L’urgenza più imminente di Monte dei Paschi di Siena è quella di vendere il 60% di Biverbanca, la cassa di risparmio di Biella e Vercelli: le intenzioni sono state rese note dall’amministratore delegato del gruppo toscano, Fabrizio Viola, il quale non ha ancora precisato la data effettiva per tale operazione. Tra l’altro, non si conoscono al momento nemmeno i pretendenti, anche se si fanno i nomi di Banca Popolare di Vicenza e della Cassa di Risparmio di Asti, come anche la valutazione rimane oscura, nonostante qualche indiscrezione che l’ha fissata a duecento milioni di euro. Una smentita secca, al contrario, è stata quella relativa alla cessione del marchio Antonveneta, ma non è escluso che si possa intervenire in questo senso sugli sportelli.
Banche e Mutui
Moody’s taglia rating banche tedesche
Moody’s, una delle più note agenzie di rating di tutto il mondo, si è abbattuta con la sua scure anche sulla Germania. L’istituto ha infatti scelto di ridurre il rating ad alcuni istituti di credito tedeschi, continuando ad analizzare la tenuta del big di riferimento, Deutsche Bank, e certificando – nel tempo – che lo stato di salute dell’economia di Berlino sarebbe comunque “buono”, soprattutto se confrontato con quanto sta accadendo nei vicini confini.
Ad ogni modo, Moody’s ha scelto di ridurre di un notch il rating di sette banche tedesche, e delle rispettive controllate, assumendo come determinante fondamentale l’aumento del rischio “per la la qualità degli asset bancari legati all’area euro e della limitata capacità di assorbire ulteriori perdite”, con impatti conseguenti sul patrimonio degli istituti
Piano salvataggio banche spagnole
Non sembra esservi pace per il sistema bancario spagnolo. Il governo sta infatti lavorando in tempi rapidi a una nuova riforma del mercato, che possa assicurare agli istituti di credito una liquidità sufficiente a coprire le perdite sui mutui e assicurare prestiti alle imprese, evitando il peggioramento di una situazione di credit crunch e di instabilità patrimoniale, che potrebbe acuirsi nel corso delle prossime settimane, generando un effetto esplosivo sull’economia e la finanza locale e internazionale.
A preannunciare i contenuti della riforma è stato il quotidiano spagnolo Cinco Dias, secondo cui la revisione, la terza per il 2012, è stata richiesta dalle autorità europee all’interno di un negoziato finalizzato a ricapitalizzare le banche spagnole con finanziamenti europei. Ma cosa prevedono le nuove regole, e in che modo potrebbero avere un impatto positivo sui conti degli istituti di credito iberici?
Altroconsumo fa il punto sulle offerte dei conti di base
Sono passati appena cinque giorni dal debutto ufficiale del conto di base: questo strumento finanziario non è altro che il conto che è stato promesso dal governo Monti, le cui caratteristiche principali sono quelle dell’assenza di canone e di imposta di bollo, dedicato appositamente a quei cittadini che vantano un Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore al limite dei 7.500 euro. La sua disponibilità è concessa nei confronti di tutti, con gli istituti di credito che dovrebbero impegnarsi in prima linea nel promuovere il prodotto, rendendo edotti i loro clienti. La celebre associazione dei consumatori Altroconsumo si è occupata proprio di tale argomento, cercando di capire di che livello sia l’informazione e la relativa trasparenza, due elementi fondamentali da questo punto di vista.
Le agevolazioni di Mps per i terremotati dell’Emilia
Il gruppo bancario Monte dei Paschi non è rimasto indifferente di fronte al terribile sisma che ha sconvolto l’Emilia una settimana fa: l’istituto toscano ha infatti deciso di approntare una serie di misure e iniziative che sono volte ad agevolare dal punto di vista finanziario i residenti delle zone colpite, vale a dire le provincie di Bologna, Ferrara, Modena e Mantova. Questa solidarietà è anzitutto esemplificata dalla sospensione delle rate dei contratti di mutuo per un periodo pari a dodici mesi, senza dimenticare i cento milioni di euro che sono stati stanziati sia per le famiglie che per le imprese locali. L’importo in questione verrà equamente suddiviso. In pratica, cinquanta milioni di euro saranno relativi ai mutui fondiari e ai piccoli prestiti che coinvolgono i cittadini, dato che c’è assoluto bisogno di rimettere in piedi le abitazioni danneggiate ed è necessario molto denaro; la residenza nelle zone colpite è uno dei requisiti richiesti in tal caso.
