Banca Esperia sta cominciando a conoscere i nuovi volti che caratterizzeranno il suo futuro per quel che concerne le principali figure professionali: in effetti, vi sono stati degli ingressi nuovi di zecca per l’istituto di credito di Milano, un modo per far comprendere che la priorità è sempre e soltanto una, vale a dire il potenziamento e lo sviluppo della struttura commerciale. Chi è che ha varcato l’ingresso di Via dei Filodrammatici? Entrando maggiormente nel dettaglio della notizia, c’è da dire che Schroders ha fornito le persone in questione, ovvero Filippo Arena e Luca Ferrazzi, i quali andranno ad operare proprio all’interno dell’ufficio del capoluogo lombardo, occupandosi delle attività che hanno a che fare con l’intera regione settentrionale.
Banche e Mutui
Liquidazione coatta amministrativa per Banca Network
Sono ore davvero drammatiche quelle che sta vivendo Banca Network in questo momento: qualcuno aveva anche previsto il destino attuale, ma l’istituto milanese deve ora far fronte a una realtà a dir poco complicata, vale a dire quella della liquidazione coatta. Come è noto, si tratta di una delle procedure concorsuali con cui si può avere a che fare e che si verifica quando sussiste un grave stato di insolvenza, oltre che un pericolo per le attività economiche. Ora, però, sono soprattutto quei soggetti che hanno investito energie e risorse in tale progetto a rimetterci maggiormente, il tutto per colpa di una gestione sbagliata. D’altronde, non ci si poteva attendere nulla di meglio dopo le fallite offerte che erano state avanzate da altri gruppi piuttosto importanti, vale a dire Banca Fideraum e Banca Popolare di Vicenza, come anche non bisogna dimenticare le trattative che facevano capo a Consulntinvest e che sono anch’esse fallite.
Mediolanum: Ennio Doris lascerà il Cda entro giugno
Nulla è eterno in questo mondo e ovviamente il discorso è più che mai valido anche per il settore finanziario: Banca Mediolanum dovrà fare i conti con un passaggio di consegne davvero impegnativo, quello del proprio numero uno Ennio Doris all’interno del consiglio di amministrazione. Le dimissioni del presidente si sono rese necessarie alla luce di quanto disposto dal Decreto Salva Italia, il quale ha di fatto proibito che i manager possano accumulare un numero eccessivo di cariche e ruoli. Doris, quindi, ha già provveduto a lasciare il cda di Mediobanca, di cui aveva fatto parte sino ad ora e lo stesso dovrà fare per la sua creatura, Mediolanum appunto. Come ha affermato l’imprenditore lombardo, la sostituzione verrà perfezionata entro il prossimo mese di giugno, anche se non è noto chi verrà scelto in questo senso, visto che si stanno ancora vagliando i candidati più papabili.
Il Codacons propone un’azione risarcitoria per i clienti MPS
I blitz nelle varie sedi del nostro paese di Monte dei Paschi non potevano scatenare cronache, discussioni e polemiche diffuse: i reati contestati all’istituto di credito senese sono piuttosto gravi, aggiotaggio (quindi la manipolazione dei dati di mercato) e gli ostacoli posti alle attività di vigilanza della Banca d’Italia per quel che concerne la scalata ad Antonveneta. Ecco perché non deve stupire l’immediata reazione da parte di una delle associazioni dei consumatori più agguerrite del nostro paese, il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori).
Arbitro Bancario Finanziario: l’utente ha ragione in caso di phishing
Il phishing è un fenomeno più diffuso di quanto si pensi: si tratta, infatti, della truffa informatica che consiste nel convincere la vittima a fornire dei dati e delle informazioni sensibili. Tale caso è più che mai evidente quando si ha a che fare con l’home banking. I clienti degli istituti di credito devono essere attenti come non mai quando vanno a utilizzare i codici di accesso, ma c’è anche un’altra realtà di cui bisogna tenere conto, vale a dire la presenza di strumenti e mezzi che consentano agli utenti stessi di non trovarsi di fronte a situazioni così spiacevoli. Per fortuna, l’Arbitro Bancario Finanziario ha preso la sua decisione nel pieno rispetto della tutela del consumatore.
