, la contrazione o il rallentamento sono più che evidenti.

Con i suoi 114 trilioni di yuan di asset alla fine del 2011, il sistema bancario cinese è più ampio di quello degli altri 30 mercati emergenti monitorati dall’agenzia di rating Fitch, e minore solo a quello di Stati Uniti e Giappone.

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