Samsung ottiene utili record grazie agli smartphone

 Il gigante sudcoreano Samsung Electronics, rivale di Apple, l’azienda statunitense di Cupertino, ha registrato vendite record nel 2011 grazie al successo dei suoi smartphone. L’ utile netto dello scorso anno è stato di 9,3 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2010, ma il fatturato di Samsung ha stabilito un nuovo record: 112,4 miliardi di euro (+6,7%).

Samsung ha realizzato nel quarto trimestre risultati in forte crescita, sia in termini di vendita che di profitti. In rialzo del 52%, le vendite della divisione “Telecomunicazioni” , che comprende i telefoni ma esclude smart card o monitor, sono state alimentate dalle vendite del Galaxy SII, rivale di iPhone di Apple, e da quelle del Galxy Note, un ricevitore che si colloca a metà strada tra un tablet e un telefono. “Nonostante l’aumento della concorrenza in un contesto di recessione economica mondiale, la nostra divisione ‘Telecommunication’ continua a raccogliere solide entrate, con un posizionamento rafforzato degli smartphone di fascia alta”, ha dichiarato Robert Yi, vice presidente di Samsung Electronics, in una dichiarazione .

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Apple guadagna terreno nei confronti di Microsoft nel mercato ICT

 Apple starebbe guadagnando ulteriore terreno nei confronti del gigante Microsoft nel mercato dell’information technology, con la popolarità dell’iPad e dei Mac che sta continuando a crescere con ritmi esponenziali, erodendo la capacità e la volontà di spendita delle aziende nei confronti dei prodotti della compagnia “storica” leader del mercato dei sistemi operativi.

La società californiana di Cupertino, infatti, dovrebbe vendere circa 10 miliardi di dollari di iPad e circa 9 miliardi di dollari di Mac ai propri clienti imprese entro la fine del 2012, con uno sviluppo su base annua pari addirittura a 58 punti percentuali. A dirlo è un’autorevole ricerca compiuta da Forrester Research, secondo cui, di contro, il business dei computer e dei tablet con sistemi operativi Microsoft starebbe conoscendo un declino lento ma progressivo, che alla fine del 2012 si aggirerà intorno ai 3 punti percentuali.

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Apple, gli ultimi movimenti ai vertici societari

 Apple avrebbe deciso di assumere l’ex manager di Adobe Todd Teresi, al fine di responsabilizzarlo con il ruolo di responsabile della propria divisione iAd, che si occupa dell’importante business dell’advertising per i supporti mobili. A pubblicizzare la notizia, tre persone ritenute molto vicine ai vertici societari, che hanno pertanto di fatto lanciato l’ufficializzazione del nuovo ribaltone all’interno delle più alte sfere della compagnia di Cupertino.

Teresi, che è stato vice presidente del media solutions group di Adobe, starebbe già lavorando in Apple come vice presidente di iAd, sotto la responsabilità di Eddy Cue, uno dei vice presidenti, già manager supervisore dei business relativi all’iTunes e all’App Store, due delle principali fonti di ricavo della società statunitense.

Il business relativo all’iAd, lanciato nel 2010, vorrebbe essere la rampa di lancio della leadership di Apple nel segmento della pubblicità su dispositivi di telefonia mobile. Un sistema, quello di Apple, che ha ottenuto alcuni positivi riscontri dalle grandi corporate come Walt Disney, ma che invece non sembra fidelizzare abbastanza altri big del settore, che riterrebbero i costi di iAd superiori a quelli dei principali competitors di Apple e, peraltro, il sistema iAd funzionante solo nei dispositivi Apple.

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RIM non tiene il passo di Apple

 E’ sempre più difficile la situazione economico finanziaria di RIM (Research In Motion), la società produttrice dei noti smartphone Blackberry, che è stata costretta a chiudere il terzo trimestre dell’anno con risultati ancora deludenti. Risultati che riflettono ampiamente l’incapacità della compagnia canadese di poter contrastare l’agguerrita concorrenza dei principali competitors (Apple in testa), e che pone i vertici societari dinanzi a bivi di non facile interpretazione, già nel breve termine.

Research In Motion ha infatti chiuso il terzo trimestre con risultati lievemente inferiori a quanto aveva previsto (un ammontare complessivo tra i 5,3 e i 5,6 miliardi di dollari), mentre gli utili e i profitti societari si sono lentamente trascinati verso la parte più bassa della fobice previsionale precedentemente auspicata dalla stessa casa madre. L’azienda di Ontario ha infine affermato che non riuscirà a rispettare i propri obiettivi di fine anno per quanto concerne il principale termine di redditività.

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Apple, ribaltoni in consiglio di amministrazione

 Apple ha aggiornato alcuni ruoli di vertice, nominato Art Levinson come nuovo chairman, e ponendo così a posto un tassello lasciato scoperto dalla morte di Steve Jobs, lo storico leader della compagnia statunitense di Cupertino. Oltre a ciò, la società ha reso noto di aver nominato Robert Iger come nuovo direttore generale. Un nome certamente noto, considerato che il suo ruolo di chief executive officer alla Walt Disney.

Levinson, facente parte del consiglio di amministrazione di Apple fin dal 2000, diventa quindi chairman non esecutivo. Se la nomina di Levinson era sostanzialmente attesa dagli analisti americani, quella di Iger sembra essere uno spunto utile per cementare le relazioni della compagnia con Disney, all’interno della quale, a sua volta, Steve Jobs riuscì ad avere un posto nel consiglio di amministrazione. Stando alle prime interpretazioni di tale mossa, grazie al legame che unirà le due società, è probabile che Apple possa godere di un accesso privilegiato al settore dell’entertainment televisivo.

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