Cucchiani sarà il nuovo ad di Intesa Sanpaolo?

 La nomina di Corrado Passera al nuovissimo Ministero dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti ha lasciato vacante il prestigioso incarico ricoperto fino a poco tempo fa dal ministro: si tratta del ruolo di amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, non certo una figura professionale semplice da gestire, visto che stiamo parlando di uno dei principali istituti di credito del nostro paese. Le indiscrezioni cominciano già a correre e si configurano dei papabili per una poltrona così importante. Le maggiori preferenze sembrano ora andare nella direzione di Enrico Tomaso Cucchiani, numero uno di Allianz spa nonché uno dei componenti di spicco del consiglio di gestione di questa società assicurativa.

Milano Finanza ha avanzato questa candidatura, il quale ha fatto riferimento alla scelta preferita da Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza della banca torinese, per quella che sarebbe l’alternativa più accettabile e realistica della soluzione interna. C’è comunque da precisare che non si tratta affatto di una successione semplice, Passera era molto apprezzato nell’ambiente e ora non è così scontato puntare su un nuovo ad che sia in grado di reggere il confronto con quanto fatto finora. La giornata odierna sarà fondamentale da questo punto di vista, la riunione straordinaria dello stesso Cds di Intesa porterà maggiore chiarezza sulla questione e si potranno conoscere nuovi dettagli a tal proposito.

Il nome di Cucchiani sarà proposto da Bazoli al comitato delle nomine e in un secondo momento al consiglio di amministrazione, in modo da poter avviare una candidatura formale. Tra l’altro, è curioso notare come il presidente di Allianz sia stato ritenuto il possibile successore di Alessandro Profumo in Unicredit giusto un anno fa, quasi a confermare che il banchiere milanese è “abbonato” a vicende di questo tipo. Una sua nomina eventuale verrebbe motivata sicuramente con le sue competenze finanziarie e organizzative, sulle quali, però, è necessaria l’approvazione di tutti i soci della banca piemontese.

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