Nel nostro paese mancano purtroppo alcuni elementi che rendono la finanza troppo distante dalle esperienze straniere: in particolare, una lacuna molto grave è quella del cosiddetto Financial Fitness, una sorta di incontro tra banche, promotori finanziari e clienti per avere un maggior coinvolgimento tra le parti. Questa stessa lacuna sta comunque per essere colmata da AcomeA, la società di gestione del risparmio che fino a un anno fa si chiamava Sai Asset Management. Di cosa si tratta esattamente? L’assenza del financial fitness è stato visto da molti come una vera e propria barriera al risparmio e agli investimenti finanziari. La sua diffusione è molto ampia nel Regno Unito: tale metodo si rivolge in prevalenza a tutti quei clienti che sono intenzionati a migliorare la propria consapevolezza in fatto di scelte di investimento, puntando ovviamente a risparmi migliori, più chiari e semplici da gestire.
Gap, utili trimestrali in forte calo
Gap, una delle più importanti catene di rivendita al dettaglio del mercato statunitense, ha affermato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno con una contrazione degli utili pari a 36 punti percentuali, a causa della diminuzione delle vendite nei negozi con la propria insegna, e nei negozi con brand Old Chains.
La società ha dichiarato che gli utili netti sono calati a 193 milioni di dollari rispetto ai 303 milioni di dollari dello scorso anno, passando dai 48 centesimi per azione del terzo trimestre del 2010, agli attuali 38 centesimi di dollari. Un risultato che è pressochè in linea con quanto previsto dalla maggioranza degli analisti, che proiettavano utili compresi tra i 36 e i 38 centesimi di dollari per azione.
Polonia: ottime previsioni di crescita per il Pil
Nessuno ne sta parlando come merita, ma l’economia polacca è una di quelle con le maggiori prospettive di crescita: come ha annunciato trionfalmente Michal Boni, ministro per la Digitalizzazione e l’Amministrazione, l’espansione del paese dell’est europeo dovrebbe essere compresa tra il 3,7 e il 4% nel terzo trimestre. Ovviamente, il confronto riguarda lo stesso periodo dello scorso anno, con il prodotto interno lordo in primo piano. Le statistiche di Varsavia sono esplicite e di tutta evidenza, ora c’è grande attesa per la data del prossimo 30 novembre, quanto tali informazioni verranno rese pubbliche e si capirà quanto ci sia di vero in tutte queste indiscrezioni. Anche gli analisti finanziari, comunque, sono convinti che la crescita possa assumere queste dimensioni, più probabilmente il 4% citato in precedenza. Perché c’è tanta fiducia attorno a questo paese?
Vendite al dettaglio, crescita inattesa nel mercato britannico
Stando a quanto affermato dal locale Istituto Nazionale di Statistica, le vendite al dettaglio nell’intero mercato del Regno Unito sarebbero cresciute in via inaspettata durante il mese di ottobre. Il merito andrebbe alla politica commerciale degli esercenti, che hanno offerto sconti e riduzioni di prezzo ai consumatori, sempre più restii a spendere a causa dell’evidente andamento dell’inflazione, e alla crescita della disoccupazione.
Le vendite sono così cresciute di 0,6 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, per un trend record dal mese di giugno ad oggi, e contro previsioni dei principali analisti che auspicavano un declino di 0,2 punti percentuali. Su base annua, invece, le vendite si confermano in incremento, con un balzo di 0,9 punti percentuali.
Boeing, maxi appalto dalla Lion Air
Boeing Co. può archiviare il 2011 con un ultimo ordinativo record. La società americana si è infatti aggiudicata un ordine provvisorio, valutato ben 21,7 miliardi di dollari, dalla compagnia indonesiana low cost Lion Air, che ha in mente di acquistare 230 aerei 737, in quella che potrebbe passare alla storia come la transazione commerciale più importante per il produttore di velivoli americano.
La commessa consiste nella fornitura di 201 unità del nuovo modello 737 MAX, cui andranno aggiunti 29 velivoli della serie 737-900. Un contratto importantissimo, pertanto, per il bilancio della società americana, e che vedrà in qualche modo partecipe anche il Presidente Barack Obama, che nello scorso weekend si è recato a Bali, in Indonesia, in occasione del summit dei leader delle nazioni dell’Asia sudorientale.
