Atlantia, la celebre spa romana attiva nell’ambito delle concessioni autostradali, ha comunicato gli ultimi business che sono stati portati a compimento: il riferimento deve andare necessariamente all’accordo che è stato raggiunto con il Gruppo Bertin, operazione che è stata possibile grazie a dei passaggi molto particolari e articolati. Il tramite principale dell’intesa è stato Autostrade do Brasil, compagnia chiaramente sudamericana. Inoltre, bisogna anche ricordare il prezioso contributo offerto dalla controllata Cibe dello stesso gruppo menzionato in precedenza. Si tratta in pratica di una joint venture molto interessante e strategica, oltre che paritetica e con l’obiettivo specifico di dar vita a un polo infrastrutturale di più di 1.500 chilometri (una rete di concessione davvero elevata).
Lagarde chiede “elemosina” per FMI
Il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI) Christine Lagarde è tornata ad esercitare nuova pressione sulle banche, al Forum economico mondiale di Davos (WEF). Il numero uno dell’Istituto di Washington si è detta insoddisfatta delle proposte fino ad ora avanzate per cancellare una parte del debito della Grecia. Christine Lagarde ha tuttavia accolto con favore la ripresa dei negoziati su questo tema, tre mesi dopo che gli investitori hanno accettato di ridurre del 50% il valore del debito greco, che ammonta a oltre 200 miliardi di euro.
“È giunto il momento, la pressione è aumentata considerevolmente perché una soluzione sia trovata”, ha detto Christine Lagarde, in occasione di un dibattito sulle prospettive economiche per il 2012, nel corso del quale l’assenza dei leader della zona euro, in particolare della Germania, è stata notata.
IPO imminente per Facebook?
Facebook si sta preparando a sbarcare in Borsa, con una IPO da record. Per il “Wall Street Journal”, secondo cui il valore sarebbe compreso tra i 75 e i 100 miliardi di dollari, il dossier potrebbe essere depositato Mercoledì. “La data esatta” di questo passo preliminare prima della IPO è ancora oggetto di discussioni, secondo il quotidiano finanziario, il quale sostiene che la banca di investimenti Morgan Stanley avrebbe ottime possibilità di condurre l’operazione. Anmche Goldman Sachs potrebbe svolgere un ruolo importante.
Il 25 gennaio, Bloomberg aveva indicato che lo scambio di titoli del social network, che vanta più di 800 milioni di utenti in tutto il mondo, era stato sospeso sulle piattaforme private come Second Market o SharePost privati. Questo lasciava supporre una imminente decisione sull’introduzione in Borsa di Facebook.
La Corte Costituzionale si esprimerà sull’anatocismo bancario
Con il termine “anatocismo” si intende solitamente una pratica delle banche, volta a capitalizzare gli interessi su un capitale, in modo da produrre interessi su interessi: ebbene, finalmente si potrà avere una maggiore tutela da questo istituto, visto che per il prossimo 7 febbraio è prevista una importante sentenza da parte della Corte Costituzionale. La Consulta dovrà esprimere il proprio parere in merito alla costituzionalità di un provvedimento che è inserito all’interno del Decreto Milleproroghe. In pratica, il testo normativo in questione, la cui approvazione risale alla fine del 2010, aveva eliminato in modo definitivo tutti gli effetti relativi a una sentenza della Corte di Cassazione proprio sull’anatocismo. Che cosa era previsto nello specifico?
Standard & Poor’s declassa ancora il rating di Cattolica Assicurazioni
In un periodo in cui le agenzie di rating continuano ad accanirsi contro l’Italia e qualsiasi suo rappresentante a livello economico e istituzionale, non fa sicuramente notizia il fatto che la valutazione di Cattolica Assicurazioni sia stata rivista al ribasso: il rating della cooperativa veronese, specializzata appunto in polizze, è stato infatti ridotto da BBB+ a BBB da Standard & Poor’s. Non si tratta certo di un fulmine a ciel sereno, anche perché giusto una decina di giorni fa la stessa compagnia americana aveva declassato il gruppo veneto come riflesso delle cattive condizioni economiche dell’Italia. Il nuovo giudizio rappresenta sempre un collegamento alla discreta affidabilità della società, ma con un outlook che rimane in maniera preoccupante negativo. Quali motivi hanno spinto la stessa Standard & Poor’s a infierire ulteriormente? In pratica, la correzione a cui si sta facendo riferimento non è altro che una diretta conseguenza del downgrade che ha visto come protagonista il debito pubblico del nostro paese.
Samsung ottiene utili record grazie agli smartphone
Il gigante sudcoreano Samsung Electronics, rivale di Apple, l’azienda statunitense di Cupertino, ha registrato vendite record nel 2011 grazie al successo dei suoi smartphone. L’ utile netto dello scorso anno è stato di 9,3 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2010, ma il fatturato di Samsung ha stabilito un nuovo record: 112,4 miliardi di euro (+6,7%).
