Bce alza i tassi di mezzo punto

La Bce ha alzato i tassi d’interesse di mezzo punto, portando quello principale a 0,50%, quello sui depositi a zero e quello sui prestiti marginali allo 0,75%.  La notizia è stata resa nota direttamente dalla Banca centrale europea a margine della riunione del consiglio direttivo.

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Bond e crisi: l’Italia deve aver paura?

Deve l’Italia avere paura dell’anno che sta arrivando e della reazione dei mercati a quello che sarà il bilancio di fine 2017? Saranno i bond fonte di una possibile nuova crisi economica nel nostro paese? E’ questa la paura di alcuni interlocutori del settore.

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BCE e tassi, influenza dalla politica italiana?

BCE e tassi, influenza dalla politica (anche economica) italiana? Vi sono alcuni esperti che vedono una correlazione tra l’attesa di Mario Draghi e della Banca Centrale Europea in merito ad un rialzo dei tassi e gli equilibri politici degli stati membri, tra i quali figura anche l’Italia.

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Inflazione, +0,2% a giugno

I prezzi appaiono in leggero aumento durante il mese di giugno. L’Istat ha rilevato un +0,2% mensile e annuo dell’indice dell’inflazione. Si tratta di una stima rivista rispetto a quella preliminare e in aumento dallo 0,1% di maggio.

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I motivi per cui viene messa in discussione la Federal Reserve

 La Federal Reserve, la banca centrale americana per intenderci, non ha attirato ovviamente tutte le simpatie del mondo: c’è anche chi pensa di abolirla, basando il suo ragionamento su diversi aspetti. In particolare, i detrattori sottolineano come si tratti di un sistema progettato dai banchieri internazionali per il loro stesso beneficio e l’impoverimento degli americani. In aggiunta, viene imputato all’istituto il declino del dollaro, più precisamente la perdita del 95% di valore, oltre alle dimensioni eccessive del debito. Vale la pena elencare tre ragioni che potrebbero far pensare all’inutilità della Fed.

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A marzo nuovo calo della fiducia dei consumatori

 I consumatori italiani continuano ad essere poco fiduciosi e non si può certo dar loro torto. Gli ultimi dati dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) hanno infatti evidenziato un ulteriore calo a marzo di questo sentimento, vale a dire l’indice del clima di fiducia per la precisione. Quest’ultimo è passato da 86 a 85,2 nel giro di un mese e ciò per diversi motivi. In effetti, il calo a cui si sta facendo riferimento si riferisce sia alla componente che ha a che fare con il quadro economico (in questo caso l’indicatore è letteralmente crollato, passando da 72,7 a 68,8) sia quella relativa al clima personale (la diminuzione è stata più moderata, da 91,7 a 91,4, ma sempre un calo è).

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