Citigroup vende EMI a Vivendi e Sony

 Citigroup ha concluso un accordo che la porterà a vendere EMI Group – operatore tra i leader mondiali nel settore della musica – ad una cifra che si avvicina ai 4,1 miliardi di dollari. A comprare la società. Gli acquirenti di EMI saranno Vivendi, attraverso la Universal Music Group, e la Sony, che guida un altro gruppo di compratori, di cui fa parte anche il miliardario David Geffen.

La EMI verrà pertanto scissa in due componenti: il primo, che andrà a ricondursi all’interno del recinto di competenza della UMG di Vivendi, riguarderà i soli prodotti discografici, e verrà acquistato ad una cifra di circa 1,2 miliardi di sterline; il secondo, che invece sarà ricondotto nella galassia di acquirenti guidata da Sony, prevede la compravendita della divisione relativa alle attività di publishing, per 2,2 miliardi di dollari.

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Inail: chiarimenti sugli indennizzi per gli infortuni in bicicletta

 L’Inail porta una ventata importante di chiarezza per quel che riguarda l’infortunistica collegata all’uso delle biciclette, una fattispecie di cui non si parla mai abbastanza: secondo l’ente pubblico, infatti, l’infortunio che si verifica in questa maniera, oltre al celebre servizio di “bike-sharing” su piste ciclabili, deve essere assolutamente indennizzato. L’indennizzo, invece, deve essere corroborato da un utilizzo necessario del mezzo, qualora l’infortunio sia avvenuto su una strada aperta ai veicoli motorizzati. La casistica è piuttosto chiara, si tratta di una ipotesi infortunistica relativa all’uso di un mezzo privato di trasporto come ve ne sono molti. Il risarcimento, pertanto, può avere luogo quando si tratta di un ricorso necessario: quest’ultimo si verifica nel caso di totale assenza di altri mezzi pubblici di trasporto (ad esempio quando vi sono gli scioperi degli autobus), oppure quando si può dimostrare che la bicicletta può consentire un arrivo in orario sul posto di lavoro.

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Disney, ottimi risultati trimestrali

 Walt Disney, società – tra le altre – principale operatore mondiale nella gestione dei parchi a tema, e proprietario del network ESPN, ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre fiscale con un incremento di ben 30 punti percentuali dei profitti, concludendo pertanto successo un periodo che gli analisti auspicavano positivo per la società statunitense, senza tuttavia attendere questo straordinario boom nel livello di redditività delle attività caratteristiche condotte dai vertici dell’azienda.

La società americana ha infatti dichiarato di aver concluso il trimestre con utili pari a 59 centesimi per azione, contro proiezioni degli analisti che non superavano il livello dei 53-55 utili per azione. I ricavi da vendita e da prestazioni (in altri termini, il fatturato societario) è invece cresciuto di 7 punti percentuali sfondando la soglia dei 10,4 miliardi di dollari, rispettando in tal senso le principali prospettive compiute dagli osservatori locali sui mercati finanziari.

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Buzzi Unicem, a settembre un contrastante resoconto di gestione

 Il resoconto intermedio di gestione di Buzzi Unicem è stato a dir poco contrastante: come può essere interpretato nello specifico? La compagnia di Casale Monferrato, celebre per la sua produzione e commercializzazione di cemento, ha reso noti questi dati aziendali, dopo che il consiglio di amministrazione si è riunito per il relativo esame. Nel dettaglio, se l’andamento operativo è risultato piuttosto solido sia nei paesi dell’Europa centrale che nei vari mercati emergenti, lo stesso non può dirsi degli Stati Uniti e soprattutto dell’Italia, mercati che sono stati notevolmente indeboliti dalle difficoltà del settore delle costruzioni. Un altro dato che è emerso in maniera piuttosto netta è il fatturato, pari a 2.109 milioni di euro e in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2010 (ci si sta riferendo ai primi nove mesi dell’anno).

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Google aumenta quota di mercato negli USA

 Secondo quanto affermato dall’ultima ricerca compiuta dalla ComScore, Google avrebbe incrementato ulteriormente la quota di mercato sul territorio statunitense, allargando la propria leadership nei confronti di Yahoo! (il second leader) nel comparto delle ricerche online.

La quota di mercato di Google balza infatti a quota 65,6 punti percentuali nel corso del decimo mese dell’anno, contro i 65,3 punti percentuali del precedente mese di settembre. In cambio, la quota di Yahoo si indebolisce passando dai precedenti 15,5 punti percentuali agli attuali 15,2 punti percentuali. In lieve incremento invece Microsoft, che con il proprio Bing rosicchia un decimo di punto percentuale ai principali competitors di seconda fascia, giungendo a una quota sempre più vicina a quella del second leader (14,8 punti percentuali).

