Impregilo rivoluziona le nomine dei propri consiglieri

 La governance di Impregilo non sarà più la stessa: la celebre società milanese, attiva nel settore delle costruzioni e dell’ingegneristica, ha infatti intenzione di rinnovare questo suo aspetto aziendale, introducendo le cosiddette quote rosa, ma soprattutto sottoponendo all’assemblea straordinaria alcune modifiche dello statuto sociale. Entrando maggiormente nel dettaglio, questi interventi andranno a riguardare da vicino il modo con cui si nomina il consiglio di amministrazione, visto che fino ad ora si è puntato sul voto di lista. L’articolo 20 di questo stesso statuto è molto preciso in tal senso e prevede che quando una specifica lista è stata in grado di ottenere un voto favorevole per almeno il 29% del suo capitale complessivo (in questo caso si intende quello che ha diritto di voto all’interno dell’assemblea ordinaria), allora da questo elenco “vincitore” vanno pescati i quattordici amministratori del gruppo che poi dovranno essere eletti, mentre la lista di minoranza risulta utile per l’ultimo candidato.

Ecco, questa impostazione non avrà più ragione di esistere a breve, dato che l’obiettivo principale di Impregilo è quello di trarre i consueti quindici consiglieri basandosi su un criterio nuovo di zecca. Di cosa si tratta esattamente? Nello specifico, dieci degli amministratori previsti potranno essere estratti dalla lista che è stata capace di ottenere il numero maggiore di voti. In aggiunta, altri tre amministratori saranno quelli relativi alla seconda lista in fatto di voti totali, mentre un amministratore a testa sarà assegnato in base a quelle che saranno la terza e la quarta lista, una sorta di “premiazione” per gli elenchi migliori.

Il cambiamento è evidente, ma si è reso necessario a causa della volontà di rappresentare nel migliore dei modi le minoranze, ma soprattutto il mercato di riferimento. Il traguardo alla maggiore portata di Impregilo è quello di un progetto di tipo industriale che sia in grado di offrire garanzie importanti dal punto di vista della crescita, dello sviluppo e dell’occupazione.

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