BCE, prestito record da 529,5 milliardi di euro

 L’esito del secondo round della maxi operazione della Banca centrale europea, denominata Ltro, è stato leggermente superiore alle aspettative: 529.500.000.000 (713 miliardi di dollari) rispetto alle previsioni degli analisti, di circa 500 miliardi di euro. Nella precedente, risalente al mese di dicembre, erano stati iniettati 489 miliardi di euro.

Questa volta, le banche in Europa che hanno ottenuto il finanziamento a basso costo offerto dalla BCE sono state 800, contro le 523 dell’ultima volta, segno evidente che l’inizale stigma intorno alla straordinaria operazione, è stato alla fine rimosso. Le banche spagnole e italiane, i maggiori acquirenti in occasione della scorsa operazione, hanno usato le partecipazioni delle loro obbligazioni sovrane come garanzia. Questo ha contribuito a ridurre i rendimenti dei titoli sovrani, che minacciavano di rimanere a livelli insostenibil rendendo impossibile la restituzione del debito. HSBC, la belga Dexia, l’austriaca Erste Group, e le spagnole Banco Bilbao e CaixaBank hanno dichiarato di aver attinto ai fondi Ltro. 

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La BoE inietta 50 miliardi di sterline

 La Banca d’Inghilterra ha votato per iniettare altri 50 miliardi di sterline (79,3 miliardi di dollari) nel sistema finanziario come parte dei suoi sforzi volti a sostenere una fragile ripresa dell’economia, ancora a rischio di scivolare in recessione.

La banca centrale ha lasciato il suo tasso di interesse al minimo storico dello 0,5 per cento – livello insolitamente basso cui è ancorata da marzo 2009 – e, come previsto, ha annunciato che avrebbe acquistato ulteriori asset (per 50 miliardi di sterline) – soprattutto titoli di Stato- con il denaro fresco di stampa.

L’iniezione di liquidità sarà una buona notizia per il governo, tornato sotto pressione e a cui viene chiesto di allentare la propria politica di austerità, dopo che l’economia si è contratta alla fine del 2011 e la disoccupazione ha raggiunto il suo massimo in più di 17 anni.

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La Cina sopravviverebbe a un’apocalisse economica?

 L’economia globale è costretta ad affrontare diversi venti contrari. Stiamo assistendo ad una sorta di selezione naturale, in cui gli individui più deboli, cioè quelli che, per le loro caratteristiche sono meno adatti a sopravvivere in determinate condizioni ambientali, sono destinati a soccombere. In questa lotta per la sopravvivenza, la Cina giocherebbe  il ruolo del “più forte”, e quindi di colui che è destinato alla vittoria. Quali sono gli strumenti che la terra del Dragone potrebbe utilizzare in caso di apocalisse economica?

1. Per darvi un’idea di quanti soldi la Cina abbia sparsi qua e là, basti ricordare che il governo di Pechino è stato in grado di rilasciare 1.200 miliardi di yuan in depositi fiscali nel mese di dicembre dello scorso anno al fine di aumentare la liquidità. Questa iniezione ha permesso alle banche cinesi di estendere ulteriori prestiti, da 562,2 miliardi di yuan nel mese di novembre a 640,5 miliardi di yuan nel mese di dicembre.

2. Uno dei motivi che potrebbero spiegare una tale prontezza a rilasciare così tanto denaro, è che il governo cinese si aspetta di ricevere un record di gettito fiscale, pari a 10 miliardi di yuan per il 2011. Questo significa che potrebbe avere ancora spazio per un altro rilascio di depositi fiscali! In contrasto con le nazioni occidentali che stanno riscontrando significative difficoltà a ridurre i propri deficit, la Cina ha denaro sufficiente nelle proprie tasche, in grado di proteggerla da una potenziale crisi di liquidità potenziale.

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Safilo trova i finanziamenti per acquisire Polaroid Eyewear

 Non molto tempo fa si era parlato del gruppo Safilo, celebre per la sua produzione di occhiali da vista, in merito alla pubblicazione dei dati aziendali dei primi nove mesi di questo anno: ebbene, stavolta la compagnia di Padova è riuscita a riprendersi in fretta dalla conclusione dell’intesa con Armani, visto che è stata annunciata in pompa magna l’acquisizione di un’altra società importante, Polaroid Eyewear. In pratica, l’operazione è stata resa possibile mediante un contratto con Multibrands Italy, la quale è una controllata della Hal Holdings. In effetti, si tratta di un contratto di finanziamento e di un accordo di investimento, visto che il sostegno finanziario per quel che concerne l’acquisto in questione sarà garantito dalla stessa Multibrands.

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