Le banche presentano i piani di ricapitalizzazione

 Il vasto piano di ricapitalizzazione delle banche in Europa, in corso da diversi mesi, si concretizza e giunge all’atto finale. Venerdì 20 rappresenta il termine ultimo, imposto a 31 banche europee, per comunicare ai propri regolatori nazionali le misure che intendono adottare per rafforzare la base di capitale e soddisfare i requisiti di solvibilità delle Autorità bancaria europea (EBA).

Il fabbisogno di rafforzamento patrimoniale ha raggiunto € 115.000.000.000, secondo i calcoli dell’EBA. Se alcune banche continuano a considerare la possibilità di raccogliere capitali sui mercati, nonostante livelli di valorizzazione ancora molto depressi, la maggior parte sembra privilegiare altre soluzioni, compresa la riduzione delle dimensioni dei bilanci attraverso la cessione di asset o di titoli in portafoglio.Le autorità europee hanno chiesto alle banche di assicurarsi che il loro capitale rapporto di rischio ponderato (Core Tier 1) si attesti almeno al 9% entro la fine di giugno 2012. Questa misura, tesa a ripristinare la fiducia del mercato e a prevenire il ripetersi della crisi bancaria del 2008 a seguito della quale si era reso necessario un massiccio intervento statale per salvare alcune banche, è stata duramente criticata, soprattutto in ragione del poco tempo lasciato alle banche per conformarsi ad essa e delle conseguenze sulla capacità delle stesse di finanziare un’economia europea già particolarmente fragile.

La prospettiva di una minore redditività, dovuta alla crisi e al contestuale rallentemento economico, alle perdite maggiori del previsto sui debiti sovrani, (soprattutto quello della Grecia), unitamente alla mancanza di appetito da parte degli investitori per il settore bancario, implica che unostegno pubblico non possa essere escluso. Questo è stato il caso, ad esempio, della tedesca Commerzbank o dell’italiana Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS).

Commerzbank, il cui fabbisogno patrimoniale è pari a 5,3 miliardi di euro, ha tuttavia, indicato che dovrebbe essere in grado di evitare un altro piano di salvataggio pubblico, avendo raggiunto il 57% dello sforzo richiesto dall’EBA alla fine del 2011 e attendendosi di generare 3,3 miliardi di euro di capitale aggiuntivo entro la metà del 2012. Dopo l’annuncio, il titolo Commerzbank è salito di oltre il 20%.

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