Lunedì si deciderà il futuro occupazionale di Air Dolomiti

 Il prossimo lunedì sarà una giornata a dir poco decisiva per Air Dolomiti; si tratta della compagnia aerea regionale che ha sede a Verona e che non è altro che una delle principali sussidiarie della Lufthansa (non a caso si occupa dei collegamenti tra l’Italia, la Germania, l’Austria e la Svizzera). Ebbene, fra tre giorni esatti la sala convegni Liston 12 di Verona ospiterà l’incontro tra il segretario generale dell’Ugl (Unione Generale del Lavoro), Giovanni Centrella, e i dipendenti del gruppo veneto. La giornata, poi, proseguirà con una fondamentale conferenza stampa che avrà come oggetto principale la vertenza relativa alla politica occupazionale.

Tra le figure più importanti che saranno presenti bisogna ricordare senza dubbio Francesco Alfonsi, segretario nazionale per il Trasporto Aereo della stessa sigla sindacale, Cordiale Miccio, responsabile per i piloti, Maria Teresa Roghi, dirigente nazionale della Ugl Trasporti, ed Ermenegildo Rossi, dirigente per il Trasporto Aereo della Ugl Trasporti. In pratica, Lufthansa punta a uno scenario ben preciso: l’intento è quello di avviare la procedura di mobilità per ben settantasei piloti e quaranta assistenti di volo (steward e hostess) che fanno parte di Air Dolomiti. Secondo il sindacato questa decisione non può che preoccupare, dunque l’impegno è quello di salvaguardare e tutelare i dipendenti coinvolti, puntando a una soluzione positiva e migliore.

La spa veronese, il cui nome completo beneficia anche della sigla Lare (Linee Aeree Regionali Europee) è sì subordinata alla Lufthansa (quest’ultima detiene il 100% del capitale azionario), ma la politica aziendale è stata sempre improntata al rispetto di una certa identità e indipendenza dal punto di vista gestionale. La compagnia aerea opera con circa settecento-ottocento voli ogni settimana, affidandosi a diciotto scali in tutta Italia e nell’Europa centrale (l’hub di riferimento è Monaco di Baviera per intenderci): i tipici passeggeri sono persone che viaggiano per affari, dunque una clientela più che selezionata.

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