La Cina delude le aspettative dei mercati

 Dopo la giornata di ieri si sono create delle influenza nei mercati azionai mondiali. La Cina ha deluso dopo il summit del Partito Comunista, una delusione che ha chiaramente influenzato i mercati nazionali ed internazionali. E nella medesima situazione è la Federal Reserve a preoccupare.

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Una intera città cinese in Europa

 La Cina è più vicina di quanto si creda: l’ex Impero Celeste sta infatti costruendo una vera e propria città in Europa, un centro che sorgerà nelle foreste della Bielorussia, non lontano dalla capitale Minsk. L’obiettivo è quello di creare un raccordo manifatturiero in grado di collegare l’Unione Europea alla Russia. Il premier bielorusso, Aleksandr Lukashenko, ha messo a disposizione un’area che è grande circa il 40% in più di quella di Manhattan, nei pressi dell’aeroporto internazionale, in modo da sviluppare un progetto quantificato in cinque miliardi di dollari.

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Rating Cina secondo S&P

 Standard & Poor’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha scelto di confermare il rating di lungo termine della Cina in AA- e di breve termine in A-1, con un outlook stabile. Tuttavia, l’agenzia di rating statunitense ha altresì ammesso di valutare un eventuale abbassamento (downgrade) del giudizio in assenza di riforme. Un giudizio positivo, pertanto, che però potrebbe presto subire una parziale inversione di tendenza se non verranno prese in considerazione quelle revisioni strutturali che sono auspicate dagli analisti S&P.

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Richemont, Prada: brilla il settore del lusso

 L’aggaravarsi  della crisi del debito in zona euro non sembra aver urtato i giganti del settore, almeno per ora … l’industria del lusso continua a sfavillare, in mezzo alle tenebre dell’economica globale. Richemont, il numero due al mondo con sede a Ginevra, proprietaria di marchi come MontBlanc, Lancel, Cartier, Chloe o Baume & Mercier, ha avvertito che le vendite del gruppo per i quattro mesi conclusi a fine luglio sono aumentate del 24%: il risultato operativo e l’utile netto dovrebbero pertanto crescere del 20 e 40%, rispettivamente, nel primo semestre 2012 (contro il consensus di Bloomberg che stimava una progressione del 18% e del 31% nello stesso  periodo).

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AXA: conti solidi e obiettivo Cina

 AXA, la seconda più grande compagnia di assicurazioni d’Europa, ha pubblicato risultati deludenti per i primi sei mesi del 2012, ma le prospettive di crescita dell’azienda sono rimaste stabili, in un contesto di volatilità economica. “I solidi risultati del 2012 illustrano la resilienza del nostro core business in un ambiente difficile”.

Questo è quanto ha riferito Henri de Castries, amministratore delegato e presidente di AXA. Le azioni della società sono scese del 3,4 per cento quest’anno, in controtendenza rispetto all’andamento del settore assicurativo europeo nel suo complesso, che ha registrato un incremento dell’8 per cento.

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