Il mercato estero crea problemi all’industria italiana a settembre 2015 e fa sorgere nuovi dubbi sulla possibilità dell’economia del nostro Paese di raggiungere gli obiettivi indicati dal governo, con una crescita del Pil dello 0,9% a fine anno.
Alla Borsa piace il piano industriale di Poste Italiane
La Borsa di Milano ha ben recepito il nuovo piano industriale di Poste Italiane fino al 2022 e premia il prezzo delle azioni che oggi … Read more




Parmalat ha chiuso tre stabilimenti, ha ridotto la propria liquidità e si trova a fronteggiare un’agguerrita opposizione da parte dei sindacati ai progetti di sviluppo precedentemente avviati. Eppure, il management prospetta serenità, dichiarando che la società – nonostante la contrazione del “tesoretto” – sia pronta a fare acquisizioni senza ricorrere a nuovi indebitamenti. Vediamo allora cosa c’è di vero dietro i progressi Parmalat, a margine di una intervista che Corriere Economia del primo ottobre ha compiuto al direttore generale del gruppo emiliano, Antonio Vanoli.