Tregua natalizia per i prezzi dei carburanti

 La situazione attuale dei carburanti dovrebbe essere la normalità, invece si tratta soltanto di una coincidenza con le festività natalizie: in effetti, la rete dei distributori del nostro paese sta finalmente vivendo una tregua per quel che concerne le tariffe dopo i continui rincari degli ultimi mesi, purtroppo tutto finirà non appena sarà terminato questo breve periodo. Il lungo week-end del Natale ha fatto registrare un solo rialzo in questo senso, vale a dire quello di TotalErg, compagnia che ha deciso di non dare pace agli automobilisti nemmeno nel momento in cui bisognerebbe essere più buoni, ritoccando di 0,2 centesimi il prezzo finale della benzina (il diesel è aumentato addirittura di 0,4 centesimi).

Se si esclude questo caso, però, per il resto si può parlare fortunatamente di calma piatta, dato che tutte le altre compagnie si sono guardate bene dal gonfiare ulteriormente il tariffario. Se si vuole essere più specifici, comunque, qualche ritocco è avvenuto, rialzi leggeri ma pur sempre rialzi, mentre paradossalmente le pompe bianche si sono caratterizzate per gli incrementi più sostanziosi. Il gasolio, dopo un periodo di irrefrenabile crescita, si è ora assestato sui propri livelli, i quali rimangono tuttavia troppo alti, visto che 1,7 euro per un litro rappresentano una situazione poco consona alle condizioni economiche del paese.

Se poi ci si sposta nelle regioni meridionali, ci si accorge che i limiti sono stati ormai oltrepassati da ogni società e in maniera piuttosto evidente: il monitoraggio effettuato da Quotidianoenergia.it non lascia adito a dubbi, queste stangate vanno assolutamente frenate, ma la corsa al rialzo sembra essere senza fine. Il primato della benzina spetta alla Shell con i suoi 1,72 euro al litro, seguita a ruota dalla Esso con 1,713 euro; per quel che concerne invece il diesel, la Tamoil è riuscita a portare il prezzo fino a 1,699 euro, mentre Eni si è fermata a 1,691 euro.

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