Mario Draghi presentando il suo rapporto in merito alla competitività in Europa non ha dubbi. Gli Stati membri devono assolutamente trovare una coesione maggiore rispetto a quella del passato.
I consigli di Mario Draghi
Secondo Mario Draghi infatti l’Unione Europea sta affrontando delle sfide molto importante rispetto al passato. Rafforzare l’Unione Europea alla base consentirebbe di poter affrontare quelle problematiche che al momento la stanno mettendo a dura prova. L’unione degli Stati membri deve cambiare per diventare più produttiva e per far sì che possano essere rispettati i suoi valori principali.
Parliamo del diritto fondamentale di libertà, prosperità, equità, pace e democrazia. Tutto all’interno di un ambiente sostenibile che deve pensare a crescere. L’Europa esiste proprio per garantire ai cittadini europei che questi diritti siano rispettati. E che i benefici a essi legati possano essere sfruttati. Nel caso dovesse perderli l’Europa perderebbe la sua ragione d’essere.
Ci si trova davanti una sfida e per vincerla secondo Mario Draghi si può vincere solo se la produttività aumenterà, nel rispetto dei valori di equità e di inclusione sociale. L’Eurozona deve essere capace di cambiare dal punto di vista tecnico dando vita, nel caso vi siano condizioni politiche e istituzionali giuste, a interventi come quelli messi a disposizione da NextGenerationEU.
Continuando quindi a emettere strumenti di debito comuni con lo scopo di finanziare progetti di investimento di tipo congiunto. Mario Draghi non fa giri di parole e sottolinea che il fabbisogno finanziario fondamentale europeo per raggiungere determinati obiettivi è davvero importante. Stando alle stime della Commissione Europea si parla di almeno 750-800 miliardi di euro di investimenti annuali aggiuntivi.
È come se si avesse bisogno, sottolinea Mario Draghi, di una sorta di piano Marshall. “Abbiamo detto molte volte”, ha spiegato, “che la crescita sta rallentando da molto tempo nell’Ue, ma lo abbiamo ignorato”. Un discorso questo che fino a ora non era stato affrontato perché, come spiega, prima “le cose andavano bene. Ma ora non possiamo più ignorarlo: le condizioni sono cambiate“.
Muoversi nell’immediato
Ed è per tale ragione che l’Europa deve muoversi velocemente. Mario Draghi sottolinea come le proposte inserite all’interno del suo rapporto siano applicabili immediatamente. Sottolineando lo stesso tempo che tante volte l’integrazione e gli sforzi fatti per questa sono state bloccate dalla necessità del voto all’unanimità.
Ragione per la quale il consiglio è quello di mettere in atto tutte le opzioni legali possibili per ampliare il voto a maggioranza qualificata. Se vogliamo aumentare la competitività, sottolinea lo statista, l’Europa deve essere in grado di agire senza far vincere politiche divisive ed egoismi.
Aggiungi inoltre che dovrebbero essere ampliati i finanziamenti legati alla ricerca e lo sviluppo applicati alla difesa. Cercando di concentrare questi su progetti di interesse comune tra tutti gli Stati membri. Per crescere l’Europa ha bisogno di mettere in atto la vera cooperazione. Quella che non si ferma davanti a nessun ostacolo.