Utili At&t primo trimestre 2012

 At&t, big americano delle telecomunicazioni, ha chiuso un ottimo primo trimestre 2012. Nei primi tre mesi del 2012, infatti, la società – leader nel mercato locale, e uno dei brand più noti su fronte internazionale nel comparto – ha ottenuto un utile di 3,58 miliardi di dollari, con uno sviluppo positivo di 5,2 punti percentuali rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo delloscorso anno.

Al netto del peso delle voci straordinarie, il gruppo guadagnato 60 centesimi per azione, 3 centesimi per azione in più delle attese degli analisti. Il merito è tutto nell’andamento della divisione mobile, che hanno utilizzato la navigazione internet sul telefonino in maniera più frequente di quanto invece si prevedeva inizialmente. Traffico dati spinto soprattutto dagli smartphone e dalle nuove applicazioni per dispositivi mobili.

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Vodafone compra Cable & Wireless

 Vodafone, colosso della telefonia mobile internazionale, ha dichiarato di essere pronta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulla Cable & Wireless, operatore di rete fissa inglese, per un controvalore pari a 38 pence per azione. Complessivamente, l’esborso da parte del big telefonico mobile dovrebbe aggirarsi intorno a quota 1,3 miliardi di euro.

Stando a quanto confermato dalla stampa locale, la società target avrebbe altresì accettato l’offerta di acquisto complessiva giunta dal colosso Vodafone. A ribadirlo, una nota dei due gruppi, che precisa altresì sia il prezzo proposto – già ricordato – che l’elemento di un premium price pari al 92% della quotazione registrata dalla Cable & Wireless Worldwide nella giornata del 10 febbraio scorso, alla vigilia del lancio dell’offerta pubblica da parte di Vodafone.

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Trimestrale Samsung con risultati positivi

 Samsung Electronics, uno dei leader mondiali nel comparto dell’elettronica di consumo, ha chiuso il primo trimestre del 2012 con risultati di redditività che hanno superato le attese dei principali analisti di mercato, grazie a una domanda crescente sui cellulari e sulle TV, che hanno potuto controbilanciare in maniera più che adeguata il calo degli utili nel business dei micro chip.

Complessivamente, i profitti operativi del primo trimestre 2012 sono cresciuti a quota 5,8 trilioni di won (circa 5,1 miliardi di dollari), contro i 2,95 trilioni di won dello stesso periodo dell’anno precedente, e contro previsioni pari a 5 trilioni di won, frutto della media degli analisti consultati negli ultimi giorni da Bloomberg.

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RIM perde interesse acquirenti

 Continuiamo a parlare di Research In Motion, la società canadese produttrice dei Blackberry, dopo esserci occupati della parabola discendente della compagine qualche settimana fu. Purtroppo, premettiamo, riaffrontiamo l’analisi dell’attuale scenario nel quale si trova a operare la RIM con un profondo retrogusto amaro, visto e considerato che sono nuovamente negative le notizie che riguardano la società nordamericana.

Research In Motion ha di fatti dovuto affrontare un brusco scivolone di Borsa che l’ha fatta retrocedere di quasi 10 punti percentuali, con una performance molto negativa, figlia di alcune indiscrezioni lanciate sul mercato, che vorrebbero i potenziali acquirenti della società esser in corso di ripensamento. In altri termini, non vi sarebbero poi molti investitori pronti a scommettere sulla società canadese.

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Strategia RIM per rilanciare le vendite

 Research In Motion, la compagnia canadese “madre” dei noti smartphone BlackBerry, ci riprova. Al fine di risollevare le vendite, duramente penalizzate dalla concorrenza di alcuni competitors internazionali (Apple in testa), la società nord americana sembra essere fermamente intenzionata a sviluppare nuovi dispositivi che possano ridurre il gap accumulato nel corso degli ultimi anni, e che ha provocato non pochi scossoni in sede aziendale.

Proprio al fine di accorciare le distanze con i concorrenti, la Research In Motion avrebbe dichiarato di essere quasi pronta a fornire agli sviluppatori di software dei prototipi della nuota piattaforma BlackBerry, permettendo in tal modo agli stessi produttori di programmi di poter predisporre un’offerta ricca e compatibile alla nuova gamma di smartphone della compagine.

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France Telecom vende divisione svizzera alla Apax

 France Telecom, una delle principali compagnie telefoniche del vecchio Continente, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo per cedere la propria divisione svizzera alla Apax Partners per una cifra di circa 1,6 miliardi di euro. L’accordo dovrà essere ora approvato dalle autorità svizzere, e inviato al consiglio di amministrazione di France Telecom durante la settimana del 9 gennaio, come confermato da una comunicato stampa che ha di fatto ufficializzato la raggiunta intesa tra le due parti.

La divisione svizzera della compagnia telefonica transalpina giungerà pertanto all’interno della galassia di riferimento della Apax: quest’ultima, a sua volta, ha dovuto superare la non certo trascurabile rivalità di alcuni principali competitors internazionali (come la EQT Partners, la Providence Equity Partner e il miliardario Xavier Niel), che avevano avanzato una proposta di acquisto per i preziosi asset elvetici.

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China Telecom punta le antenne sul mercato USA

 China Telecom, uno dei big della telefonia cinese, ha dichiarato di voler lanciare un servizio wireless sul mercato retail nordamericano, con un proprio brand. La decisione dovrebbe concretizzarsi entro la prima parte del proprio anno, cercando di allacciare i rapporti, con immediatezza, con la ricca utenza cinese che è presente sul territorio statunitense, dove vive e lavora stabilmente, e con quella che si presenta sul suolo americano per studio o viaggio di svago.

China Telecom, che è altresì il principale operatore di telefonia fissa del più popoloso Paese asiatico, offrirà pertanto i propri servizi diretti alla platea americana. Ancora non è tuttavia noto quale sarà il livello di prezzi che la compagnia asiatica vorrà imporre per questo target territoriale, anche se Donald Tan, presidente di China Telecom Americas, ha affermato che il pricing sarà molto “competitivo” rispetto allo standard dei concorrenti.

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