Natale 2022? Si spenderanno 158 euro a testa

Natale è sempre un momento nel quale, per organizzare celebrazioni e fare regali, ci si trova a dover fare i conti con il portafoglio, le spese e anche le condizioni geopolitiche mondiali e le loro conseguenze sui mercati: secondo le previsioni di Confcommercio, una volta tenuto conto di tutto il totale di spesa per ogni italiano sarà pari a 158 euro a testa.

Spesa in calo rispetto agli anni passati

Per fare i regali di natale si scende quindi rispetto ai 164 euro pro capite del 2020, dove in qualche modo anche i lockdown derivanti dalla pandemia di coronavirus erano riusciti a mettere a disposizione degli italiani, nonostante il blocco o le difficoltà di alcuni settori, qualche soldino in più da spendere per il Natale. E se ci si chiede perché, data la ripresa dell’Italia migliore delle aspettative la ragione è semplice: il caro energia con i suoi rialzi, sta già rosicchiando i risparmi degli italiani.

In termini percentuali si para di un -8% rispetto al 2019 e di un 365 in meno rispetto al 2009: in termini assoluti secondo Comfcommercio gli italiani spenderanno complessivamente 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno. Fattore interessante da notare? Questo calo nella possibilità di spesa e quindi dei consumi avverrà nonostante il previsto aumento delle tredicesime. Come già anticipato i rincari sulle bollette faranno la loro parte nel limitare le spese degli italiani e con esse anche l’incremento dell’inflazione: “per il mese di dicembre“, spiegano dall’associazione, “si stima un valore di circa 110 miliardi di euro di spese per consumi (inclusi affitti, utenze, servizi), valore inferiore di circa 10 miliardi a quanto speso nel 2019“.

Più generalmente la spesa media per famiglia sarà più alta dello 0,5% rispetto all’anno scorso, pari a 1.645 euro e in decremento rispetto al periodo di Natale del 2019, l’ultimo pre pandemia, del 7,5%.

Come la pandemia ha influenzato la spesa

La pandemia, come già anticipato, ha fatto crescere in maniera molto importante quello che è l’ammontare delle attività liquide degli italiani, ovvero l’insieme del circolante, e quindi banconote e monete,  e delle attività finanziarie che possono svolgere il ruolo di mezzo di pagamento: si parla quindi di conto corrente o depositi a vista. Questo tipo di risparmi nel 2020 hanno raggiunto oltre i 1.120 miliardi rispetto ai 1.020 miliardi del quarto trimestre del 2019. Ha commentato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli:

La crescita dei consumi a Natale rischia di essere frenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e dai costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese.

Qualcosa che di certo non arriverà in tempo per queste feste.

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