Il testo normativo del cosiddetto Decreto Liberalizzazioni è noto da tempo, ma alcune novità stanno cominciando a subentrare da poco tempo: la giornata odierna è stata fondamentale in questo senso, visto che proprio a partire da oggi l’istituto di credito che sarà chiamato ad erogare i prestiti finanziari non potrà più svolgere il tipico doppio ruolo. In pratica, si sono spesso verificati dei casi in cui le banche hanno ricoperto sia il ruolo di beneficiarie che di distributrici delle polizze assicurative, un conflitto di interessi che andava senza dubbio interrotto per i vari svantaggi che ha arrecato. Il riferimento non può che andare alle polizze che sono collegate ai contratti di mutuo.
Apple “cambia” regole Foxconn
Dopo un’inchiesta condotta dalla Fair Labor Association, la Foxconn è stata pressochè costretta a riconoscere le violazioni dei diritti dei lavoratori, e qualche responsabilità in merito all’impressionante catena di suicidi e di incidenti sul lavoro nell’azienda che fabbrica componenti per i dispositivi Apple. Nel cambiamento di atteggiamento da parte di Foxconn, decisivo sembra essere stato l’intervento di Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, successore di Steve Jobs, il quale è andato di persona a visitare l’impianto di Zhengzou per valutare la situazione della chiacceratissima società.
La visita di Tim Cook non è certamente avvenuta in maniera sorprendente, anzi. Erano mesi che le parti sociali premevano affinchè i big occidentali che usufruiscono degli elementi Foxconn potessero a loro volta giocare un ruolo determinante per modificare l’attuale scenario. Il tutto è nato da un’inchiesta compiuta dal New York Times (tra l’altro, tra i principali candidati per ottenere il premio Pullitzer dell’anno), che aveva indicato nella Foxconn una serie di continue violazioni delle leggi sul lavoro cinese. La Foxconn, anche dopo la visita del manager Apple, ha riconosciuto le proprie colpe, affermando che rispetterà maggiormente i diritti dei lavoratori, diminuendo altresì le ore di lavoro.
Prada, il marchio diventa sempre più asiatico
Prada è sempre più strettamente collegata al continente asiatico: l’Estremo Oriente sta esercitando sulla celebre spa milanese della moda un fascino ogni giorno più irresistibile e la conferma di questo trend sta venendo da molti dati interessanti. Il primo tra tutti è l’importante rialzo delle vendite in territorio cinese, circa cinquanta punti percentuali in un solo anno. Tutto ciò si può facilmente spiegare con l’apertura nel corso del 2011 di ben otto boutique nell’ex Impero Celeste, tanto che ormai il numero complessivo degli esercizi commerciali che recano questo marchio è salito fino a venticinque, un totale senz’altro ragguardevole.
Trimestre in perdita per RIM
Anche nel corso dell’ultimo trimestre del 2011 Research In Motion – la società canadese che produce i Blackberry – ha dovuto ammettere il segno negativo nel proprio conto economico di periodo. Una perdita netta che è ammontata a quota 125 milioni di dollari, e che risulta essere figlia di un ribilanciamento dell’attuale vertice manageriale, che deve fronteggiare un calo del giro d’affari nonostante l’incremento del numero totale di utenti, e il tentativo di modificare la strategia industriale, andando a concentrare maggiori sforzi sul segmento corporate, a parziale rinuncia di quello privato, che sembra essere stato prevalentemente indirizzato verso i prodotti Apple & co.
Non si sa se quanto accaduto in contabilità RIM nel corso dell’ultimo trimestre sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: quel che è certo è che, dopo tante indiscrezioni, presto vedremo nuovi cambiamenti ai vertici della società canadese, con l’ex amministratore delegato Jim Balsillie – co-fondatore del gruppo – che lascerà anche il consiglio di amministrazione.
Banca Sella aderisce alla moratoria per le pmi
Banca Sella, uno dei gruppi creditizi più famosi e duraturi del nostro paese, ha deciso di far parte integrante della moratoria realizzata congiuntamente dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), daò tesoro, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle principali associazioni rappresentative delle piccole e medie imprese: non è un caso, infatti, che questo stesso accordo rechi il nome di “Nuove misure per il credito alle pmi”. Che cosa significa questa adesione convinta da parte dell’istituto piemontese? Nello specifico, tale intesa prevede che tutte quelle aziende che sono state protagoniste della sottoscrizione di un contratto di mutuo o di un finanziamento e che si trovano al contempo in importanti difficoltà dal punto di vista economico, possono chiedere direttamente a Banca Sella di sospendere quanto acceso per un tempo non superiore ai dodici mesi.
