Vendite al dettaglio, crescita inattesa nel mercato britannico

 Stando a quanto affermato dal locale Istituto Nazionale di Statistica, le vendite al dettaglio nell’intero mercato del Regno Unito sarebbero cresciute in via inaspettata durante il mese di ottobre. Il merito andrebbe alla politica commerciale degli esercenti, che hanno offerto sconti e riduzioni di prezzo ai consumatori, sempre più restii a spendere a causa dell’evidente andamento dell’inflazione, e alla crescita della disoccupazione.

Le vendite sono così cresciute di 0,6 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, per un trend record dal mese di giugno ad oggi, e contro previsioni dei principali analisti che auspicavano un declino di 0,2 punti percentuali. Su base annua, invece, le vendite si confermano in incremento, con un balzo di 0,9 punti percentuali.

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Boeing, maxi appalto dalla Lion Air

 Boeing Co. può archiviare il 2011 con un ultimo ordinativo record. La società americana si è infatti aggiudicata un ordine provvisorio, valutato ben 21,7 miliardi di dollari, dalla compagnia indonesiana low cost Lion Air, che ha in mente di acquistare 230 aerei 737, in quella che potrebbe passare alla storia come la transazione commerciale più importante per il produttore di velivoli americano.

La commessa consiste nella fornitura di 201 unità del nuovo modello 737 MAX, cui andranno aggiunti 29 velivoli della serie 737-900. Un contratto importantissimo, pertanto, per il bilancio della società americana, e che vedrà in qualche modo partecipe anche il Presidente Barack Obama, che nello scorso weekend si è recato a Bali, in Indonesia, in occasione del summit dei leader delle nazioni dell’Asia sudorientale.

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Deutsche Boerse-Nyse Euronext, nervi tesi sulla fusione

 L’operatore borsistico tedesco Deutsche Boerse Ag non ha affatto digerito il progetto di fusione che dovrebbe coinvolgerlo insieme al Nyse Euronext, come stabilito dal proprio consiglio finanziario: in effetti, entrambi i gruppi coinvolti in questa vasta operazione devono ancora sottoporre alle autorità europee dell’Antitrust la proposta in questione e non è detto che vi possa essere un parere favorevole in questo senso. Uno dei membri del consiglio citato in precedenza avrebbe anche riferito che, sfortunatamente, i tedeschi non sono in grado di rappresentare loro stessi e i loro interessi a Bruxelles, diversamente da quanto accade dagli anglosassoni, molto più potenti da questo punto di vista.

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Fitch mette in preallarme le banche americane

 In una crisi sempre più mondiale, nessuno è al sicuro. Nemmeno gli istituti di credito statunitensi che, secondo quanto ha appena affermato l’agenzia di rating Fitch, sarebbero seriamente e fortemente minacciati dalla crisi in zona euro. Una crisi che potrebbe porre le banche americane “di fronte ad un rischio elevato” di downgrade del proprio rating, ipotesi abbastanza plausibile nella sventurata ipotesi in cui la crisi dell’eurozona dovesse aggravarsi ancora.

L’allarme lanciato da Fitch ha ottenuto i risultati attesi sul fronte azionario. Tutti i principali istituti di credito a stelle e strisce hanno perso rapidamente capitalizzazione, con Morgan Stanley worst performer (- 8 punti percentuali). Particolarmente negative anche le prestazioni di Goldman Sachs (- 4,2 punti percentuali), Citigroup (- 4,1 punti percentuali), JP Morgan Chase e Bank of America (- 3,7 punti percentuali) e Wells Fargo (- 1,4 punti percentuali).

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Assofondipensione: nel 2011 calo dei prodotti previdenziali

 La crisi economica colpisce qualsiasi settore, senza distinzioni di sorta: ne è una chiara conferma anche l’andamento dei fondi previdenziali, con le sottoscrizioni da parte degli investitori italiani che stanno risentendo fortemente della volatilità dei mercati finanziari. I dati in questione sono stati messi in luce da Assofondipensione, associazione che si è presa la briga di analizzare le ultime performance dei fondi pensione, in particolare quelli che sono stati creati e strutturati dopo gli accordi tra sindacati e imprenditori; in pratica, dunque, il riferimento è andato a quegli strumenti finanziari che sono stati sottoscritti da diverse categorie di dipendenti, come ad esempio i chimici, i telefonici e i metalmeccanici. Che cosa c’è da dire in questo senso?

