Durante la mattinata di oggi la Banca centrale cinese ha svalutato ulteriormente lo yuan nei confronti del dollaro dell’1,62% in confronto al tasso ufficiale di ieri.
Cina, crolla l’esportazione verso gli Stati Uniti
In Cina crolla l’esportazione verso gli Stati Uniti. Facendo registrare un forte calo del 34% nel mese di maggio rispetto allo stesso periodo dello scorso … Read more
Dopo la giornata di ieri si sono create delle influenza nei mercati azionai mondiali. La Cina ha deluso dopo il summit del Partito Comunista, una delusione che ha chiaramente influenzato i mercati nazionali ed internazionali. E nella medesima situazione è la Federal Reserve a preoccupare.
Standard & Poor’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha scelto di confermare il rating di lungo termine della Cina in AA- e di breve termine in A-1, con un outlook stabile. Tuttavia, l’agenzia di rating statunitense ha altresì ammesso di valutare un eventuale abbassamento (downgrade) del giudizio in assenza di riforme. Un giudizio positivo, pertanto, che però potrebbe presto subire una parziale inversione di tendenza se non verranno prese in considerazione quelle revisioni strutturali che sono auspicate dagli analisti S&P.
L’aggaravarsi della crisi del debito in zona euro non sembra aver urtato i giganti del settore, almeno per ora … l’industria del lusso continua a sfavillare, in mezzo alle tenebre dell’economica globale. Richemont, il numero due al mondo con sede a Ginevra, proprietaria di marchi come MontBlanc, Lancel, Cartier, Chloe o Baume & Mercier, ha avvertito che le vendite del gruppo per i quattro mesi conclusi a fine luglio sono aumentate del 24%: il risultato operativo e l’utile netto dovrebbero pertanto crescere del 20 e 40%, rispettivamente, nel primo semestre 2012 (contro il consensus di Bloomberg che stimava una progressione del 18% e del 31% nello stesso periodo).