Deutsche Boerse-Nyse Euronext, nervi tesi sulla fusione
L’operatore borsistico tedesco Deutsche Boerse Ag non ha affatto digerito il progetto di fusione che dovrebbe coinvolgerlo insieme al Nyse Euronext, come stabilito dal proprio consiglio finanziario: in effetti, entrambi i gruppi coinvolti in questa vasta operazione devono ancora sottoporre alle autorità europee dell’Antitrust la proposta in questione e non è detto che vi possa essere un parere favorevole in questo senso. Uno dei membri del consiglio citato in precedenza avrebbe anche riferito che, sfortunatamente, i tedeschi non sono in grado di rappresentare loro stessi e i loro interessi a Bruxelles, diversamente da quanto accade dagli anglosassoni, molto più potenti da questo punto di vista.
Fitch mette in preallarme le banche americane
In una crisi sempre più mondiale, nessuno è al sicuro. Nemmeno gli istituti di credito statunitensi che, secondo quanto ha appena affermato l’agenzia di rating Fitch, sarebbero seriamente e fortemente minacciati dalla crisi in zona euro. Una crisi che potrebbe porre le banche americane “di fronte ad un rischio elevato” di downgrade del proprio rating, ipotesi abbastanza plausibile nella sventurata ipotesi in cui la crisi dell’eurozona dovesse aggravarsi ancora.
L’allarme lanciato da Fitch ha ottenuto i risultati attesi sul fronte azionario. Tutti i principali istituti di credito a stelle e strisce hanno perso rapidamente capitalizzazione, con Morgan Stanley worst performer (- 8 punti percentuali). Particolarmente negative anche le prestazioni di Goldman Sachs (- 4,2 punti percentuali), Citigroup (- 4,1 punti percentuali), JP Morgan Chase e Bank of America (- 3,7 punti percentuali) e Wells Fargo (- 1,4 punti percentuali).
Assofondipensione: nel 2011 calo dei prodotti previdenziali
La crisi economica colpisce qualsiasi settore, senza distinzioni di sorta: ne è una chiara conferma anche l’andamento dei fondi previdenziali, con le sottoscrizioni da parte degli investitori italiani che stanno risentendo fortemente della volatilità dei mercati finanziari. I dati in questione sono stati messi in luce da Assofondipensione, associazione che si è presa la briga di analizzare le ultime performance dei fondi pensione, in particolare quelli che sono stati creati e strutturati dopo gli accordi tra sindacati e imprenditori; in pratica, dunque, il riferimento è andato a quegli strumenti finanziari che sono stati sottoscritti da diverse categorie di dipendenti, come ad esempio i chimici, i telefonici e i metalmeccanici. Che cosa c’è da dire in questo senso?
Safilo trova i finanziamenti per acquisire Polaroid Eyewear
Non molto tempo fa si era parlato del gruppo Safilo, celebre per la sua produzione di occhiali da vista, in merito alla pubblicazione dei dati aziendali dei primi nove mesi di questo anno: ebbene, stavolta la compagnia di Padova è riuscita a riprendersi in fretta dalla conclusione dell’intesa con Armani, visto che è stata annunciata in pompa magna l’acquisizione di un’altra società importante, Polaroid Eyewear. In pratica, l’operazione è stata resa possibile mediante un contratto con Multibrands Italy, la quale è una controllata della Hal Holdings. In effetti, si tratta di un contratto di finanziamento e di un accordo di investimento, visto che il sostegno finanziario per quel che concerne l’acquisto in questione sarà garantito dalla stessa Multibrands.
Northern Rock torna privata
Uno dei simboli degli inizi della crisi finanziaria britannica è stato la statalizzazione della Northern Rock: l’istituto di credito d’oltre manica, infatti, fu la prima banca salvata dallo Stato, agli albori di criticità internazionali che non si immaginava – nemmeno nelle più tetre e buie previsioni – che potessero rapidamente esplodere nell’attuale drammatico scenario nel quale anche il nostro Paese è stato coinvolto integralmente.
Ebbene, con un rigoroso rispetto della cronologia, la Northern Rock oltre ad essere la prima banca salvata dallo Stato, è ora divenuta la prima banca a ritornare in mani private. Il governo britannico ha infatti appena concluso il capitolo della travagliata storia dell’istituto di credito, consentendo alla Virgin Money del miliardario Richard Branson di poter metter mano sulla banca, e sulle sue filiali da tempo operante nel territorio locale.