Calo fatturato delle imprese italiane

 Secondo quanto afferma l’Adnkronos sulla base delle elaborazioni dei dati Istat, il fatturato delle imprese italiane sarebbe calato dell’11,1 per cento all’anno rispetto al dato del 2008. Una flessione continua, che ha toccato il picco nel 2009, quando la contrazione è stata pari al 18,6 per cento, e che ha avuto un contenimento lo scorso anno, quando la flessione è stata pari al 4,3 per cento. in termini assoluti, la crisi ha bruciato circa 500 miliardi di euro di In proposito, l’agenzia Adnkronos ricorda proprio come “nel 2008, ultimo anno in cui il fatturato ha registrato un incremento, la cifra raggiunta è stata superiore ai mille miliardi di euro (1.086,2 mld); immaginando un giro d’affari fermo negli anni successivi, quindi senza gli effetti negatividella crisi, dal 2009 al 2012 il giro d’affari totale avrebbe superato i quattromila miliardi (4.344,8 mld). Ma l’andamento negativo dell’economia ha bloccato il fatturato ben al di sotto dei quattromila miliardi (3.859,3 mld), facendo perdere quasi cinquecento miliardi (485,5 mld)”  (vedi anche Fiducia imprese in miglioramento – gennaio 2013).

Per quanto attiene gli ordini arrivati alle imprese, dal 2007 la riduzione è stata pari a una media pari al 14,6 per cento l’anno, mentre nel 2012 la riduzione è stata pari al 9,8 per cento. confrontando gli ultimi risultati con gli ordini degli ultimi cinque anni, la perdita arriva invece al 19,4 per cento. La riduzione più grave, anche in questo caso, è stata rilevata nel 2009, con una perdita pari al 25,9 per cento.

“In particolare” – conclude Adnkronos – “gli ordini arrivati dall’estero per le imprese italiane si sono ridotti in media del 12,6% all’anno, mentre la perdita nazionale ammonta al 16,8% all’anno. Il crollo massimo delle richieste arrivate dall’estero è stato raggiunto nel 2009 (-29,2%) mentre per gli ordini nazionale l’anno che si è appena chiuso è stato il più disastroso (-26,1%)” (vedi anche Società retail più importanti del mondo).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti nelle prossime settimane.

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