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Safilo trova i finanziamenti per acquisire Polaroid Eyewear

 Non molto tempo fa si era parlato del gruppo Safilo, celebre per la sua produzione di occhiali da vista, in merito alla pubblicazione dei dati aziendali dei primi nove mesi di questo anno: ebbene, stavolta la compagnia di Padova è riuscita a riprendersi in fretta dalla conclusione dell’intesa con Armani, visto che è stata annunciata in pompa magna l’acquisizione di un’altra società importante, Polaroid Eyewear. In pratica, l’operazione è stata resa possibile mediante un contratto con Multibrands Italy, la quale è una controllata della Hal Holdings. In effetti, si tratta di un contratto di finanziamento e di un accordo di investimento, visto che il sostegno finanziario per quel che concerne l’acquisto in questione sarà garantito dalla stessa Multibrands.

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Northern Rock torna privata

 Uno dei simboli degli inizi della crisi finanziaria britannica è stato la statalizzazione della Northern Rock: l’istituto di credito d’oltre manica, infatti, fu la prima banca salvata dallo Stato, agli albori di criticità internazionali che non si immaginava – nemmeno nelle più tetre e buie previsioni – che potessero rapidamente esplodere nell’attuale drammatico scenario nel quale anche il nostro Paese è stato coinvolto integralmente.

Ebbene, con un rigoroso rispetto della cronologia, la Northern Rock oltre ad essere la prima banca salvata dallo Stato, è ora divenuta la prima banca a ritornare in mani private. Il governo britannico ha infatti appena concluso il capitolo della travagliata storia dell’istituto di credito, consentendo alla Virgin Money del miliardario Richard Branson di poter metter mano sulla banca, e sulle sue filiali da tempo operante nel territorio locale.

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Fitch riduce l’outlook di lungo termine di Terna

 La scure affilatissima dell’agenzia di rating Fitch sta dimostrando di non fare sconti a nessuno: l’ultima “vittima” è stata Terna, la spa romana responsabile per la trasmissione dell’energia elettrica (alta ed altissima tensione). Il primo operatore europeo indipendente si è visto infatti ridimensionare il proprio outlook da “stabile” a “negativo”, con tutte le conseguenze che ne possono derivare, anche se bisogna sottolineare che il credito della compagnia guidata da Luigi Roth è rimasto invariato, dunque si può essere leggermente più ottimisti. L’annuncio è giunto direttamente dalla stessa Fitch, la quale ha spiegato anche i motivi che hanno portato a una simile decisione.

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Esprit si affida al manager Adidas per sfondare nel mercato cinese

 Esprit Holdings, uno dei marchi dell’abbigliamento più noti in tutto il mondo, ha dichiarato di aver assunto il manager di Adidas, Holly Li, quale nuovo chief executive per il mercato cinese, il mercato a più elevato tasso di crescita per la compagnia. Una mossa, quella di Esprit, che cerca disperatamente di recuperare quanto prima la buona strada precedentemente intrapresa e ora perduta, visto e considerato che l’azienda ha perso oltre il 47% della propria quota di mercato in soli due mesi.

Holly Li sostituirà l’attuale amministratore delegato con decorrenza 1 febbraio 2012. L’esperienza della Li, che ha gestito la distribuzione e le vendite nel mercato cinese per conto di Adidas, lungo gli ultimi undici anni, è auspicato da Esprit quale un passo significativo per poter cercare di recuperare il terreno perduto.

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Apple, ribaltoni in consiglio di amministrazione

 Apple ha aggiornato alcuni ruoli di vertice, nominato Art Levinson come nuovo chairman, e ponendo così a posto un tassello lasciato scoperto dalla morte di Steve Jobs, lo storico leader della compagnia statunitense di Cupertino. Oltre a ciò, la società ha reso noto di aver nominato Robert Iger come nuovo direttore generale. Un nome certamente noto, considerato che il suo ruolo di chief executive officer alla Walt Disney.

Levinson, facente parte del consiglio di amministrazione di Apple fin dal 2000, diventa quindi chairman non esecutivo. Se la nomina di Levinson era sostanzialmente attesa dagli analisti americani, quella di Iger sembra essere uno spunto utile per cementare le relazioni della compagnia con Disney, all’interno della quale, a sua volta, Steve Jobs riuscì ad avere un posto nel consiglio di amministrazione. Stando alle prime interpretazioni di tale mossa, grazie al legame che unirà le due società, è probabile che Apple possa godere di un accesso privilegiato al settore dell’entertainment televisivo.

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