Samsung ha realizzato nel quarto trimestre risultati in forte crescita, sia in termini di vendita che di profitti. In rialzo del 52%, le vendite della divisione “Telecomunicazioni” , che comprende i telefoni ma esclude smart card o monitor, sono state alimentate dalle vendite del Galaxy SII, rivale di iPhone di Apple, e da quelle del Galxy Note, un ricevitore che si colloca a metà strada tra un tablet e un telefono. “Nonostante l’aumento della concorrenza in un contesto di recessione economica mondiale, la nostra divisione ‘Telecommunication’ continua a raccogliere solide entrate, con un posizionamento rafforzato degli smartphone di fascia alta”, ha dichiarato Robert Yi, vice presidente di Samsung Electronics, in una dichiarazione .
Facile&Sicuro, la nuova cultura della moneta elettronica
Si chiama “Facile&Sicuro” il nuovo progetto concretizzato da due tra le più celebri associazioni dei consumatori, l’Adiconsum e il Movimento Difesa del Cittadino: si tratta di un piano che fa parte di una iniziativa ancora più grande, il Noi&Unicredit della banca di Piazza Cordusio, e che prevede la diffusione della cultura della moneta elettronica. Inoltre, un altro obiettivo che le due associazioni vogliono perseguire è quello di comprendere meglio i motivi per i quali gli italiani stentano ancora da questo punto di vista. In effetti, nel 2010 il nostro paese è risultato ben al di sotto della media del Vecchio Continente per quel che concerne l’utilizzo di pagamenti elettronici (bancomat e carte di credito in primis), con soltanto venticinque transazioni a testa (i cittadini europei ne vantano invece cinquantasette). La stessa Unicredit ha provveduto a stilare l’elenco dei motivi per i quali gli italiani non usano in modo così frequente le carte di pagamento.
Nokia in rosso, ma spera con Lumia
E’ toccato a Nokia pubblicare i risultati finanziari per il quarto trimestre: un anno tra perdite operative e vendite che superano le aspettative.
Nokia, il numero uno al mondo dei telefoni cellulari, è caduto pesantemente in rosso nel 2011, registrando una perdita netta di 1,2 miliardi di euro nel 2011 di cui 1,07 miliardi solo nel quarto trimestre, secondo la relazione finanziaria rilasciata Giovedì.
Nel 2010, Nokia aveva concluso con un utile netto di 1,8 miliardi di euro, 745 milioni dei quali nel quarto trimestre. In un anno, il fatturato di Nokia è crollato del 9%, a 38,6 miliardi e una flessione del 21%, a 10 miliardi, nel quarto trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010.
I nuovi finanziamenti per le pmi del Lazio
Unindustria e Intesa Sanpaolo hanno deciso di potenziare e ampliare la propria partnership per venire in soccorso delle piccole e medie imprese del Lazio: questa collaborazione, infatti, andrà a beneficiare d’ora in poi anche di un fondamentale accordo, il quale è stato progettato proprio per dar vita a tale sviluppo, con la previsione di un tetto ben preciso per quel che concerne i finanziamenti da destinare alle aziende, circa seicento milioni di euro. Questa somma di denaro verrà stanziata nei confronti di tutte le pmi che sono operative nelle principali città della regione, vale a dire Roma, Rieti, Frosinone e Viterbo. Tra l’altro, il piano in questione ricalca fedelmente quello che è stato stabilito a livello nazionale, sempre nei confronti dei medesimi soggetti e con un plafond totale che ammonta a ben dieci miliardi di euro.
Settimana decisiva per la Grecia?
Settimana decisiva per la Grecia? Il default di pagamento è possibile? Che cosa resta da fare? Ecco alcuni chiarimenti …
L’avversione al rischio torna ad affacciarsi sui mercati finanziari, conseguentemente alla bocciatura da parte dei ministri delle finanze della zona euro delle proposte dei creditori privati della Grecia. Le speranze per una rapida conclusione dei complessi colloqui ad Atene, al fine di evitare un default sul debito greco, si sono ridotte. La Grecia vuole una soluzione entro la fine della settimana, all’alba del prossimo vertice UE, in programma il 30 gennaio, su cui il destino della Grecia avrà un impatto cruciale.
Le trattative mirano a ridurre il debito greco da 350 a 250 miliardi di euro attraverso uno scambio negoziato di obbligazioni. Ciò si tradurrebbe in una riduzione di almeno il 50%, ma forse superiore, del valore nominale dei titoli detenuti da parte dei creditori privati, dunque in perdite per questi ultimi. Uno dei temi principali dei colloqui è il tasso di interesse che lo stato greco pagherà sulle obbligazioni di nuova emissione per sostituire i titoli attuali. La Grecia ha annunciato che non avrebbe pagato un tasso superiore al 3,5% su nuovi titoli, mentre i creditori privati pretendono almeno il 4%.