Confagricoltura lancia l’allarme sul tabacco
Taormina ospiterà oggi l’ultima giornata di Confagricoltura Academy, la convention che si è tenuta nella città siciliana e che ha coinvolto i dirigenti della stessa organizzazione: gli ultimi interventi sono andati soprattutto nella direzione del mercato del tabacco. Secondo quanto affermato da Mario Guidi, numero uno della confederazione agricola, non basta un semplice cambiamento nell’estetica o nello stile dei pacchetti di sigarette per ridurne il consumo, altrimenti si rischia soltanto di diminuire gli sbocchi commerciali al prodotto che il nostro paese può vantare. In effetti, quest’ultimo è già penalizzato da tempo da una scarsa competitività che ormai sta diventando cronica e che non regge il confronto con le altre nazioni.
Calo di traffico per Atlantia nel primo trimestre 2012
Atlantia, la spa romana che è celebre per la sua gestione di alcune tratte autostradali del nostro paese, ha reso noti alcuni dati importanti relativi al primo trimestre di questo anno: volendo essere ancora più precisi, l’attenzione è stata focalizzata sul traffico totale sulle strade gestite dalla stessa compagnia, con una rilevazione piuttosto evidente, vale a dire il calo di ben dieci punti percentuali che è risultato dal confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. C’è però da precisare che questa diminuzione si dimezza nel caso in cui si prendono in considerazione tutti gli effetti che hanno un collegamento con le cattive condizioni climatiche dello scorso mese di febbraio (le eccezionali nevicate che hanno coinvolto moltissime città).
Deutsche Bank al numero 1 in Europa
Deutsche Bank diventa (nuovamente) la banca più importante d’Europa per volume di asset, superando la francese BNP Paribas nella corsa al ruolo di banca più grande del vecchio Continente. La società, con sede a Francoforte, ha sviluppato il proprio patrimonio di 14 punti percentuali a 2,16 trilioni di euro (circa 2,88 trilioni di dollari) durante il 2011, rendendo l’istituto la più grande banca d’Europa per la prima volta nel corso degli ultimi cinque anni, stando a quanto rivelano le stime e le osservazioni compiute nel corso degli ultimi giorni da Bloomberg.
Attualmente, Deutsche Bank ha un capitalizzazione di mercato intorno ai 36 miliardi di euro, superando in tal modo concorrenti europei come HSBC, la spagnola Banco Santander, la francese – già ricordato – BNP Paribas, la svizzera UBS e la scozzese Royal Bank of Scotland. La crescita degli asset tedeschi è stata pressochè continua nel corso degli ultimi anni, con un unico rallentamento e un lieve declino nel corso del 2009, a principale conseguenza del collasso della Lehman Brothers. In ognuno degli ultimi anni, inoltre, con la sola e già ricordata eccezione del 2009 (- 3,7%), il volume degli impieghi dell’azienda è sempre cresciuto con un buon ritmo.
Apple progetta nuovi investimenti in Cina
Apple ha annunciato che intende realizzare importanti investimenti in Cina. La formale comunicazione è avvenuta a margine della visita dell’amministratore delegato Tim Cook nel Paese, dove l’apertura di nuovi punti vendita ha riacceso l’attenzione (e i conti) della compagine societaria. Cook ha dichiarato di aver avuto straordinari incontri con gli ufficiali cinesi, sebbene il portavoce cinese della società, Carolyn Wu, non abbia poi specificato con chi siano avvenuti i meeting ai quali il manager Apple ha avuto modo di partecipare negli scorsi giorni.
Attualmente la Cina rappresenta per Apple il secondo mercato più importante degli Stati Uniti. Un mercato in continua crescita, con una domanda per l’iPhone che risulta essere fortemente in corso di consolidamento, e ben al di là delle attese dello stesso top management societario. “Apple ha fatto un ottimo lavoro se pensiamo a quanto siano pochi i punti vendita della compagnia nel mercato cinese” – ha ricordato David Wolf, amministratore delegato del Wolf Group, una società di consulenza strategica e di marketing, intervistato ieri dai microfoni di Bloomberg – “la sfida è ora cercare di estendere lo stesso modello retail di successo che loro hanno applicato negli Stati Uniti all’interno della Cina”.
L’Antitrust interviene sul problema del confitto d’interessi
L’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è intervenuta in merito al conflitto di interessi e alla sua evoluzione all’interno del nostro paese: l’authority, per sua stessa ammissione, non può intervenire in maniera troppo mirata in questo ambito, limitando a una azione di dissuasione che comunque si è rivelata nella maggior parte dei casi piuttosto efficace. L’audizione di Giovanni Pitruzzella, numero uno dell’Agcm, di fronte alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, ha prodotto queste constatazioni interessanti, le quali consentono di effettuare alcune riflessioni. Il problema di fondo, sempre secondo quanto emerso dalle parole dello stesso Pitruzzella, sta tutto nelle leggi che regolano o tentano di regolare questo fenomeno.