Evergrande, sorveglianza speciale per il ceo

Il fondatore di Evergrande è attualmente in uno stato di sorvegliato speciale. In seguito al crollo dell’azienda, infatti, le autorità hanno deciso di non correre rischi.

Dove si trova il capo di Evergrande

Non è una novità che spesso e volentieri i protagonisti dei crack più violenti spariscano dalla circolazione e sia necessario uno sforzo imponente per trovarli. In questo caso, in Cina, hanno agito in maniera preventiva. E hanno sfruttato una possibilità data dal loro ordinamento giuridico per far si che fondatore di Evergrande potesse essere sempre a disposizione.

L’uomo infatti non è sparito come tutti pensano, ma da quel che viene raccontato è attualmente sotto il controllo delle autorità cinesi che lo hanno sottoposto a sorveglianza domiciliare. Il suo silenzio sarebbe dovuto proprio a questo stato di cose.

Secondo fonti stampa Xu Jiayin, conosciuto anche con il nome cantonese di Hui Ka Yan sarebbe stato prelevato dalle autorità a inizio settembre e portato in un luogo sicuro. Giuridicamente parlando non si tratta di un vero e proprio arresto ma di una forma di controllo che consente agli investigatori di poter contare sulla collaborazione della persona.

Pur non essendo un arresto formale, il ceo di Evergrande è costretto anche a collaborare con gli inquirenti, consegnare il proprio passaporto e documenti personali e non vedere e sentire nessuno. L’uomo non si trova in una situazione ottimale: anche i suoi averi personali hanno subito uno scossone, scendendo 1,8 miliardi dai 42 registrati nel 2017.

A che punto sono le indagini

Ciò che è interessante constatare e che questa tipologia di detenzione fa pensare che le indagini sul crack di Evergrande siano ormai a buon punto. La società è attualmente indebitata per circa 327 miliardi di dollari: fattore che ha portato all’arresto di diversi suoi manager.

Sono stati poi cancellati sia il pagamento di una tranche di obbligazioni pari a 5 milioni di dollari che l’emissione di nuovi bond. Senza contare che la notizia dell’arresto ha fatto perdere alla società l’ennesima parte di valore residuo.

Secondo molti, le ragioni alla base del fallimento di questa società sono da legare al comportamento dell’uomo. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di una persona molto povera che è riuscita a studiare e a laurearsi grazie alla borsa di studio prevista dal partito comunista dopo la morte di Mao. Facendo poi fortuna.

Xu Jiayin è partito da una piccola azienda poi cresciuta in maniera costante nel corso del boom cinese, in parte grazie all’aiuto politico e in parte grazie alla necessità sempre più alta dei cinesi di avere delle abitazioni in città. Forse è proprio da cercare nella sua vita costellata di successi ed eccessi il crollo di un colosso come Evergrande.

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