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Deutche Telekom chiude trimestre con utili migliori delle stime

 Deutsche Telekom, la principale compagnia telefonica del vecchio Continente, ha chiuso il trimestre con risultati che hanno superato le stime dei principali analisti internazionali, grazie principalmente a un taglio radicale dei propri costi, che ha migliorato il tasso di redditività all’interno del mercato tedesco.

Gli utili del terzo trimestre, prima di tasse, interessi, ammortamenti, sono diminuiti di 2,3 punti percentuali a 4,91 miliardi di euro. Il dato risulta pertanto essere significativamente superiore ai 4,71 miliardi di euro frutto della media degli analisti di Bloomberg. I profitti sono invece cresciuti di 15 punti percentuali, a 1,07 miliardi di euro (anch’esso ben al di là delle osservazioni degli analisti).

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Lottomatica dice la sua sulla tassazione delle vincite rilevanti

 La precisazione è arrivata immediata e pronta: il Gruppo Lottomatica, celebre spa romana quotata a Piazza Affari e attiva nell’ambito delle lotterie e delle scommesse, è entrata nel merito di alcune anticipazioni che erano state avanzate da Raffaele Ferrara, direttore generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. In pratica, quest’ultimo era intervenuto in sede di Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, esprimendo la propria opinione in relazione ai decreti dirigenziali che gli stessi Monopoli sono costretti ad adottare in questo momento dopo l’approvazione della cosiddetta “Manovra Bis”. Come ha spiegato Lottomatica, infatti, questi stessi decreti non sono ancora noti nella loro completezza testuale, ma comunque è già possibile stilare una sorta di valutazione su quelli che sono gli elementi più importanti di questa disciplina.

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China Telecom punta le antenne sul mercato USA

 China Telecom, uno dei big della telefonia cinese, ha dichiarato di voler lanciare un servizio wireless sul mercato retail nordamericano, con un proprio brand. La decisione dovrebbe concretizzarsi entro la prima parte del proprio anno, cercando di allacciare i rapporti, con immediatezza, con la ricca utenza cinese che è presente sul territorio statunitense, dove vive e lavora stabilmente, e con quella che si presenta sul suolo americano per studio o viaggio di svago.

China Telecom, che è altresì il principale operatore di telefonia fissa del più popoloso Paese asiatico, offrirà pertanto i propri servizi diretti alla platea americana. Ancora non è tuttavia noto quale sarà il livello di prezzi che la compagnia asiatica vorrà imporre per questo target territoriale, anche se Donald Tan, presidente di China Telecom Americas, ha affermato che il pricing sarà molto “competitivo” rispetto allo standard dei concorrenti.

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Peugeot Citroen: Fitch riduce l’outlook, ma conferma il rating

 L’agenzia di rating Fitch non fa sconti a nessuno, tantomeno a una compagnia prestigiosa e importante come Peugeot Citroen Psa: la celebre casa automobilistica di Parigi ha dovuto subire un taglio piuttosto evidente per quel che riguarda il proprio outlook, il quale è passato da positivo a stabile, nonostante il rating societario sia sempre lo stesso, vale a dire BB+. A dire il vero, quest’ultimo rappresenta il primo gradino della sufficiente affidabilità del credito, quindi non si tratta di un livello molto alto (tale giudizio può essere considerato rischioso, tanto che le probabilità di fallimento nei prossimi quindici anni sono pari al 27%). Che cosa è successo esattamente? Fitch non è stata convinta dalle stime che il gruppo transalpino ha pubblicato di recente e che hanno messo in luce l’andamento finanziario da qui ai prossimi due anni.

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Caltagirone spa: utile in crescita grazie a immobiliare e cemento

 Questo mese di novembre è davvero ricco di trimestrali e di pubblicazioni di dati aziendali, dunque non si ha che l’imbarazzo della scelta per quel che concerne una trattazione di questo tipo: ad esempio, la giornata di ieri è stata caratterizzata dalla diffusione delle stime da parte di Caltagirone spa, la società quotata a Piazza Affari che fa capo all’omonimo gruppo e che è attiva nell’ambito dell’edilizia, del real estate, dell’editoria e del cemento. Che cosa c’è da dire in tal senso? L’utile conseguito dalla spa di Via Barberini nei primi nove mesi di questo 2011 è stato pari a 3,5 milioni di euro, di gran lunga superiore a quello ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno: alla data del 30 settembre 2010, infatti, la stessa azienda aveva beneficiato di appena 546mila euro, quindi vi è stato un incremento di ben sei volte. Lo stesso discorso può essere fatto anche per i ricavi operativi, i quali si sono attestati a quota 1,07 miliardi di euro.

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