Compagnie aeree europee licenziano

 Si aggrava la crisi delle compagnie aeree europee. Che, come le proprie “colleghe” appartenenti ad altri settori industriali e di servizio, trovano nel licenziamento del proprio personale una comoda via per ridurre i costi d’esercizio e cercare di ritrovare la propria redditività, o limitare le perdite nette. E così, dopo la tedesca Lufthansa, ora Iberia, Air France e la scandinava Sas sembrano intenzionate a metter mano sui propri programmi di gestione delle risorse umane.

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Lunedì si deciderà il futuro occupazionale di Air Dolomiti

 Il prossimo lunedì sarà una giornata a dir poco decisiva per Air Dolomiti; si tratta della compagnia aerea regionale che ha sede a Verona e che non è altro che una delle principali sussidiarie della Lufthansa (non a caso si occupa dei collegamenti tra l’Italia, la Germania, l’Austria e la Svizzera). Ebbene, fra tre giorni esatti la sala convegni Liston 12 di Verona ospiterà l’incontro tra il segretario generale dell’Ugl (Unione Generale del Lavoro), Giovanni Centrella, e i dipendenti del gruppo veneto. La giornata, poi, proseguirà con una fondamentale conferenza stampa che avrà come oggetto principale la vertenza relativa alla politica occupazionale.

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Licenziamenti Lufthansa

 Durante il primo trimestre del 2012 Lufthansa ha ottenuto perdite più che raddoppiate rispetto a quelle conseguite nello stesso periodo dello scorso anno. Di conseguenza, precisa la società, nel prossimo futuro potrebbe essere necessaria una forte riduzione del personale, e perfino la creazione di una compagnia aerea low cost che potrebbe rinvigorire nel migliore dei modi la concorrenza nei confronti di alcuni competitors di riferimento, come Easyjet e Ryanair.

La società, stando a quanto emerge dalle ultime indiscrezioni, si appresterebbe pertanto a varare piani per il taglio di almeno 3.500 posti di lavoro, cedendo parte degli aeromobili per il corto e medio raggio (pertanto, per le rotte continentali europee) a una controllata low cost. L’obiettivo, stando a quanto affermato dal CEO Christoph Franz, e i responsabili finanziari dell’aerolinea, è di risparmiare almeno 1,5 miliardi di euro di qui al 2014.

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