Prestiti.it: in aumento le cessioni del quinto
I tagli allo stipendio da parte degli italiani sono divenuti sempre più una pratica dolorosa ma necessaria: ecco perché, come accertato da Prestiti.it, la cessione del quinto è aumentata in maniera esponenziale nel nostro paese, con una percentuale di ben il 16% sul totale di prestiti che vengono richiesti. Il motivo è presto detto, i cittadini hanno bisogno di liquidità e il ricorso a questa misura viene visto come una sorta di “ultima spiaggia”. Vi sono poi altre caratteristiche che descrivono meglio tali comportamenti. In effetti, le cessioni del quinto sono un fenomeno relativo soprattutto alle regioni del Sud, con la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia a farla da padrona. Inoltre, detto che l’età media del richiedente è pari a quarantaquattro anni, bisogna anche ricordare che il finanziamento richiesto in media non va oltre i ventimila euro.
Banche europee a rischio
Stando a quanto affermato dal Fondo Monetario Internazionale in un recentissimo approfondimento statistico, la fase più difficile della crisi dovrebbe finalmente essere alle spalle, ma i debiti rimarranno elevati ancora a lungo, caratterizzando una “condizione cronica pericolosa”. Non solo. Sempre secondo quanto riferiscono le analisi del FMI, “in Irlanda e in Spagna il debito pubblico è bilanciato da solidi bilanci delle famiglie”.
In proposito dell’Italia, il FMI rivela come l’indebitamento delle famiglie italiane sia pari al 51% del Pil, per un dato inferiore alla media dell’area euro, pari al 70%. In maniera ancora più specifica, l’indebitamento rapportato al Pil risulterebbe essere significativamente minore di quanto riscontrato negli Stati Uniti (88%) e in Inghilterra (99%).
Il nuovo decreto legislativo sulla moneta elettronica
La moneta elettronica si è diffusa in maniera rapida e decisiva un po’ in tutto il mondo: un discorso a parte, invece, deve essere fatto per il nostro paese, con molti cittadini ancora intimoriti da questo mezzo di pagamento, con i rischi potenziali che prevalgono sui vantaggi. Può essere spiegata anche in questa maniera l’ultima decisione legislativa del Consiglio dei Ministri, il quale ha fornito la sua approvazione definitiva al decreto per l’attuazione di una specifica direttiva europea. Volendo essere ancora più precisi, quest’ultima prevede che si avvii, si eserciti e si vigili in maniera prudenziale sugli istituti attivi in questo senso. Si tratta dunque di un provvedimento piuttosto importante, anche perché si sta parlando di una misura che prende spunto da una proposta specifica di due ministeri, quello per gli Affari Esteri e quello dell’Economia e delle Finanze.
Decreto liberalizzazioni: parte oggi la novità sulle polizze dei mutui
Il testo normativo del cosiddetto Decreto Liberalizzazioni è noto da tempo, ma alcune novità stanno cominciando a subentrare da poco tempo: la giornata odierna è stata fondamentale in questo senso, visto che proprio a partire da oggi l’istituto di credito che sarà chiamato ad erogare i prestiti finanziari non potrà più svolgere il tipico doppio ruolo. In pratica, si sono spesso verificati dei casi in cui le banche hanno ricoperto sia il ruolo di beneficiarie che di distributrici delle polizze assicurative, un conflitto di interessi che andava senza dubbio interrotto per i vari svantaggi che ha arrecato. Il riferimento non può che andare alle polizze che sono collegate ai contratti di mutuo.
Banca Sella aderisce alla moratoria per le pmi
Banca Sella, uno dei gruppi creditizi più famosi e duraturi del nostro paese, ha deciso di far parte integrante della moratoria realizzata congiuntamente dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), daò tesoro, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle principali associazioni rappresentative delle piccole e medie imprese: non è un caso, infatti, che questo stesso accordo rechi il nome di “Nuove misure per il credito alle pmi”. Che cosa significa questa adesione convinta da parte dell’istituto piemontese? Nello specifico, tale intesa prevede che tutte quelle aziende che sono state protagoniste della sottoscrizione di un contratto di mutuo o di un finanziamento e che si trovano al contempo in importanti difficoltà dal punto di vista economico, possono chiedere direttamente a Banca Sella di sospendere quanto acceso per un tempo non superiore ai dodici mesi.