Banca Sella dà il via alle serate digitali di Biella
Banca Sella sta per dare il via a una importante serie di incontri che si svolgeranno in diverse città-studio: l’intento è quello di avvicinare il più possibile professori di università, esperti del mondo digitale e le società italiane e straniere. Non è un caso, dunque, che la partecipazione sia già stata garantita da nomi commerciali celebri come Google, Ebay, Vodafone e Aruba.it. Insomma, l’istituto di credito piemontese ha capito come l’economia di internet sia un business in continua crescita e da sfruttare, cercando di incrementare la produttività e l’efficienza delle aziende e facendone magari nascere di nuove. Gli attori protagonisti di tutto questo saranno, oltre alla stessa Banca Sella ovviamente, il Comune di Biella e le istituzioni locali, per quelle che sono già state ribattezzate come le “serate digitali”.
Banche europee a rischio
Banche europee a rischio? La risposta è positiva, secondo il Wall Street Journal, tanto che all’interno dell’Unione Europea starebbero considerando l’introduzione di un piano comunitario di garanzie sui depositi, che si andrebbe a sommare a quelli nazionali già esistenti. “Non è ancora chiaro quanto sia stato sviluppato il piano” per offrire garanzie ai depositi, ha riportato il quotidiano finanziario americano tra le sue pagine.
Più precise le considerazioni di Stefan Nedialkov, analista di Citigroup, secondo cui le banche dei Paesi a maggior rischio (Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna) potrebbero perdere tra 90 e 340 miliardi di euro di depositi se la Grecia uscisse dall’area euro. Ad essere più colpita sarebbe la Spagna, con perdite che potrebbero arrivare fino a toccare la straordinaria cifra dei 130 miliardi di euro.
Downgrade Banco Santander
Tra le tante banche che si son viste ridurre il giudizio da parte di Moody’s Investors Service, rientrano anche le due aziende di credito più importanti della penisola Iberica: Banco Santander, e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria. Un taglio di rating molto importante (tre notch), che alimenta i timori degli osservatori economico finanziari circa i rischi che l’attuale recessione, e le perdite su crediti, potrebbero provocare sulla stabilità degli istituti di credito spagnoli, 16 dei quali oggetto di recente downgrade da parte dell’agenzia di redditi.
Delle 16 banche interessate dal provvedimento di Moody’s Investors Service, nove – tra cui Banco Santander e Banco Bilbao – hanno subito una riduzione di tre gradini; sette hanno dovuto assistere alla revisione, in peggioramento, del loro outlook. Una scelta che è l’anticamera di possibili e probabili downgrade futuri, da affermarsi nel corso dei prossimi mesi. Anche la divisione britannica di Santander ha subito la stessa sorte, con riduzione del rating sul debito.
Franco Masera è il nuovo presidente di Ibl Banca
Soffia un nuovo vento in casa Ibl Banca: il gruppo romano ha infatti un nuovo presidente, Franco Masera, nominato proprio nel corso della giornata di ieri dal consiglio di amministrazione. La sostituzione si è resa necessaria alla luce della recente scomparsa del suo predecessore, Vincenzo Giordano, il quale era anche fondatore e tra gli azionisti principali dell’Istituto Bancario del Lavoro, spa celebre per le sue attività nell’ambito dei prestiti mediante la cessione del quinto dello stipendio. Che cosa ci si può attendere da Masera? Anzitutto, bisogna ricordare che dopo aver conseguito una laurea in Scienze Statistiche a Roma, è riuscito ad accumulare diverse esperienze importanti per quel che concerne il settore creditizio.
Bankitalia autorizzerà i modelli interni anche ad Ubi Banca
L’autorizzazione da parte della Banca d’Italia in merito ai modelli interni sembra diventata la priorità principale di molti istituti di credito del nostro paese: dopo il caso del Banco Popolare, il prossimo gruppo che dovrebbe essere interessato da questo via libera sembra essere Ubi Banca, ma non si esclude un interessamento nel breve termine per quel che riguarda Credem (Credito Emiliano). In pratica, si tratta di adottare dei modelli interni che poi saranno sfruttati per calcolare i ratio relativi alla vigilanza. Gli analisti finanziari si stanno già sbilanciando sulle cifre più probabili da questo punto di vista. Ad esempio, la stessa Unione delle Banche Italiane potrebbe beneficiare di sessanta punti base a livello di Core Tier1, la componente primaria del capitale di un istituto.